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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Quando arriva Settembre

Quando cominci a desiderare settembre, pur avendo l'estate nel cuore, significa che stai diventando grande. Ho sempre avuto sentimenti contrastanti nei confronti di questo mese. Da un lato, ne sono affascinata per il richiamo all'ordine e alla manutenzione dell'anima, favorita dai buoni propositi da stilare, dall'altro nutro un forte odio per settembre che riporta tutto alla tranquillità, alla routine e alle cose di sempre, spegnendo i fuochi folli dell'estate. Ma, mai come quest'anno, desidero che questo mese arrivi presto. 1.Sarò fuori per lavoro: Urbino, prima, Gerusalemme, poi, mi aspettano. E tra le due mete, potete immaginare quale sia la più ambita. Saranno queste, per quanto sarà possibile, le mie vacanze. 2.Ho bisogno di ritrovare la mia dimensione giornaliera. Il treno, gli amici pendolari, la musica nelle orecchie, le conversazioni con gli sconosciuti, il caffè alla macchinetta con la collega, i libri, la palestra, il cinema, le serate in ca

Giornata amarcord.

Da un po' di tempo, FB utilizza un modo carino per ricordarti i post datati negli anni precedenti con l'app Accadde oggi .  Devo dire che grazie a questa app mi sto rendendo conto di quanto negli anni sia passata dalla superficialità più becera a momenti di esibizionismo cosmico, passando per contenuti più o meno seri. La cosa mi diverte, ma allo stesso tempo mi fa riflettere tantissimo su come il modo di usare il social sia cambiato negli anni, non solo da parte mia. Così stamattina, come ogni mattina, all'accesso FB mi ha proposto una foto di un anno fa. Ero a Dublino, che mi accoglieva con il suo cielo plumbeo e quella pioggia tipica dei paesi anglosassoni.  Ero al mio primo giorno di una vacanza organizzata in poco tempo e che prevedeva una sosta di qualche giorno in due capitali europee dove avrei passato il novanta per cento del tempo da sola. Ero felice perché stavo mettendo ordine -per l'ennesima volta- alla mia vita. Ero lontana da me, eppure allo

Tema: la mia prima settimana di ferie.

Ho passato la mia prima settimana di ferie in un clima di disperazione misto a voglia di suicidio.  Ho provato a fermarmi, a fare le cose con calma.  Risultato? Ho sfiorato la depressione almeno 10 volte al giorno.  Non sono abituata a stare in modalità offline. Ma evidentemente il mio corpo ne aveva bisogno.  Ho dormito tanto, consumato le lenzuola, adagiato le mie ossa su qualsiasi oggetto che prevedesse una posizione orizzontale.  Poco mare. E poche uscite. Vita sociale pari a zero. Non ne avevo tantissima voglia.  La verità è che, dopo il weekend scorso, dove mi sono ritrovata l'innominato , sulla stessa spiaggia in Salento, e dopo esserci ignorati a sufficienza, io sono ritornata con una tristezza immane che ho fatto fatica a togliermi di dosso.  Non pensavo che un saputello cafone potesse condizionare a tal punto la mia vita e il mio umore. Poi sono rinsavita.  Ho un mese di ferie e non posso mica passarmelo così. Mi son detta.  Mi dispiace solo di non es