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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

2014

In quest'anno che se ne va io ho perso. Un po' di certezze. Troppo tempo. Una persona che pensavo fosse onesta, sincera, pulita, un uomo d'altri tempi. Un po' di cd, diversi orecchini, la fiducia in alcune persone. I miei colleghi di Verona. Ho guadagnato. Una laurea. Un nuovo progetto di vita, qualche chilo, l'indipendenza, una dose maggiore di libertà, qualche notte folle, tanto coraggio. Una nuova amica. Un bacio di Roberto Angelini sulla guancia, diversi concerti, un biglietto per gli U2, dei nuovi colleghi. Non posso lamentarmi di questo anno che è stato una vera e propria rivoluzione. Come ogni passaggio, ha avuto la sua buona dose di sofferenza, ma oggi 31 dicembre, dico che ne è valsa la pensa. E voi?? [Post suggerito e ispirato da Chiara Gamberale] Buon anno a tutti! Un abbraccio.

On air #73

PS. Ascoltate il testo.

Buon Natale!

Domani è Natale e non mi sembra vero. Non mi sembra vero che quest'anno sia volato così in fretta.  Non è un post di bilanci, quelli magari ci saranno tra qualche giorno o forse no. Ho deciso di godermi l'atmosfera, di prendermi tutto il calore e l'energia di questo periodo. Ché, anche se non amo particolarmente stare lì a ripetere Auguri , qualche abbraccio non mi farà male. Così come qualche sorriso, qualche parola in più o semplicemente qualche sguardo familiare. Domani passerò la giornata al pranzo dei poveri della Caritas. Ho deciso che quest'anno vorrei donare il mio tempo a loro. Era un desiderio che avevo da anni. E finalmente lo realizzo. Due giorni fa ho incontrato testadic . Un incontro inaspettato che ha sottratto 4h alla vita di ciascuno di noi senza che ce ne accorgessimo. Ci siamo confrontati a lungo. Parlato, parlato, parlato. Come se tutto quello che avessimo da dirci fosse un balsamo per i nostri cuori. E io sono stata felice. Perché è

Ché io non ami particolarmente il Natale, a momenti, ne parlano anche i libri di storia.

Ché io non ami particolarmente il Natale, a momenti, ne parlano anche i libri di storia.  Ma questo è un Natale diverso. Sono letteralmente meno irrequieta (e inquieta) del solito, anche se quando mi fermo un attimo a pensare, il criceto del mio cervello mi ricorda quanto questo periodo non è particolarmente facile per me. I motivi reali non ve li so spiegare, ma ogni anno che passa sento sempre più il peso di una festa forzata che male riesco a digerire. Dentro me prego che arrivi subito il 6 gennaio, che la vita torni alla sua normalità, che il freddo passi, o meglio arrivi, visto che qui, in Puglia, non c'è manco un accenno di inverno. Non ho fatto nessun regalo. O quasi. Ho comprato un bracciale fatto a mano per mia sorella, ad un mio amico regalerò un poster di Rita Levi Montalcini, un paio di lacci fluo ad un'altra mia amica e poi ho realizzato dei segnalibri che regalerò ad cazzum. Nel senso che li regalerò a quelle persone che incontrerò il giorno di Natale. E

Ho tanto sonno. E forse dovrei andare a letto.

Ho tanto sonno. E forse dovrei andare a letto. Oggi sono andata al corso di teatro. Mi piace, ma forse non fa per me. Il maestro mi sta facendo lavorare un sacco sulle emozioni. Ha detto che scaverà dentro di me. Entrerà anche a costo della sua incolumità. Lo spero, perché io mi sento un tronco. Una pietra fredda senza possibilità di essere spostata o scolpita. Ho lo stomaco chiuso. Non ho visto il tg in questi giorni, e solo ora ho appreso quello che è successo. Stanotte me ne starò sotto il mio caldo piumone, mentre dall'altra parte del mondo c'è chi se la prende con dei bambini innocenti. E' uno schifo quello che un uomo è in grado di fare. Se questo è un uomo. Sono riuscita ad accedere al mio vecchio blog. Quanto mi piaceva quello che scrivevo. L'ho chiuso nel 2011, prima di aprire questo. Magari vi farò leggere qualcosa. Come sono cambiata in questi anni, anche se alla fine i tormenti interiori restano. E forse resteranno. Ho tanto sonno. E fors

E' nell'altro la vera ricchezza del nostro essere.

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Odio le persone che mettono il muso per farti sentire in colpa. Lo trovo infantile. Non solo. Ritengo che sia un modo per frenare la libertà altrui. O almeno io la vivo così. Non si possono avere le persone a proprio piacimento. Siamo diversi e quando ci relazioniamo dobbiamo sempre tenerlo a mente. Gli altri non saranno mai a nostra immagine e somiglianza. Non saranno neanche come il nostro io vorrebbe. Saranno semplicemente se stesse. Che ci piaccia o no. Può far male a volte scoprire una diversità abissale dal nostro modo di vedere e sentire le relazioni, ma in questi casi le scelte sono due: accogliere o prendere un'altra strada. Senza che né una né l'altra decisione riservi rancore.  Odio anche chi mette se stesso al centro dell'attenzione, soprattutto altrui. Se vuoi essere l'ombelico del tuo mondo, no problem. Ma non pretendere di essere l'ombelico del mondo altrui. Non sei la Vodafone, ergo non ruota tutto intorno a te. Quando mi relaziono c

Rewind.

Ho deciso di prendermi una giornata tutta per me, nonostante le scadenze incombenti della prossima settimana. La riunione con il mio capo ieri è andata bene, potrei mettermi l'anima in pace e non essere più in tensione ogni volta che devo vederlo, perché lui è una persona tranquilla, perlomeno quando non ci sono pazienti nei paraggi. Ma ho nuovi compiti e come tali devo portarli a termine. In questi ultimi giorni sto ascoltando a manetta Paolo Nutini, ho sempre avuto un amore sconsiderato per le sue canzoni, ancor più dopo averlo visto dal vivo qualche anno fa. Qui in Puglia c'è un sole bellissimo, nonostante faccia un pochino freddo. E' un tempo che si sposa perfettamente con i miei pensieri, cullati dalle note di Rewind di Nutini. Why we can't just rewind? Già, perché non possiamo tornare indietro? Chi mi conosce sa che sono una nostalgica cronica, che se potessi I'll trade all my tomorrows for a single yesterday come dice la canzone di Janis Joplin.

Ciao.

Nella mia testa i neuroni stanno facendo la guerra. Ho molte cose da dirvi. Sono stata a Verona. Ho comprato due biglietti per gli U2. Domani ho una riunione con il mio capo e sono in tensione. Io e Lui ci siamo rivisti. Un tipo conosciuto quest'estate mi ha chiesto di passare il capodanno insieme. Potrei continuare fino a domani mattina. Ma starò in silenzio, sperando che tempi migliori passino a farmi visita. Ciao.

Un messaggio nella notte.

Dicono che il cel va spento durante la notte perché crea uno stato di vigilanza che non ti fa dormire bene. E' vero. Il mio sonno è disturbato anche da questo. Ogni notte mi sveglio per controllare se ho ricevuto qualche messaggio. C'è sempre qualcosa da leggere, ma della persona sbagliata o di persone di cui fondamentalmente non me ne frega niente. O magari me ne frega qualcosa ma poi non mi scrivono nulla di importante per cui valga la pena svegliarsi nel cuore della notte. Stanotte è successo di nuovo. Come ieri notte. Come l'altra ancora. Ma questa notte è stato diverso. Ho trovato un messaggio che non mi aspettavo. Un suo messaggio. Un semplice ti desidero . Non ho risposto. E non risponderò, perché se qualcosa la desideri sul serio te la vai a prendere. Non lasci che sia un messaggio a farlo. Ho pensato al discorso che ieri ho fatto con un blogger ( grazie Domenico! ) che mi ha detto una cosa che mi è rimasta impressa. La teoria della creazione del valore

Cronaca di un concerto bellissimo.

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Sabato scorso sono andata a sentire il trio più bello del mondo: Fabi- Silvestri- Gazzè.  L'amore non esiste , ma esistono loro che fanno delle canzoni stupende e che sul palco sono tre minchioni che fanno sorridere le donzelle come me, oltre a farle lacrimare quando pescano dal repertorio pezzi come Mentre dormi - cantata da Fabi, Costruire o Occhi da orientale . Il concerto è stato bellissimo. Punto. Non posso aggiungere altro a quello che le miei orecchie hanno ascoltato e quello che i miei occhi hanno visto.  Solo un consiglio. Magari vi piace solo uno dei tre, o magari nessuno. Non importa. Questo concerto va visto per la mole di bravura e poesia che si respira dal palco.  E poi quando vi ricapiterà di ascoltare 3 artisti in un solo concerto? Mai. Quindi non esitate a comprare il biglietto, che non costa poi tanto. Dicevamo che sabato sono andata al concerto, bellissimo, bla bla bla. Ero in terza fila, praticamente vicino alle transenne. Comincia lo spettacolo