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Ragazzotreno.

Io e ragazzotreno  non ci siamo lasciati nei migliore dei modi. Premesso che non c'è mai stato nulla tra noi, se non qualche pomiciata sbarazzina tra i corridoi del dipartimento e tante coccole in treno, con meccaniche del tutto naturali abbiamo deciso che forse era meglio lasciar perdere. E ci è venuto bene ignorarci. Poi l'estate e la lontananza hanno fatto il resto. Fino a sabato scorso, dove per qualche manciata di minuti gli estrogeni mi hanno tirato un brutto scherzo. Tra la folla, ho visto un viso familiare....era il suo. Il sistema ormonale se ne è andato leggermente in tilt e ho disobbedito a miss razionalità. Sì, perché ragazzotreno è il più bel ragazzo che io abbia mai baciato. Uno di quelli che ti scombussolano l'ipofisi al solo sguardo. Ci siamo visti, sorrisi e siamo andati l'uno verso l'altro. Mi sono rifugiata tra le sue spalle come se fosse la cosa più naturale del mondo e abbiamo scambiato qualche parola di circostanza. Non l'avrei mai ...

GNUT.

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Ogni tanto Spotify mi regala qualche canzone così bella che mi si appiccica addosso per un po’ di giorni e non va più via. Anzi, diventa quasi una colonna sonora della mia banale vita, facendomi vivere in una sorta di cortometraggio in loop. Questa volta è capitato con la canzone di GNUT, artista che non conoscevo, ma che adesso adoro fino al midollo. E’ come se avesse dato musica alle parole che ogni tanto scrivo qui. Si chiama Fiume Lento e dovete ascoltarla. La sua voce, un po’ graffiante, mi ha fatto innamorare al primo ascolto. Inutile scrivere che ho pensato a quell’odore sulle mie dita e a tutti quegli odori annidati nelle narici che non ho cancellato. Fuori piove, rubo tempo al lavoro scrivendo. Ogni tanto mi affaccio alla finestra controllando se passa ragazzotreno . Non passerà, né oggi e né forse nei prossimi giorni. Era una bella distrazione di cui ho dovuto privarmi senza troppi sforzi. Forse sulle mie dita ci deve essere anche il suo odore, perché nei miei occhi r...

Nel frattempo.

Dicono che i viaggi portano con sé tante risposte.  Sono tornata da Londra (per fortuna nessun aereo è caduto) ma senza risposte. Anzi, oggi ho accumulato così tante domande che mi fa male il cuore.  Ho rivisto ragazzotreno e ho abbandonato tutta la razionalità che avevo deciso di tenermi stretta quando l'avrei rivisto (e sì perché non si scappa, almeno per ora).  E invece niente. E invece mi sono fatta piccola piccola nei suoi abbracci. Io, che agli abbracci sono allergica. Mi sono presa un po' di vita, nell'illusione di emozioni facili.  E mentre lo guardavo, mentre ci scambiavo le mie mucose poco sterili mi chiedevo cosa stessi facendo, io, che di uno così non so cosa farmene. Ma volevo illudermi per una quarantina di minuti che vivere con i neuroni spenti e lo stomaco acceso fosse cosa buona e giusta. Che fosse addirittura bello. E invece no.  Che vita di merda che facciamo. Noi e le nostre maschere. La dottoressa precisina, la ragazza strafo...

Prima di partire per un lungo viaggio.

Nessun lungo viaggio mi attende, ma una valigia è pronta sul mio letto per essere riempita.  Questo weekend volerò per la seconda volta a Londra. Ho un sacco di paure perché parto sola e dovrò arrivare sola , in piena notte , a casa della mia amica che mi ospiterà. Ma sì, cosa sarà mai, direte voi. Eh no, perché io l'inglese lo so alla ad cazzum e in più ho una paura fottuta di non riuscire a trovare un taxi che mi porterà a destinazione.  Va beh, se mi dovesse succedere qualcosa, se non tornerò più qui a scrivervi, sappiate che  1) pur non conoscendovi tutti, vi ho voluto bene;  2) sono a favore della donazione degli organi, ditelo ai miei, e se nel caso non si possano donare, che li donassero alla scienza; 3) pur essendo un mostro con le sembianze da femmina , ho un cuore pure io.  Però, siccome noi siamo ottimisti, l'aereo non cadrà, io riuscirò a prendere il taxi, arriverò sana e salva a casa della mia amica e vi racconterò di questo weeken...

Primomaggio.

Erano belli i tempi in cui si beveva il vino rosso insieme ai sinistroidi e i puzzabestia al concertone del primo maggio a Roma. Oggi sono nostalgica. In verità non solo oggi, ma avere a che fare con un ragazzino comporta seri effetti collaterali. Uno è proprio questo: dosi massicce di nostalgia da schiacciare i polmoni e togliere il fiato. Invidio la sua età, la sua leggerezza, il suo essere superficiale e rimpiango per non essere stata abbastanza testa di cazzo alla sua età. Ma va beh. Lasciamo perdere, ché oggi è primo maggio e di pensieri pesanti ne abbiamo già tanti. In ogni caso, se vi state chiedendo come sia andata a finire ve lo dico subito: io e ragazzotreno ci siamo baciati. Sul treno, nei corridoi del dipartimento, sui binari e non ricordo più dove. Poi io ho rimesso il camice e lui il suo zainetto.  Io ho cancellato il suo numero e lui avrà avuto un'illuminazione e mi ha scritto per farmelo ricordare. Insomma, come qualcuno aveva già scritto nei ...

Updating

Sono qui di passaggio. Forse ho ancora qualche minuto prima di uscire e raccontarvi tutto. Allora con ragazzotreno  ci stiamo vedendo, sia in facoltà sia sul treno. Lui è molto tenero con me ma sono cosciente che la sua dolcezza potrebbe essere un escamotage per portarmi a letto. Ecco, sì, parliamoci chiaro. Questo gioco è bello, i nostri corpi parlano prima dei nostri cervelli, ed è bellissimo sentire dopo tanto tempo che ci sono bozzoli di farfalle che rumoreggiano nello stomaco. Ma questo gioco è anche pericoloso, perchè io non sono abituata a ricevere tante attenzioni e poi vedermele tolte in due nanosecondi. E con ragazzotreno è così. Non mi cerca, ma quando ci vediamo mi salta addosso e devo tenerlo a debita distanza con la mia freddezza. In tutto questo mi sento una 15enne in preda all'ormone frivolo. Non so dove mi porterà tutto questo, ma non riesco a privarmi dei suoi abbracci, dei suoi baci sul collo, delle sue mani intrecciate alle mie, dei suoi occhi ch...

Come in un film [pt.2]

Dai commenti dell'ultimo post deduco che la storia tra me e il ragazzotreno  [nome con il quale l'ho memorizzato sul mio telefono] ha suscitato particolare interesse. Ebbene sì, dopo dieci minuti in cui ho pensato, o meglio farfugliato, cosa scrivergli, mi sono decisa a farlo. Abbiamo cominciato a scriverci, prima con sms che fanno molto anni duemila, poi su whatsapp. Questo dalle 17.30 circa fino alle 00.30, con un intervallo di un paio di ore. Il ragazzotreno  è uno studente di 22 anni, alto quasi due metri, fisico da urlo, bagnino e pallavolista. Un figo senza altro da aggiungere. Io sono un tappo che si diletta a fare sport e che il fisico da urlo se lo sogna. Ah, e ho 29 anni. E sono la collaboratrice di un suo professore. Dettagli?! A parte questi limiti, il giorno dopo io e il ragazzotreno (so come si chiama, e ha un nome bellissimo) ci siamo presi un caffè alle macchinette. Poi è andato a lezione, io sono tornata al mio lavoro e dopo aver finito sono ...

Come in un film.

Martedì pomeriggio.  Esco dal lavoro al solito orario. Corro per prendere l'autobus e mi accorgo che alla fermata c'è un tipo con il quale ci eravamo scambiati intense occhiate una decina di giorni prima in treno. Lo riconosco subito, ma faccio finta di nulla. Saliamo sull'autobus. Io avanti, lui dietro con due suoi amici. Arriviamo in stazione e ci ritroviamo nello stesso vagone, uno di fronte all'altro ma un po' distanti. Sguardi su sguardi.  Alcuni insistenti, altri invadenti, altri ancora piacevoli (e forse anche troppo imbarazzanti). Ma non ci stacchiamo gli occhi di dosso.  Ad un certo punto lui prende un foglio, ci stacca un pezzettino e scrive qualcosa. Continuo a guardarlo. Il treno si ferma, lui attraversa tutto il vagone per arrivare da me e lasciarmi questo fogliettino di carta. Dentro il suo numero. A volte mi sento davvero come in un film.