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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Questo 2013. Il mio 2013.

E' arrivato il momento di fare i conti con il 2013. Ogni anno che passa ci mette di fronte al fatidico momento in cui tirare le somme.  Confesso che a me questo momento non piace tanto, nonostante sia lì sempre pronta, con la mia minuziosa attenzione, a fare liste, bilanci, elenchi. A stilare propositi, obiettivi, desideri. Non vi ammorberò raccontandovi quello che ho in mente per il nuovo anno, non l'ho fatto neanche l'anno scorso, in verità, e mi ha portato fortuna. Ecco perché quest'anno non ci sarà nessuna lista. Ho un unico proposito che si rinnova di anno in anno, ed è quello di vivere al meglio quello che mi capita rimanendo fedele a me stessa e allo stesso tempo lasciandomi coinvolgere e travolgere dalla vita che mi passa accanto. E' stato un anno intenso, ricco di viaggi, di belle soddisfazioni, di nuove amicizie, di chili persi e ripresi, di nuove avventure, di situazioni impreviste, di delusioni e amarezze collezionate all'ordine del

In ritardo.

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Mi scuso con tutti i lettori che passando di qua hanno trovato chiuso. Lo so, sono una padrona di casa piuttosto maleducata, non vi ho fatto manco gli auguri di Buon Natale.  Ne approfitto adesso, anche se con un leggero ritardo.  Anche se, forse, dovrei più che altro farvi quelli di Buon Anno.  Ma vabbé, accettatemi (in tutti i sensi!) per quella che sono! Il mio Natale? Vorrei scrivervi che è stato un Natale bellissimo, uno di quelli che non passavo da una vita, con le persone che amo e in tutta serenità. Beh...diciamoci la verità: tutto sto idillio si è realizzato solo nella mia testa.  Ma non voglio lamentarmi, anzi riconosco che tutto sommato, nonostante alcuni momenti proprio down, è stato comunque un bel Natale. Non vi scrivo da una settimana e, qualcuno di voi si sarà anche accorto che sui social sono stata poco presente. Se state pensando ad un rapimento da parte di qualcuno, vi sbagliate di grosso. 23 Dicembre. Ho fatto il mio terzultimo esame.

Il rumore delle farfalle nello stomaco non è poi così male.

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Mi voglio fare male, forse ce ne vogliamo fare entrambi.  Ma ci viviamo . E ci prendiamo il sole, le lucine di Natale, le liti al telefono, i baci sotto il cappotto, il mare di inverno, il silenzio della sera, la tangenziale di notte, il vino rosso e le candele, le mani fredde, i caffè mancati, gli sguardi imbarazzanti, le parole non dette, le seghe mentali tenute nascoste, quello che non sappiamo l'uno dell'altro e quello che sappiamo fin troppo bene. Io sono felice, sto sbattendo la testa contro un muro...ma il rumore delle farfalle nello stomaco non è poi così male e i lividi, al momento, non mi fanno così paura.

Post it #26

Ciao. Come stai? Bene.  Che stai facendo? Sono appena tornata. dalla palestra. E tu? Sono nell'ameno paesello. Noooo. Non ci credo. Mi stai prendendo per il culo? No. Davvero. Dove abiti? Tra dieci minuti ti passo a prendere. Facciamo un quarto d'ora. Non ho opposto resistenza. Gli ho dato il nome della via e tempo 15 minuti di orologio (in cui mi sono fatta la doccia, ho scelto cosa indossare e mi sono truccata... parliamone! ) ci siamo visti. Come al solito mi ha sorpreso.

Post-it #25

Comunque sono proprio contenta della mia vita, nonostante uno stronzo continua a non farsi sentire. Esame superato! Il mio primo 27, la media si è leggermente abbassata ma non ne faccio una tragedia. Per il prof sono stata convincente. E mi basta questo. Adesso un altro tour de force.  Lunedì ho l'ultimo esame prima della partenza. Nel frattempo ho ricevuto il primo regalo di Natale. #Ssa mi ha regalato un libro con una dedica.

So delicate so pure.

[ So delicate so pure - Elisa ] Cosa vi avevo scritto nell'ultimo post? Ehm...credo che dovrò rimangiarmi quello che ho scritto perché questo è un post su testadic (quindi potete anche non leggere) . Ma quanto sono noiosa e monotematica in questo periodo? Molto. Sì, ditemelo pure. Chissà mi entri in testa e la smetto di ammorbarvi. Comunque le mie buone intenzioni di mettere a tacere tutto si sono concluse alle 13.24 di domenica mattina. Testadic mi ha chiamato, si era svegliato da poco, e mi ha sorpreso come al solito. Non sto qui a raccontarvi cosa ci siamo detti al telefono, anche perché sono cose segretissime ,e cosa ha fatto dopo, fatto sta che la sua chiamata mi ha svoltato la giornata, abbiamo continuato a sentirci fino a sera per concludere i nostri momenti idilliaci con un bell' addio . Ora non chiedetemi quanto quell'addio fosse vero, fatto sta che da domenica sera vige il silenzio stampa. E così io ieri gli ho spedito una lettera . Una di quelle scrit

Post stracciapalle del sabato sera.

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Sapevo che sarebbe successo. Io mi conosco troppo bene. O almeno credo. E conosco anche gli uomini per i quali provo un certo interesse. Ma il problema sono io. Sono io che mi annoio subito, che vivo con il freno a mano tirato, che non cambio le marce, che non cambio registro, che non cambio copione. Magari è solo un sabato sera sfigato che mi costringe a stare a casa, oppure il magone per un esame che non riesco a preparare, o la partenza e le mille cose da fare, insomma tutto mi sembra un carro armato che appiattisce il mio cuore. E allora mi viene da prendermi la testa tra le mani e staccarmela dal collo, chissà passino in fretta questi pensieri, chissà passi in fretta il pensiero di lui, questa sensazione di sentirmi completamente stupida. Perché poi tutti questi pensieri sono una bella presa per il culo, sono scuse, sono distrazioni, sono le bugie che mi racconto e vi racconto, sono le motivazioni che mi spingono a lasciar perdere. Sono un po' tutto e sono un po'

[Libri] Quattro etti d'amore, grazie.

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Quanto pesa quello che siamo? E quello che abbiamo? Un litro di latte parzialmente scremato 600 gr di zucchine 2 pizze margherita surgelate 100 gr di gherigli di noci 1 barattolo da 500 gr di Haagen- Dazs (Midnight cookies and cream) 2 chili di mandarini 1 confezione di hamburger surgelati al tofu 6 uova 2bottigliette di acqua naturale da mezzo litro 1 confezione di carote 1 bottiglietta di salsa di soia 1 costa di sedano 1 cestino di fragole 1 confezione di acqua naturale 6 lattine di Heineken 1 chilo di spaghetti Voiello 4 ciabatte di grano saraceno 1 chilo di riso superfino Arborio 1 bottiglia di prosecco 1 retina di scalogni 1 zuppa di farro precotta 1 panetto di burro da 250 gr 2 pacchi di farfalle Barilla 2 barbabietole 1 Autan spray 1 melanzana 1 barattolo di stranezza Quattro etti d'amore Niente Tutto 1 candela al muschio bianco 6 barattoli di conserva di pomodoro 1 barattolo di gelato alla fragola (

Into me like a train.

[ Precious Illusions - Alanis Morissette ] E' da tre settimane che lotto con le poche ore di sonno che riesco a racimolare durante la notte e tutti gli affanni che ne derivano durante il giorno.  Testadic non mi fa dormire, passiamo ore al telefono prima di addormentarci e quando ci salutiamo ci accorgiamo quasi sempre che abbiamo perso piacevolmente qualche ora di sonno.  E' un treno, va dritto all'essenza delle cose, veloce come una freccia, senza nessuna intenzione di fermarsi a stazioni inutili.  Mi spaventa, perché così non fa altro che farmi chiudere ulteriormente nel mio mondo. Sappi che faticherai molto con me. Tu non preoccuparti, fammi fare l'uomo. Non gli si può dire certo che con le parole non ci sa fare. E' sempre lì che scava in profondità, anticipa le mie risposte mentre io rimango stupita dall'altra parte del telefono. Le cose sono due, o forse tre. Ha avuto tante donne da capire alla perfezione come siamo fatte (dubito). N

P'tit 2013...ci sono anch'io!

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Ho scoperto, con qualche giorno di ritardo, questo magnifico progetto di Zelda was a writer e come tale non potevo non farne parte! Se vi piace fotografare, ma soprattutto se volete fermare la magia di questo mese speciale, questo progetto è stato pensato per voi! Le regole sono molto semplici, le trovate qui . Come scrive Camilla, una persona davvero speciale (credo che dentro abbia un pozzo di bellezza davvero profondo!), è un modo per impegnare la vista ma anche il cuore ! Quindi che aspettate? Io mi sono già messa a lavoro! Mi trovate su IG con il mio nick adriana_meis86 . Scambiamoci attimi di bellezza, curiosiamo uno nelle vite dell'altro, entriamo nell'intimità delle nostre giornate. Buon lavoro!

Tienimi stretta

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Scrivimi addosso. Scrivimi le storie che vorrei sentirmi raccontare quando mi sento sola.  Quando fuori è buio e sorseggio la tisana ai mirtilli guardando le luci della città spegnersi lentamente. Scrivimi addosso che mi penserai, che quando questo dicembre sarà passato, sarai ancora con me, dall'altra parte del mondo a prendere in giro la vita. Scrivimi la bellezza, raccontamela con le parole che meglio sai, ricama fiori sulla mia pelle, impara le linee del mio corpo a memoria, sfiorale con le dita. Vienimi a prendere, aspettami, guardami mentre mi specchio, definisco i contorni del mio viso con i colori, i miei occhi, le mie labbra, la mia pelle, le mie ciglia, sono consacrate a te. E non guardarmi quando ti dico che potresti piacermi, mi sconvolgi, crei un caos dentro che nessuna equazione potrebbe ordinare. Sei la causa di un disordine che disgrega ogni principio biofisico dentro il mio corpo.  Portami lontano, regalami una valigia di promesse, un libro di poes

Incontri d'autore.

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Ieri per la seconda volta ho incontrato dal vivo Fabio Volo (la prima è stata qualche anno fa in occasione della presentazione del film della Comencini , Bianco e Nero ). In realtà è stata una prima volta perché l'emozione era talmente tanta che tremavo come una scema. E poi c'è da dire che quando l'ho visto per la prima volta non ero ancora a livelli di sfegataggine incontrollata (brutta malattia che vi auguro di non avere mai!). Ieri ha presentato il suo ultimo libro, La strada verso casa , al Castello Angioino di Mola di Bari. Nonostante 70 km di distanza, la pioggia, l'allerta meteo, io e siamosoloamici siamo andati lo stesso. Confesso che la notte non ho dormito, e non perché ero ansiosa di incontrare Fabio, anzi, l'allerta meteo mi aveva così sconfortato che ci avevo rinunciato. Anche perché dovevo andarci da sola con la michimobile , il ché voleva dire:  a) fare autostop sulla statale perché mi avrebbe sicuramente lasciato a piedi;  b) inzuppament