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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Luigi.

Vi ricordate la storia del Signor Luigi? Sì? Che gioia! No? Tranquilli, non mi offendo. Potete sempre dare una ripassatina qui . Perché ritorno a parlare di lui? Ve lo spiego subito. Prima però un piccolo preambolo. Ieri sono andata a Bari, non è stata una giornata facile, soprattutto per la mia autostima vacillante.  Per farvela breve, per la prima volta nella mia carriera universitaria magistrale non ho passato un esame. Anzi no, specifichiamo, per rendere la cosa ancora più chiara. Non ho passato un' IDONEITA', di economia per giunta. L' IDONEITA' è un esame senza voto, serve solo per racimolare crediti.  Ecco, la sottoscritta, minchiona e superficiale non è stata in grado di superare un'idoneità di economia.  Ho fatto esami difficilissimi, che solo nominarli ci vuole una laurea, e non ho passato economia. Ma va beh. Ho capito che io ad un esame in cui non sono preparatissima non devo presentarmi. Per fortuna ho uno spirito piuttosto ze

Per me hanno vinto loro #Sanremo2014

Tommaso, le hai nominate tutte. Ma so che L'Unica, in realtà, sono io. Ve l'ho mai detto che ho un amore spassionato per Tommaso Cerasuolo ? Mi sa di no. Beh, ora lo sapete. Sono anni che ho un amore platonico con lui (peccato che lui non l'abbia mai saputo). In ogni caso, vorrei solo dirvi due cose: A. I Perturbazione esistevano anche prima di Sanremo - così giusto per dirvelo, ché non fate i fighi o quelli sorpresi con "oh, ma quanto è bella questa canzone"...e altre amenità. B. Non sto seguendo Sanremo perché sono senza tv, ma per me hanno vinto già loro.

Lascia stare.

Da giorni ho in testa un’idea (malsana). La mia testa dice di lasciar stare, la mia pancia no. Il cuore non lo considero più, anche perché è andato in frantumi diverse volte e ormai qualche pezzo l’ho pure perso. Che poi si sa, quando raccatti i pezzi da terra e cerchi di metterli insieme, capita sempre che qualcuno vada perso o magari finisce in un punto in cui proprio non ci arrivi. Con il mio cuore è andata più o meno così. Mi sto prendendo un ennesimo NO, ma ho voglia di fare un invito, di stare meno sola, di lasciare, per una volta, che non siano le mie braccia a scaldarmi quel cuore in frantumi. Con testadic le cose si sono chiuse più o meno in maniera pacifica, nonostante i fantasmi di questa ennesima non-storia mi abbiano infastidito per un bel po’ di giorni. Ora ho un’idea: vorrei che prendesse la macchina e venisse da me. Infondo non siamo così lontani, almeno fisicamente. La testa dice lascia stare, la pancia no. Il cuore non risponde.

E non è avere 20 anni, e non è avere gli esami, fidati è qualcosa in più.

Domani è il mio compleanno. E oggi è un mese che sono qua, in città meraviglia . Sì, lo so che non ve ne frega niente, risparmierei anche di scriverlo, ma gli incipit dei post sono sempre una tragedia, magari sai di cosa scrivere, ma non sai da dove cominciare. Eppure la risposta è semplice: basterebbe cominciare dall'inizio. Quanto sono banale da 1 a 10?  Cento. Rispondo io per voi. Comunque, dicevo che domani è il mio compleanno. Lo riscrivo, così almeno mi assicuro i vostri auguri, visto che starò lontana da casa e non potrò godere degli abbracci delle persone a me care.  Non solo, oggi guardando l'agenda mi sono accorta anche che è un mese che sono qua. Non ci credo neanche io, ma il tempo è volato così in fretta che mi sono ritrovata a dire ad alta voce in laboratorio minchia, è un mese che sono qua! Eh, già, ormai qui hanno capito come sono fatta e vi assicuro che ogni tanto vorrei essere risucchiata dalle sabbie mobili per la vergogna. Però io sono così, verace,

Cosa avrei fatto se...

La vita del ricercatore non è semplice: o hai passione o... lascia perdere. Non solo, devi avere tanta curiosità, tanta pazienza, spirito di sacrificio, spirito di adattamento, vocazione e tanto altro.  Ora non ditemi che anche per gli altri lavori è così , perché sono sicura che se i vostri ritmi fossero scanditi in funzione di esperimenti (che non sempre escono), ritirereste subito la frase incriminata.  Fare il ricercatore è un po' come fare il medico: devi prenderti cura delle tue cellule o della tua idea così come il medico si prende cura dei suoi pazienti; devi somministrare il farmaco giusto per evitare che tutto vada a puttane. Insomma, devi essere meticoloso, preciso, attento, perché basta un piccolo errore e vanno via soldi, tempo, possibilità di concretizzare qualcosa. Magari se tra qualche anno qualcosa si realizzerà anche nella mia vita, vi saprò dire meglio. Per ora osservo, imparo e cerco di capire se questa può essere la mia strada. Ma vi assicuro che da