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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

Post-it #12

Siamosoloamici mi ha invitato a bere una birra.  Ho accettato con molti tentennamenti. Sto per mandargli il pacco con la solita scusa, ma non mi sembra giusto. E poi dopo aver litigato con mia sorella, forse uscire mi farà bene.  Ma giuro che se stasera mi fa spazientire pure lui, domani ci scrivo una sfilza di parolacce e gliela pubblico sulla bacheca di faccialibro, oltre che qui sul blog. E intanto sono davvero stanca e in crisi perché non so cosa mettermi. E questo non è una novità.

La lezione di Steve Jobs sulla bellezza, un esempio per i politici

Quando Steve Jobs raccontava d’aver lasciato l’università per seguire un corso di calligrafia, non svelava soltanto un aspetto del proprio carattere e di una biografia straordinaria.   La madre studentessa, com’è noto, aveva abbandonato il piccolo Steve dopo la nascita per finire gli studi. Jobs ricorda a tutti quanto è importante la bellezza nelle scelte della vita e quanto sia al centro del mercato. Senza quella scelta bizzarra e in apparenza futile, Apple non avrebbe avuto caratteri tanto belli. Quando, da ragazzo, ho cominciato a fare il giornalista, indeciso fra altri mestieri, la scelta estetica ha contato almeno quanto la formazione politica e perfino più del bisogno di trovare in fretta un lavoro finito il liceo (all’epoca, in Italia si veniva assunti anche a diciannove anni). La mia Olivetti 22 mi sembrava l’oggetto più perfetto del mondo. Almeno fino a quando non ho visto la linotype, una specie di macchina magica per trasformare le parole in piombo. Il giornale in sé miè

Fa' rumore camminare fra gli ostacoli del cuore.

Ieri vi accennavo che ho passato una giornata bellissima. E oggi, sicuramente più sveglia di ieri, provo a raccontarvela. Innanzitutto non aspettatevi di leggere che sono stata sulla luna o che ho visto un asino che vola. No, niente di così magico. Sono stata ad un incontro tenuto da una psicoterapeuta (che giuro aveva tutte le carte in regola: brava, bella e intelligentissima, per l'esattezza una psicologa militare) sulle PAURE.  Non vi farò il riassunto di quello che ha detto, ma vi dico solo che dopo un'oretta del suo discorso, quando abbiamo fatto la pausa caffè, io non avvertivo alcun bisogno di alzarmi, anzi mi ha quasi infastidito interrompere, tanto ero presa da quello che diceva. Ha analizzato 4 tipi di paure: paura di noi stessi, la paura dell'altro, la paura della morte e la paura dell'io in relazione a Dio. Ovviamente per ogni paura c'era una trattazione specifica con tante altre paure. Io non ero lì per caso. Insomma, se leggete il mio blog,

On air #32

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Fa' rumore camminare fra gli ostacoli del cuore. Oggi ho passato una giornata bellissima, sono stanca ma "quasi" felice. Piano piano sto scoprendo la mia strada. Non appena avrò i neuroni un pò più svegli vi racconterò quello che ho vissuto oggi, e tutto il travaglio interiore che ne è scaturito. Per ora vi lascio questa canzone, e soprattutto questa frase, che riassume quello che sto provando in questo periodo.

Il giveway di Zelda.

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Vorrei segnalarvi un'iniziativa carina dal blog di Zelda . Si tratta di un giveway molto particolare e davvero originale. So di essere un pò in ritardo, ma purtroppo l'ho scoperto poco fa! Allora pensate a una persona a voi cara o semplicemente alla persona che vi viene in mente in questo momento. E pensate di scrivergli una lettera, che poi magari potreste anche dare, o semplicemente far rimanere nei vostri appunti personali. Una volta fatto questo (basta pensare semplicemente 3 righe) lasciate un commento sul post di Zelda e il gioco è fatto. In premio ci sono i taccuini di Roberta Rizzi (che potete trovare sul suo shop online ) e che vi assicuro sono davvero carini! E poi visto che si avvicina il Natale sono un'ottima idea per chi piace scrivere (come me per esempio!). Avete altre 4 ore di tempo, poi il giveway verrà chiuso!Mi scuso per il forte ritardo! Un bacio a tutti!

Quanto possono mentire le fotografie?

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Quanto possono mentire le fotografie? Me lo chiedo guardando la foto che ho tra le mani... Oggi mentre rovistavo nei profili altrui su facebook, ho trovato una foto di due persone, due fidanzati, o almeno credo tali, che per discrezione non vi dirò chi sono, abbracciati e sorridenti. E mi è venuta in mente questa frase di Fabio Volo. Non so se c'è una connessione logica e motivata tra la foto che ho visto e questa frase, però nuovamente mi si è stretto un pò lo stomaco, perchè con presunzione ho pensato che un pò di falsità sotto sotto c'era. Insomma per farla breve, sto ancora parlando di testadic. Ora chi precendentemente ha scritto che io sono sotto per questo tizio, starà sicuramente, mio malgrado, credendo di avere delle conferme. No, vi sbagliate! :) E' solo che mentre vedevo quelle foto ho pensato a come a volte i nostri rapporti sono fittizi, un pò artefatti, un pò consumati dal tempo e dall'abitudine. Pensavo a come si fa a mentire, o meglio omettere c

Un post per un commento.

Ieri ho scritto questo post . Innanzitutto ringrazio davvero di cuore chi ha avuto parole di conforto per un momento decisamente no, che ho scelto di raccontare, e poi pubblicare, semplicemente perché in quel istante pensavo fosse il rimedio migliore. [Poi ho optato anche per una passeggiata con un'amica e guida libera sulla superstrada per cercare di sentirmi meglio]. C'è un commento anonimo che riporto fedelmente: A 25 anni già ti senti al capolinea? Certa gente che non ha reali problemi se li deve per forza creare e fare le seghe mentali...ma va a c... ...aggiungo...vuoi la mia situazione? Marito disoccupato e senza la minima prospettiva di un nuovo lavoro visto che ha passato gli "anta". La mia ditta è sull'orlo del fallimento, spese fisse come affitto e rata auto stratosferiche ed una bambina che ha appena iniziato la prima elementare...facciamo cambio? Innanzitutto non condivido quel va a c ...che starebbe per va a cagare , non me lo merito

Magone.

Ho un magone. Uno di quelli grandi come una casa che ti schiaccia senza respiro.  Non so perchè, o meglio lo so benissimo. Ma mi vergogno talmente tanto a pensare che la causa del mio magone è un particolare così scemo, che preferisco non dirlo. Oppure ve lo dico, pronta a confidarvi quanto sia stupida. Ho appena saputo che la ragazza di testadic si è laureata. Bene, e che cazzo c'entra con il mio magone? Non lo so. Ma mi è venuta una tristezza immensa. Si perchè ho subito pensato alla mia di laurea, che non arriva, e poi ho pensato a tutta quella gente presuntuosa e falsa che mi gira attorno. A quelli che fanno finta di amarsi, a chi senza titoli critica invece quelli che ce li hanno, a me che stasera sarei voluta uscire, invece per una serie di cose mi ritrovo qui con ancora con la sciarpa e gli stivali, davanti al pc. Poi ho pensato, e mentre scrivo la mia testa continua a farlo, alla mia vita, a come potrei cambiarla, al fatto che non mi basta più una corsa o un gelato per sent

Il 7 links projects.

Finalmente trovo un pò di tempo per scrivere questo post su invito di Iris  e Eleanor Rigby (grazie ragazze!). Devo confessarvi che tra le tante cazzate che scrivo, fare una cernita dei miei post è stato davvero un lavoraccio. Uno , perchè sono indecisa e quindi attribuire un'etichetta ad un post mi ha messo davvero in crisi, due , se avessi potuto avrei scelto più post per ciascuna categoria. Il giochetto credo lo conoscete: 7 categorie per mettere in rilievo 7 post del vostro blog. Una volta fatto, scegliete 7 blog a cui passare il testimone. 1) Il post il cui successo mi ha stupito Forse era meglio se facevo la shampista.  Mi ha stupito per il vostro incoraggiamento, per come con delle semplici parole siete stati in grado di starmi accanto in un periodaccio della mia vita, che purtroppo non è ancora finito. 2) Il mio post più popolare Scrivo . Più o meno sulla stessa scia del precedente. 3) Il mio post più controverso. Qui ho davvero avuto dei dubbi. Ma alla fine ho s

Post-it #11

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Avete presente la sensazione che si ha non appena fatto una cazzata, dalla quale difficilmente puoi tornare indietro? O quella sensazione di apatia che ti fa sentire impotente di fronte a qualsiasi soluzione che potresti perlomeno cercare di pensare, piuttosto che metterti sul serio a pensarla come possibile soluzione? Sì, ammetto, è un pensiero contorto quello che ho appena scritto, ma giuro che oggi mi è preso un attacco di non so cosa che mi sento persa. [immagine dal web]

Fine di un pietoso capitolo.

Certi uomini hanno il potere di farti sentire sbagliata. Di far passare te dalla parte del torto. E no, questa volta non ci casco. Fosse anche che mi sento dire che sono una provocatrice, antipatica, odiosa, stronza e viziata. Il capitolo testadic si è concluso oggi. O almeno mi auguro sia così. Sono stanca di questi uomini che lanciano il sasso e poi nascondono la mano. Stanca fino a sentirmi smidollata. Non hanno le palle neanche per giocare, neanche per accettare una provocazione. Morale della favola: io sono la stronza, quella che ci ha provato e quella che giudica senza conoscere. Perchè? Perchè non ho peli sulla lingua, perchè se incontro uno stronzo non ci penso due volte a dirglielo in faccia, perchè se qualcosa non mi quadra non mi faccio problemi a farlo notare. Sono pronta ad assumermi la responsabilità di aver portato avanti il gioco per troppo tempo, però credo sia giusto dare a Cesare quel che è di Cesare.  Caro testadic, sappi che di fronte a me non ho trovato un muro, m

Non mi indurre in tentazione, amen.

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Dai, morbido è il frutto, sai la tua tentazione ormai è nel mio regno. Dai, sono il nome dei tuoi guai Nessuno saprà mai, solo per noi. Vuoi, sbucciare la tua colpa Vuoi, strisciare un po' ancora qui con me Vuoi, gridare chi sei Vuoi, sibilare che vizio hai Sai, la virtù porta rimpianti e sai Che non si dissetano mai I suoi fantasmi insonni Ieri sera per una manciata di minuti ho creduto alle coincidenze. Ero ad una specie di sagra nel centro storico dell'ameno mio paesello. E come potete immaginare mezzo paesello era lì. Ma non solo. Ad un certo punto tra la folla, guardo un viso che conosco molto bene. Mi guarda anche lui. Sì, avete capito bene, è lui, testadic . Ci passiamo accanto facendo finta di niente. Io purtroppo in questo non ho molto i riflessi pronti, ma giuro che gli avrei dato volentieri una spinta, dicendo il suo nome sarcasticamente, che tradotto significa : ehi testadic, che fai adesso, fai finta di non vedere? E così caso vuole che ci ribecchiamo dopo

Sentimenti contrastanti.

Oggi mi sono presa della stronza gratuitamente. Mi tange relativamente se a dirmelo è testadic, che forse è un pò  stronzo come me, o forse qualcosa di più. Come sospettavo, ci siamo sentiti. Prima via sms, poi telefonicamente. Mi ha chiesto come mai su facebook non ci sono le nostre foto. Quelle mie e sue. "Siamo troppo belli insieme e qualcuno potrebbe essere invidioso". E' stata la mia risposta. Lui pensa che sia gelosa. E che quelle foto voglia tenerle per me. Forse gelosa potrebbe diventarlo qualcun'altra, o forse ci è abituata perchè ci provi con tutte. Sei una stronza e poi sei tu che ci hai provato con me. Eh, no. Non ci sto. Non ci sto a prendermi della stronza da te, invertebrato che non sei altro. Parliamo al telefono, non so con quale logica mi sia venuto in mente di chiamarlo. Ma certe cose meglio dirsele, che scriverle. 36 minuti e altrettante 36 versioni di come sia andata quella sera. Io che tra sarcasmo e ironia cerco di spiegare cosa pens

L'oroscopo.

Secondo il mio vecchio professore di filosofia Norman O. Brown, “l’unica scelta che abbiamo è tra la follia sacra e quella profana. Guardatevi intorno, la follia è ovunque”. Prendi questa ipotesi come punto di partenza, Acquario. Nelle prossime settimane, cerca di abituarti all’idea che tutto il mondo è in preda alla più totale follia. Quando ti sarai rassegnato a questo, spero che sceglierai la follia sacra, che compie miracoli incredibili, persegue la bellezza irrazionale e coltiva la forza risanatrice dei piaceri inconsueti. di Rob Brezsney Oggi anche l'oroscopo ci azzecca! :))

Pillole di saggezza #7

Chi vive senza follia non è così saggio come crede. François de La Rouchefoucauld.

Appena rientrata.

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Giornata pesantissima. Sono fuori dalle 7 di questa mattina, tra università, studio, biblioteca, corso di inglese, e per finire sono qui, stanchissima e distrutta! Vorrei leggervi tutti, commentarvi, sapere un pò di fatti vostri.... Vorrei raccontarvi di che giornata di merda che ho passato a causa di quel giovane narciso testadic... spero veramente di non incontrare più un uomo del genere. Preferisco quelli che fanno gli stronzi per divertirsi a quelli che non hanno le palle neanche di scegliere che fare di fronte ad una ragazza... Sono davvero delusa, a volte penso di essere sul serio io quella sbagliata, ma poi mi riprendo e mi dico che non posso stare come uno straccio per un deficiente del genere. Sarà stato pure un bel momento, ma le conseguenze sulla mia salute mentale non sono state positivissime....ma passerà, non crolla di certo il mondo per uno così! Spero domani di passare con calma nelle vostre vite virtuali, ora mi tolgo gli stivali dopo 15 ore non stop, mi metto il p

Dimmi cosa pensi di me e ti dirò chi sei.

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Ieri sera. Festa di laurea in discoteca. Mi tiro a lucido: ceretta, fondotinta, matita nera, mascara, capelli super lisci, tacchi e forse un esagerato rossetto rosso. Non me ne frega nulla, devo rimorchiare. Non foss'altro che sono 3 mesi che non entro in una discoteca. Nessun rimorchio, al massimo un carro attrezzi per metterci su l'ennesimo imbecille di turno. Alla festa c'è un ragazzo che conosco da un paio d'anni. Mi piaceva, e ieri sera scopro che infondo (a suo tempo) non gli ero indifferente. Parliamo, balliamo, beviamo. Mi accendo una sigaretta e me la toglie dalle mani. Lo guardo e gli dico : E io che pensavo fossi un bravo ragazzo, sei come tutti gli altri. Ovviamente questa frase la dico semplicemente per scherzare e poi con l'alcol che ormai sembra prendere il posto del sangue, non posso che sparare cazzate. Scusa cosa vuoi dire? * Che all'apparenza sei un bravo ragazzo, ma che sotto sotto sa il fatto suo. [Ennesima cazzata] Cioè?  Poi te lo dirò

Emozioni.

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 [Foto web] Anche una delle tue amiche più datate si è laureata. Tu ti senti un po' giù perché il tuo turno non arriva mai, vedi sempre gli altri laurearsi mentre tu non ti laurei mai. Complice anche il tempo che gioca con i tuoi ormoni sballati. Ma in un giorno importante per la tua amica, giocare con le ovaie impazzite non ha senso. Come non ce l'ha deprimersi perché il tuo turno non è ancora arrivato. E allora mordi un po' di cioccolata fondente perché la serotonina aiuta, leghi i capelli disordinati, metti il cappotto, prendi il treno e vai in università che la tua amica sta per laurearsi.  Il treno come al solito è in ritardo, ma poco importa perché sei in anticipo. E poi se accanto a te, proprio sulla panchina dove sei seduta, leggendo Un giorno , c'è il potenziale uomo della tua vita, ma [forse] con la fede, il ritardo non è più un problema. E se in treno fai conoscenza di una ragazza salentina che ha viaggiato per mezza Italia, ma non ha mai visto Poli

Di film sotto il piumone.

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Commedia davvero carina. Alice è una donna ricca, superficiale e razzista. Fino al giorno in cui muore suo marito che la lascia sul lastrico. Costretta ad abbandonare tutte le sue certezze e a rimediare ai debiti del marito si mette a fare il mestiere più antico del mondo. Ma come in tutti i film, ci sarà il lieto fine, pronto a smentire ogni nostro giudizio. Se la Cortellesi non ci sa fare come escort, come attrice incalza benissimo la parte, insieme a un Raul Bova, che come prima volta devo dire che mi è letteralmente piaciuto. Io l'ho sempre pensato che i film "mocciosi" e diabetici non fanno per lui. Raul ha un animo casciarone e in questo film lo tira fuori tutto! Altro film d'amore. Alex, professione "sfasciacoppie", è bravissimo a far innamorare le donne già fidanzate. Obiettivo: separarle dai loro partner sbagliati. Ma non tutte le ciambelle escono con il buco: esistono donne restie a cedere alla lusinghe di un uomo che fa di tutto per farle perder

Momenti di trascurabile felicità.

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Se entri in libreria non puoi non comprare questo libro. Se sei in un periodo in cui il vuoto è il padrone dei tuoi giorni, non puoi non leggere queste pagine.  Non ti sconvolgeranno la vita, nè ti sveleranno il segreto per vivere meglio.  Ma sicuramente ti faranno guardare alle piccole cose in maniera diversa.  Con un occhio più attento e sereno.  In cerca di quei momenti di trascurabile felicità.  E quali sono?  Per esempio entrare nel bagno di sconosciuti e rovistare tra gli armadietti (ora non mi dite che non l'avete mai fatto! Oddio, neanche io, ma di solito mi soffermo ore e ore a notare le mensole, la disposizione dei prodotti o quale shampoo usano), gli sms dopo le 23  che dicono "dove sei" ma che in realtà vogliono dire molto di più, la domenica mattina quando la città è vuota e silenziosa.  O ancora quando ti soffermi al supermercato a guardare i carrelli delle persone, alcuni gesti insensati, la prima e l'ultima pagina di un libro, o quei discorsi inutili

[Film] Fratellanza

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Film pesantuccio. Ma da vedere assolutamente, magari non di sabato sera come ho fatto io.  E' la storia di un amore omosessuale calato in un contesto originale: la realtà neonazista in Danimarca. E' un film dove il sentimento fa da padrone in tutte le sue sfumature.  Ideale per riflettere sull'amore, sull'omofobia, sull'estremismo politico,sulla violenza, sull'uomo e tutte le sue paure più infondate. Crudo e sconvolgente.

E' che oggi è sabato.

Quando andavo al liceo avevo la mia vita ordinata. Mi svegliavo controvoglia dopo le urla di mia madre, andavo a scuola entrando sempre in anticipo con delle occhiaie che sembravano borse da spesa pesanti, mi sedevo al mio banco, il primo ( e non perchè fossi secchiona, ma semplicemente sfigata), ero (quasi) sempre attenta [al primo banco non potevi fare altro], mi piaceva la filosofia e il professore di filosofia [ma non in quel senso lì, semplicemente perchè era l'unico 9 assicurato] e la prima cosa che facevo quando rientravo a casa era andare in bagno a lavarmi le mani e a svuotare la vescica. Poi pranzavo, facevo i compiti, all'epoca non avevo neanche internet, e il massimo che potessi fare come alternativa al cazzeggio virtuale era dormire o uscire. Leggevo poco e messaggiavo molto. Facevo l'amore con una cadenza piuttosto regolare con il fidanzato da allora, e a 18 facevo la vita di una 40enne. Così normale, così stazionaria, che sono scoppiata e mi sono

E il tumulto del cielo ha sbagliato momento.

C'è un senso di impotenza mentre penso che dall'altra parte dell'Italia c'è un cielo grigio che scarica acqua e una terra che si sgretola trascinando via tutto, cancellando vite ordinarie, sbriciolando un paese e riducendo a poltiglia tutto ciò che potesse capitare sotto la violenza di un cielo indifferente al destino di vite normali. Il tumulto del cielo ha sbagliato momento.

Caro Fabio ti scrivo...così mi distraggo un pò.

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Caro Fabio, ti amo da quando ho letto Esco a fare due passi . Esattamente nel lontano 2002. E se la matematica non mi tradisce sono 9 anni. Sì 9 anni, di cui gli ultimi 5 passati praticamente a monitorare ogni cosa che tu potessi fare: film, libri, radio, televisione. Tutto direi. Infondo tu sei un artista poliedrico . E in questo non ti sto prendendo per il culo, fidati. E' vero, il mio giudizio potrebbe essere non obiettivo, infondo nei tuoi confronti provo lo stesso sentimento che proverebbe un'adolescente coi brufoli di fronte ad un poster di Zac Efron o chi per lui (scusami ma non sono molto aggiornata sulle tendenze dei giovincelli). Ma è anche vero che le emozioni che provo quando ti ascolto o quando ti leggo, fanno di me una donna ancora in grado di sorridere se legge frasi stile perugina. O forse qualche cosa di più di semplici frasi perugina. La tua banalità è il tuo successo. Ma per onestà devo ammettere che la tua non è solo banalità , altrimenti sarei io banale a p