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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

[8/365] Non ho alternative.

Ho diversi modi di reagire al dolore. Delle volte scrivo, altre volte pedalo. Altre, cammino senza meta. Quando trasformo il dolore in energia, corro. Altre ancora me ne sto nel letto a rimuginare pensieri e a cercare di cancellarli. Non è un dolore vero, quello forse lo provo solo in alcuni momenti proprio bui. Dovrei chiamarlo malessere. Una specie di continuo martellamento all'altezza del cuore. Dei colpi di piccola intensità costanti e frequenti, che scavano piano piano, erodendo le fibre del miocardio una per volta. Però fa male, soprattutto se sei lì a pensarci. Sono giorni strani, in cui ho una pesantezza dell'essere che mi divora dentro. Non so se esistono parole esatte per descrivere come mi sento. So solo che nuovamente degli equilibri ricostruiti con molta fatica si sono spostati. O forse rotti. A distanza di quasi un anno sono nuovamente punto a capo. Ogni volta ho paura di arrivare ad un punto di non ritorno, poi mi ricordo che è solo un copione -con qualc