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Visualizzazione dei post con l'etichetta curiosità random

Gli scritti del 2009.

Ieri mentre mettevo in ordine la mia scrivania/libreria, mi sono imbattuta in scritti risalenti al 2009, che un po' di tempo' fa avevo cominciato a stampare per rileggerli con calma. La verità è che non li ho mai riletti, non ho fatto altro che spostarli da un lato all'altro della mia scrivania, evitando che prendessero tanta polvere. Stamattina li ho messi in borsa con l'intenzione di leggerli in treno, ma niente. Ci proverò domani, sempre che non venga risucchiata da Vincenzo Malinconico. O peggio ancora da un attacco di narcolessia. Quello però che mi ha portato a riflettere, e di conseguenza a scrivere, è che io in quell'anno ho scritto tantissimo. Tipo che scrivevo 2-3 post al giorno. Sicuramente non avevo un caiser da fare. Sicuramente ero più triste e insoddisfatta di adesso. O meglio, ero triste in modo diverso. Perché non conoscevo ancora i problemi reali della vita e la rottura con l'invertebrato che mi portavo dietro mi sembrava una catastr...

Incontinenza dialettica.

Se c'è una cosa che so fare bene, o quasi, è raccontare.  Parlare. Parlare. Parlare. Per esempio, questa è una di quelle sere in cui mi attaccherei al telefono e comincerei a parlare. Oppure inviterei qualcuno a casa da me, e sdraiata sul divano, con le gambe incrociate, comincerei a sincronizzare i gesti delle mie mani con le parole che arieggiano nella testa. Mi toccherei i capelli, una, due, cento volte.  Oppure mi farei venire a prendere e, con sneakers ai piedi, macinerei km al freddo.  Che poi cosa dovrei raccontare? Niente. Tutto. Tutto quello che mi passa per la testa. Per esempio che sono stressata, stanca e demotivata. Che quando torno a casa, dopo una giornata di lavoro, vorrei solo sparire. Un paio di ore. Oppure fare l'amore, come quella volta in quella villa settecentesca, con quel tipo lì che mai mi sarei immaginata di incontrare. Che ho prenotato un viaggio per Lisbona e non so se ho fatto bene. So solo che è stato l'ennesimo colpo di t...

Scrivere ad cazzum.

Ho comprato un vestito bianco e nero lungo bellissimo.  Non dovevo, mi sento un po' in colpa perché negli ultimi mesi ho comprato così tanta roba che non so più dove metterla. Ma il vestito è bello, è stata la commessa a propormelo e potrei anche sfruttarlo per un matrimonio, qualora fossi invitata.  Peccato che la commessa mi abbia guardato male quando ho fatto questo pensiero ad alta voce.  La sposa ti ucciderebbe.  Quanto trovo patetiche queste osservazioni. E quanto sono patetiche quelle spose che pensano alla forma e non alla sostanza. Ma va beh, questo è un altro discorso che è meglio lasciar perdere. Il vestito è bello, non ci dovrebbe essere nel mio armadio, ma ormai c'è e gli altri vestiti se ne faranno una ragione. Anche il mio conto si farà una ragione quando capirà che sono affetta da shopping compulsivo. Negli ultimi tre mesi ho davvero comprato il mondo e credo che dovrei darmi una calmata se non vorrò finire a fare la barbona alla st...

Before I die...

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Leggevo oggi su Repubblica del progetto di Chandy Chang che ha creato, partendo da un'esperienza personale, una sorta di lista delle cose da fare prima di morire, impressa poi su una parete di una casa abbandonata e trasposta poi su saracinesche, lavagne, pareti di tutto il mondo. E così oggi, nel mio pomeriggio di sano cazzeggio, ho pensato a cosa mi piacerebbe fare prima di morire. Vi assicuro che la lista delle cose è lunghissima, ma mi limito a raccontarvi i miei desideri più impellenti. Fare un viaggio a piedi, semplicemente con uno zaino in spalla e l'essenziale, chiedendo ospitalità alla gente e muovendomi utilizzando solo le mie gambe (e magari qualche volta facendo uso dell'autostop). Visitare l'India, il Nepal, la Thailandia, il Sud Africa, il Kenya e il Botswana.  Comprare una casa, possibilmente al mare. Aprirmi un bed&breakfast o una libreria. Leggere più classici possibili, in particolare Dostoevskij, Tolstoj, Kundera e i classici itali...

Michi al mercato.

Ho sempre amato le bancarelle. Fin dai tempi in cui ho cominciato ad avere i miei primi soldini nelle tasche. Fa niente che poi non erano proprio i miei ma di mio padre.  Comunque ho costretto tutti - amici, parenti, fidanzati- a fare un giro , almeno una volta, al mercato con me. Mercato comunale, quello della festa patronale, della frutta, del pesce, di qualsiasi cosa. Purché sia mercato e ci sia qualcosa da comprare. E non è un caso se nelle città che visito il mercato è quasi una tappa obbligata. Fatta questa premessa, oggi io e una delegazione tutta al femminile della mia famiglia, composta da madre, sorella, zia e nonna ci siamo recate al mercato comunale (c'è di tutto: abbigliamento, cianfrusaglie, mobili, alimentari, ecc.). Quando ero bambina, durante l'estate soprattutto, andare al mercato era un rito fisso del martedì. Si partiva di casa alle 8.15, si raggiungeva il centro a piedi e si passavano quelle 2-3 ore alla ricerca del capo non solo più economico ma anc...

La Natura che si fa poesia.

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Quelle lucine che vedete in questa foto sono (eh adesso come ve lo spiego?!) delle sostanze bioluminescenti che i calamari emettono a livello dei loro tentacoli. Lo fanno principalmente per due motivi: per attirare i pesci di cui si cibano e per attrarre un compagno  nei mesi da marzo a giugno. Vivono solo per un anno nelle acque del Pacifico, in genere anche a 300 metri di profondità, e la notte questi calamari luccicosi si avvicinano alla riva per mostrare la loro bioluminescenza. Insomma la Natura che si fa poesia. Non trovate che sia spettacolare tutto ciò? Io sarò un po' esagerata, ma mi sono un tantino commossa. Foto scattata presso la baia di Toyama, in Giappone.

The wedding day before.

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E' quasi tutto pronto. Domani, anzi tra poche ore, ci sarà il matrimonio dell'anno . Considerando i bagordi che mi aspettano (non so se sapete la storia dei matrimoni pugliesi , magari un giorno ve la racconto), ho deciso di sfidare il tempo e andare a correre. Prevenire è meglio che curare. Tranquilli, mi toccherà macinare chilometri anche l'8. Altrimenti ciao dieta . Comunque dicevo che sono andata a correre. E' la prima volta che lo faccio di sera  di inverno   a dicembre . C'è sempre una prima volta. Ho scelto anche il tempo adatto: pioviggina e fa un freddo cane. Una serata perfetta direi. Ma tant'è che: ho corso, mi sono sentita il gelo bloccare all'altezza della gola ( qualcosa mi dice che domani avrò una voce da trans e farò meglio a stare zitta ), e ho provato un nuovo percorso che non è come quello sul lungomare, ma accontentiamoci. E quindi domani ho questo benedetto matrimonio. Quanto sono felice che neanche ve lo dico! Per fort...

Cosa vuoi per Natale?

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E va beh...ho trovato questo video e mi sono commossa. Poi vi dico cosa voglio per Natale. Nel frattempo guardate il video e inumiditevi gli occhi, ché non fa mai male. E poi ditemi cosa volete per Natale ;-)

Sfila il preservativo.

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Il titolo sembrerebbe equivoco e invece.... calma ! Non è l'invito a nessun uomo che per sbaglio si trovasse a passare di qua. Tra i tanti utilizzi che si possono fare del preservativo (eh già! sembrerebbe unico #einvece), c'è chi ha pensato di utilizzarlo per farci vestiti. Non è la prima volta che i preservativi vanno in passerella , ma la sottoscritta di queste amenità non ne era al corrente [forse perché ancora legata ad un uso tradizionale del condom :D]. L'organizzazione no-profit Planned Parenthood , che si occupa di salute riproduttiva, ha organizzato una sfilata di abiti interamente fatti con preservativi (gli stilisti avevano a disposizione circa 700-800 condoms) allo scopo di raccogliere fondi per l'organizzazione stessa e promuovere il sesso sicuro. Qua potete vedere le foto dell'evento di quest'anno, mentre questo è un video della sfilata dello scorso anno: L'idea è geniale, gli abiti pure ma...ora pensare di andare in g...

Foglie sulla neve #2

Sono contenta nell'apprendere questa notizia: il nobel della chimica, vinto da  Robert Lefkowitz e Brian Kobilka, è frutto anche di una ricercatrice barese....ovvero la mia prof di Farmacologia! Inutile dirvi che lei è una persona davvero squisita, ho sostenuto il mio penultimo esame della triennale ed è stata tanto dolce con me! [ Link dell'articolo ]

Di oggi.

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Casa. Una parola che gusto con gioia dopo una giornata di stress. Sveglia all'alba, caffè, studio, caffè, mezzora di pausa sul letto, studio, doccia, capelli, treno, Bari, università, ESAME. Un esame per cui ho studiato, tanto. Troppo direi. So già in anticipo che il prof non mi chiederà nulla di quello che so. Voglio 30 e mi prendo un 28, ma sono contenta lo stesso. Il prof arriva come suo solito in ritardo. Polo rossa, jeans blu scuro, rayban a goccia neri. E' figo, non c'è nulla da fare. Lo guardo. Ci saluta. Siamo in 3. A. chi è? Sono io.  Mi avvicino. Mi siedo di fronte a lui. Poi abbiamo la P. e M. Dai sedetevi anche voi. Facciamo insieme, così ci sbrighiamo presto. Magari vi boccio tutti e tre e facciamo prima. Noi tre, le povere cavie, ci guardiamo stile cartone Manga con una goccia sulla fronte. Ma guardi prof che non le conviene bocciarci, forse è meglio che ci promuova tutti. Gli dico, ridendo. Dice? E sì. [L'esame era la seconda parte di u...

In sintesi.

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E' una settimana che non scrivo e mi sembra passata un'eternità. E non perché in questi giorni la mia mente abbia partorito chissà quali capolavori letterari, ma il fatto di essere stata senza pc per un bel po' di giorni, ha dato sfogo alla mia fantasia (ovviamente quel briciolo che il criceto del mio cervello ha lasciato) che ho dovuto tenere a bada su miseri fogli di carta finiti nella raccolta differenziata. Comunque il rumore dei tasti e la loro consistenza sotto le dita mi sono mancate. Perché io scrivo anche se non pubblico. Scrivo sempre. E il fatto di non aver avuto questi tasti, questo pc...beh ha dato i suoi frutti. Buoni, tra l'altro. Punto primo. Lo studio. Tra i miei neuroni svogliati e la scrivania occupata da soli libri, appunti ed evidenziatori, ho preparato un esame nel giro di 4 giorni. Interessante, ma mi sono beccata un 25. Che ho rifiutato. Il mio primo esame rifiutato. Sorrido. Perché un tempo avrei ringraziato se avessi preso un voto ...

Piccoli biotecnologi crescono.

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So che a voi questa immagine non dice nulla, ma vi presento il frutto del laboratorio di oggi. Un applauso per favore :D scherzo, ovviamente...anche perché sono un'asina patentata! Però di questo mio lavoretto sono fiera...insomma non è un mistero che a me la genetica piace (soprattutto quella medica legata allo studio delle malattie o dei tumori), e in questi giorni dove ho giocato a fare i cariotipi di soggetti normali e non, mi sono appassionata...finalmente qualcosa CHE MI PIACE in questa facoltà l'ho trovata! Comunque per farla breve questo è un esperimento di mappatura in cui-vedete quei puntini rossi?- dovevamo capire su quale cromosoma mappano le sonde (i puntini rossi appunto), e io ho indovinato al primo colpo...(cazzate ovviamente per un citogenetista) ma vuoi mettere che sei la prima nel gruppo a finire e finisci anche bene quello che ti spetta? Non fa niente che mi sono beccata un cazzotto in testa (molto soft) dalla prof perché ho detto che la sonda mappav...

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Sono giorni pesanti, di orari sballati per via dell'università e di tanta stanchezza che mi porto dietro ormai da più di un mese...e come se non bastasse il peggio sta per arrivare con la sessione estiva degli esami che si avvicina e tutte quelle domande sul mio futuro che mi ponevo prima della laurea... ...ma, nonostante tutto, nessuno mi toglie il sorriso, la voglia di fare e strafare, di pensare, di sorprendere, di leggere, di studiare, di godermi i tramonti, di ascoltare musica, di mangiare gelati, di raccontare...e anche di mettere su una maglietta come questa! Non sono brava nel pubblicizzare un prodotto, ma se l'idea vi piace o se avete in mente qualche maglia con stampe particolari che non riuscite a trovare, potete sempre rivolgervi a  Rosà di Rosaquilone Handmade , questa è realizzata direttamente da lei! Vi invito a dare un'occhiata al suo blog per farvi un'idea! A presto e soprattutto a tempi più tranquilli! [ Shadow days - John Mayer ...

Piccolo spazio pubblicità.

Se siete di Bari o dintorni io la mattina vi consiglio di andare a fare colazione qui . Ovviamente perché fa delle paste buonissime  (c'è davvero l'imbarazzo della scelta),  mica perché lo chef è un figo da paura. Sono due mattine che ci vado, qualcosa mi dice che diventerò cliente fissa.

Di compliblog, fughe per la capitale e cambi di stagione.

Il 20 aprile questo blog ha spento la sua prima candelina. La sua padrona è abbastanza sbadata e smemorata da ricordare le date. In più girovagava per l'Italia e quindi oggi si è degnata a passare di qui per fargli gli auguri. Perdonatela voi che siete più clementi. Un anno di cazzate, di pippe mentali che vi siete sorbiti, di musica condivisa, di paranoie...e diciamolo, anche di cose serie. Perché io ho un'anima . E un cervello che ogni tanto accendo e faccio funzionare. Mica pizza e fichi. Però sono contenta. Perché questo blog mi piace,  perché è mio , perché ci siete voi che mi leggete e mi fate compagnia, e soprattutto perché qui sono io. Senza etichette. Senza freni. Senza bugie. Scrivo, ergo sono. Ho passato una settimana impegnativa. Oddio, impegnativa è un termine inappropriato, visto che cazzeggiavo allegramente per la capitale. Però ho dormito pochissimo e camminato tantissimo.  Il motivo di questa mia fuga magari ve lo racconto un altro giorno. Pe...

Forse nel Far West si vive meglio.

Capita che dopo una serata tra amici, alle 12 di sera qualcuno abbia voglia di qualcosa di dolce. Ma no, a quest'ora!  Va bene dai, vediamo. E ci imbattiamo in una stradina che porta alla piazza delle meraviglie dove ci sono gelaterie e cornetterie varie. E invece... ...e invece incontriamo un tizio che ci dice: ma nooooo, non entrate (in piazza) è tutto chiuso... ...che ci guarda con aria strana, ma noi imperterriti proseguiamo e ci troviamo di fronte un uomo accoltellato ! Forse nel Far West di vive meglio!

Messing about.

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In questi giorni di puro ozio ho capito che devo pur inventarmi qualcosa per ammazzare il tempo. E allora ho deciso di dare sfogo a quella debole desperate housewife che c'è in me. Ho cominciato con la scrivania che era invivibile ( mancava poco che crescessero le formiche ), per passare all'armadio, agli scaffali del ripostiglio, ai cassetti ( segreti ) e infine alla borsa. Ed ecco cosa è uscito: 1. elastici e pinze per capelli 2. crema mani, klinex ( in abbondanza direi ), carte che non so per quale motivo metto in borsa e non nella spazzatura 3.lettore mp3 datato, quello che uso regolarmente è nella tasca del cappotto 4. ultimo libro acquistato Nick Hornby- Alta fedeltà 5.cappello- visto la bufera degli ultimi giorni...ma non era arrivata la primavera?  6. labello del 15-18 rimasto in borsa a far compagnia ad una caramella scaduta 7. pseudo-portafogli ( al momento direi quasi pieno...menomale ) 8. gomme da masticare, un pessimo lucidalabbra, altra c...

Operazione smaltimento prodotti (di rifiuto).

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Oggi nell'ora di ricreazione (leggi pausa studio) cercavo una crema mani. Ne ho una in borsa che porto sempre con me (alle olive che qui manca), ma ero straconvinta di averne anche una nei miei beauty-cassetti . E così ne ho aperto uno, e meraviglia delle meraviglie, ho trovato due creme per le mani. Non solo, aprendo anche il cassetto superiore a quello dove c'erano le creme, mi sono accorta di avere un sacco di prodotti che non uso, che dimentico di usare, che ho smesso di usare tempo fa o che semplicemente ho comprato perchè in offerta. E allora ho avuto una brillante idea...perché non scriverci un post? Sì, infondo perché non farlo? E allora mi sono armata di pazienza e ho svuotato tutti i cassetti (quelli della mia stanza e quelli del bagno), ho rovistato nell'armadio e nelle borse. Quello che vedrete qui di seguito è, più o meno, quello che circola nel mio "reparto bellezza" , più o meno perché mancano i trucchi, i prodotti che utilizzo più spesso e che quin...

L'ultimo mese #9

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Oggi purtroppo niente foto fatta da me. Un pò per scazzo, anzi soprattutto per quello, ho deciso di non toccare la macchina fotografica. E poi ho quasi cazzeggiato per tutto il giorno da farmi venire un'apatia incredibile addosso con mal di testa compreso. Ma purtroppo non posso prendere altra novalgina, sono tre giorni che vado avanti così, e non vorrei esagerare. Ho appena chiuso una conversazione virtuale con una persona di genere maschile che mi ha lasciato con un sorriso sulle labbra, ma al tempo stesso con tanta amarezza che non so davvero come gestire. Vorrei fregarmene, come farebbero le persone normali, ma i miei ormoni sballati, la confusione che ho in testa e il mio essere complicata stampato a caratteri grossi nel DNA che mi porto dietro, mi vieta di fare tutto questo. Senza contare gli gnomi superattivi del mio cervello che ad ogni minima cosa mettono in moto una catena di montaggio per tenere in azione una macchina del pensiero più efficiente di qualsiasi altra cosa....