[14/365] Manuale di istruzioni.
Che la vita non sia semplice lo sappiamo.
Ci vorrebbe un manuale di istruzioni.
Come gestire le relazioni, pag. 1.
Come
sopravvivere agli urti della vita, pag. 2.
Come uscire da situazioni che non ci
piacciono, pag.3.
E così via.
Sarebbe bello avere le istruzioni a portata di
mano. Le soluzioni e le FAQ per qualsiasi situazione che nella vita non
sappiamo gestire.
Non sarebbe vita, ma ci illuderemmo
comunque che lo sia.
Una strada in discesa che ci toglierebbe dalla fatica di
dover decidere, pensare, prendere posizioni, anche difficili.
Ci toglierebbe dalla fatica di doverci
leccare le ferite, di cucirle, punto per punto, per non perdere pezzi di noi,
per ritornare sani nel più breve tempo possibile.
Ci farebbe
risparmiare un sacco di tempo. Ci sentiremmo più giovani per tutto il tempo
guadagnato e non speso per capire come si fa. Come si sopravvive. Come se ne
esce. Come si impara ad essere se stessi senza dover incombere al giudizio
degli altri, alle paure, alle ansie inutili.
Basterebbero alcune pagine, riga
per riga seguire le direttive di un libricino disposto a dirci come
comportarci, come stare, dove andare. Le domande da fare, quelle da evitare. Sarebbe
bello anche solo per un momento trovare già qualcosa di pronto. Come un
pulsante nel nostro cervello da schiacciare al momento giusto.
Ci sono
giorni in cui vorrei quel manuale.
Sfogliare la pagina giusta che mi fornisca
la strada da seguire.
Lasciarmi andare ad automatismi cerebrali per non dover
soccombere alla fatica di dover mettere d’accordo testa e cuore.
Affidare le
mie emozioni a direttive stampate e universali, che potrebbero non andarmi
bene, ma farmele andare bene comunque. Così, per il solo gusto di non pensare
fino in fondo a quello che mi succede, ma lasciare che succeda e basta, senza
metterci nulla di me, nemmeno una connessione sinaptica, se non quella
automatica dettata da lettere messe in riga, una dietro l’altra, a formare
frasi da seguire senza grandi sforzi.
Ci sono
giorni in cui vorrei che quel manuale mi dicesse come si fa.
Come si fa a lasciarsi
il passato alle spalle.
Come si fa ad andare a dormire cercando di non pensare
al marcio che ci intossica.
Come si fa a trovare il bello e a nutrirci di
quello.
Come si fa ad accettare i cambiamenti, soprattutto quelli che ci fanno
male.
Come si fa a perdonare, quando le ferite sono ancora aperte e le
cicatrici sanguinanti.
Come si fa a scegliere la roccia su cui costruire
qualcosa.
Come si fa….
Come si
fanno tante cose. La verità, l’amore, la felicità. Come si costruiscono giorno
per giorno. Le dosi di pazienza, quelle di aspettative, quelle di incazzatura,
da usare. I tempi di attesa senza rischiare che tutto vada in fumo.
Ci sono
giorni in cui vorrei quel manuale. E oggi è un giorno di quelli.
Secondo me anche col manuale i casini accadrebbero lo stesso. Pensa ai mobili IKEA: segui il manuale con attenzione ma puoi far casino e montare comunque male il mobile, oppure incazzarti dopo due minuti e romperlo, o avere la pazienza e riuscire a sistemarlo anche senza guardarlo il manuale. Insomma, l'unica è seguire l'onda.
RispondiEliminaNon sono sicura che mi piacerebbe avere quel manuale. Mi piace "sbandare" per il gusto di farlo. Certo è che consumo molto tempo e molte energie. Ma son fatta così.
RispondiEliminaUn bacio.
Quel manuale non esiste. Diffida da chi vuole propinartene uno.
RispondiEliminanon sarebbe male averlo, però ho osservato che chi sbandiera di avere la verità in tasca poi con quando gratti un po' la patina dorata che si è messo sul viso non sta così tanto bene.
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