Di oggi.
Casa. Una parola che gusto con gioia dopo una giornata di stress. Sveglia all'alba, caffè, studio, caffè, mezzora di pausa sul letto, studio, doccia, capelli, treno, Bari, università, ESAME. Un esame per cui ho studiato, tanto. Troppo direi. So già in anticipo che il prof non mi chiederà nulla di quello che so. Voglio 30 e mi prendo un 28, ma sono contenta lo stesso. Il prof arriva come suo solito in ritardo. Polo rossa, jeans blu scuro, rayban a goccia neri. E' figo, non c'è nulla da fare. Lo guardo. Ci saluta. Siamo in 3. A. chi è? Sono io. Mi avvicino. Mi siedo di fronte a lui. Poi abbiamo la P. e M. Dai sedetevi anche voi. Facciamo insieme, così ci sbrighiamo presto. Magari vi boccio tutti e tre e facciamo prima. Noi tre, le povere cavie, ci guardiamo stile cartone Manga con una goccia sulla fronte. Ma guardi prof che non le conviene bocciarci, forse è meglio che ci promuova tutti. Gli dico, ridendo. Dice? E sì. [L'esame era la seconda parte di u...
ammetto che non ho una conoscenza approfondita di Bob Marley, però quel poco che ho sentito, della sua musica non mi dispiace per niente :)
RispondiEliminaNon mi è mai piaciuto particolarmente poi 8 anni fa andai in vacanza in Jamaica e si aprì un mondo. Era un grande, davvero. Una grande perdita!
RispondiElimina"Nella vita non conta quanti respiri fai, ma i momenti che quel respiro te lo tolgono"
RispondiEliminaNon avrà avuto una vita lunghissima, ma resterà sempre in eterno come simbolo di libertà e gioia di vivere.
Bel blog..
RispondiEliminaTi seguirò... ;)