Casa. Una parola che gusto con gioia dopo una giornata di stress. Sveglia all'alba, caffè, studio, caffè, mezzora di pausa sul letto, studio, doccia, capelli, treno, Bari, università, ESAME. Un esame per cui ho studiato, tanto. Troppo direi. So già in anticipo che il prof non mi chiederà nulla di quello che so. Voglio 30 e mi prendo un 28, ma sono contenta lo stesso. Il prof arriva come suo solito in ritardo. Polo rossa, jeans blu scuro, rayban a goccia neri. E' figo, non c'è nulla da fare. Lo guardo. Ci saluta. Siamo in 3. A. chi è? Sono io. Mi avvicino. Mi siedo di fronte a lui. Poi abbiamo la P. e M. Dai sedetevi anche voi. Facciamo insieme, così ci sbrighiamo presto. Magari vi boccio tutti e tre e facciamo prima. Noi tre, le povere cavie, ci guardiamo stile cartone Manga con una goccia sulla fronte. Ma guardi prof che non le conviene bocciarci, forse è meglio che ci promuova tutti. Gli dico, ridendo. Dice? E sì. [L'esame era la seconda parte di u...
Eccomi... Io e marito siamo fans nonché ammiratori sfegatati... Quando vuoi, non hai che da chiedere...
RispondiEliminasiiiii mi piacerebbe! :)
EliminaAnche io proprio ieri mi sono deciso ad ascoltare il Boss.
RispondiEliminaarruolata.
RispondiEliminaSe a giugno hai voglia di venire a firenze io ci vado! ;)
RispondiEliminaciao dottora! luglio a milano. che cosa ne dici? è fuori mano per te? e c'hai anche un poco di ragione!
RispondiElimina:)
Solo gli stupidi non cambiano mai idea.
RispondiEliminaC'è sempre tempo per apprezzare la buona musica :)
Valerie propone: vuoi far parte di un Gruppo? passa da me! Bisè
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