Ho da sempre una particolare scarsa disposizione ad accogliere i cambiamenti, soprattutto quelli di stagione. Ed è così che mi sono ritrovata, anche quest’anno, a patire la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo tragico periodo di incertezza, con il consueto mix di emozioni negative e contrastanti. Voglio farla breve: il ritorno dalle vacanze è stato doloroso al pari di un addio. E per chi soffre della sindrome dell’abbandono, sa di cosa sto parlando. Ho vissuto 10 giorni intensi, viaggiando con la sola preoccupazione di dove avrei dormito e mangiato. È stato bellissimo provare questo senso di libertà. Ho lasciato a casa i pensieri, la preoccupazione per la fine di un lavoro, le difficoltà oggettive che ho riscontrato nelle relazioni sdrucite dal tempo e dal covid. Poi di colpo il ritorno. Non mi è servito fare ordine a casa per rimettere ordine dentro di me. No. È cominciato un lungo strazio emotivo, fatto di pensieri che mi hanno (anzi, mi stanno) divorando dentro senza che ...
Eccomi... Io e marito siamo fans nonché ammiratori sfegatati... Quando vuoi, non hai che da chiedere...
RispondiEliminasiiiii mi piacerebbe! :)
EliminaAnche io proprio ieri mi sono deciso ad ascoltare il Boss.
RispondiEliminaarruolata.
RispondiEliminaSe a giugno hai voglia di venire a firenze io ci vado! ;)
RispondiEliminaciao dottora! luglio a milano. che cosa ne dici? è fuori mano per te? e c'hai anche un poco di ragione!
RispondiElimina:)
Solo gli stupidi non cambiano mai idea.
RispondiEliminaC'è sempre tempo per apprezzare la buona musica :)
Valerie propone: vuoi far parte di un Gruppo? passa da me! Bisè
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