Sotto casa.

Qualche giorno fa ero sotto casa che aspettavo un'amica.
Telefono alla mano, nervi a fior di pelle perché non arrivava (ma in realtà avevo capito male io il luogo dell'appuntamento), mando sms imprecando come non mai.
Passa un vecchio compagno delle elementari in vespa, uno che...si salvi chi può.
Ricordo solo che un giorno a scuola mi diede un pugno in faccia facendomi arrossire la guancia.
E ho detto tutto. Ma il ragazzo non era/è tanto normale. Poveretto.

Passa, si ferma.
[Anche qui il rosario delle bestemmie continuava a scorrere nella mia mente]

Ciao Michi, che stai a fare?
(Acida più che mai) Sto aspettando una mia amica.
Mi dai il tuo numero?
E che devi fare?
Ti chiamo e usciamo insieme qualche volta.
Eh??? No, no, non do il numero agli sconosciuti e poi non me lo ricordo.
Ah, va bene, ho capito, non vuoi darmelo.
Hai capito benissimo.
Ciao.
Ciao.

Inutile raccontarvi lo sconforto di una che si trova perennamente a che fare con degli sfigati.


Commenti

Posta un commento

E ora dimmi cosa pensi...

Post popolari in questo blog

Color cervone

Intermezzo soft-porno. E anche soft-incazzato.

Settembre, il lunedì dell’anno