Ho da sempre una particolare scarsa disposizione ad accogliere i cambiamenti, soprattutto quelli di stagione. Ed è così che mi sono ritrovata, anche quest’anno, a patire la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo tragico periodo di incertezza, con il consueto mix di emozioni negative e contrastanti. Voglio farla breve: il ritorno dalle vacanze è stato doloroso al pari di un addio. E per chi soffre della sindrome dell’abbandono, sa di cosa sto parlando. Ho vissuto 10 giorni intensi, viaggiando con la sola preoccupazione di dove avrei dormito e mangiato. È stato bellissimo provare questo senso di libertà. Ho lasciato a casa i pensieri, la preoccupazione per la fine di un lavoro, le difficoltà oggettive che ho riscontrato nelle relazioni sdrucite dal tempo e dal covid. Poi di colpo il ritorno. Non mi è servito fare ordine a casa per rimettere ordine dentro di me. No. È cominciato un lungo strazio emotivo, fatto di pensieri che mi hanno (anzi, mi stanno) divorando dentro senza che ...
mi piace!;) ho già sentito pessoa, come autore, ma non ho mai avuto l'occasione di leggerlo!
RispondiEliminaPaola, ci sono alcune poesie che sono davvero belle, te le consiglio!
EliminaPessoa si cimenta in un paradosso di grande effetto, ma non c'entra il bersaglio... i nostri sogni, i nostri desideri sono quanto di cui viviamo giorno per giorno. Costituiscono quello che siamo, che saremo, che vogliamo essere.
RispondiEliminasogno, ergo sum :-)
Eliminainvece tu sei molto di più!!
RispondiEliminagrazie cara, sempre troppo gentile!
EliminaResto convinta che desiderare e sognare qualcosa rappresenti il momento di massima felicità, molto più che la realizzazione del sogno stesso.
RispondiEliminaL'attimo che precede è sempre il migliore.
beh, però la realizzazione schifo non fa :-)
EliminaQuesta forzata contrapposizione tra l'essere ed il sognare non la condivido... almeno non in termini così netti...
RispondiEliminanon credo ci sia una contrapposizione...secondo me il poeta prende atto di una realtà: non è niente, ma ha quello che secondo lui è più importante: i sogni! ;-)
Eliminapoi non so, io ho dato una mia interpretazione ai versi di Pessoa, magari lui in realtà non voleva neanche dire quello...