E la mattina presto uscire con gli occhiali scuri.

E la mattina presto uscire con gli occhiali scuri
e tutto il tempo che ci vuole per scoprirti piano piano
e consegnarti il mondo intero stretto in una mano.

Ho in mente questa canzone di Daniele Silvestri quando esco di casa stamattina.
E' davvero presto, il cielo ha colori intermedi tra l'azzurro e il celeste.
Do un bacio e abbraccio mia madre ché oggi diventa più giovane.
Le chiedo se mi offrirà un pezzo di torta al mio ritorno e se il 15 ottobre di 52 anni fa alle 6 del mattino era già nata.
Metto su un paio di occhiali da sole e riempio la borsa di tutto quello che mi potrebbe servire.
La città è deserta e il silenzio mi piace.
Ha un non so che di mistico.
Gli occhiali da sole non servono, il sole non c'è ancora, ma io li uso lo stesso. Le mie occhiaie sono imperdonabili.
Intanto cammino veloce, ché il treno potrebbe arrivare e lasciarmi a piedi.
E invece arrivo in anticipo,scelgo di prendere il treno delle 7.15 perché quello prima è troppo pieno e io voglio sedermi.
Così rimango seduta sulla panchina a godermi ancora un po' la dolcezza di questa mattina autunnale.
Assaporo la lentezza in ogni gesto.
Nella scelta della canzone da ascoltare, nelle parole del libro che sto leggendo, nella morbidezza della sciarpa che mi avvolge il collo.
Rimango ferma, in attesa.
Poi il treno arriva e comincia la corsa.
Università, laboratorio, lezioni. 13 ore fuori casa no stop.
Solo il tempo di un panino e io mi sento come quella della pubblicità della Fiesta.
E pensare che è solo l'inizio.


Commenti

  1. Stupenda la canzone di Silvestri, come molte delle sue canzoni del resto.
    E condivido la ricerca della confidenza con il silenzio, con la lentezza. Con la vita in attimi, insomma.

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    1. La canzone è bella, solo che per me Silvestri è uno di quelli che non reggo per molto! :-)

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  2. Il vizio degli occhiali scuri mi prende ogni mattina che io considero autenticamente estiva, così a senso, può iniziare in un giorno di aprile, già adesso non ricordo più dove ho messo gli occhiali da sole, non avrei neanche voglia di cercarli. Dunque per me se ne riparla tra qualche mese, d'inverno un cappello mi dà la stessa sensazione di incognito. Notte Michi, xx

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    1. Io non li abbandono mai, neanche nei giorni di pioggia! ;-)

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