Verona, eccomi.

Eccomi!
Ho fatto un po' fatica a ritagliarmi del tempo per scrivervi, ma adesso che ci sono vi racconto tutto.

Allora...dove eravamo rimasti?

Nell'ultimo post ero più o meno nelle stesse condizioni in cui sono adesso: poche ore di sonno, ancorata agli occhi e agli abbracci delle persone care e in preda a mille faccende burocratiche da sistemare.
A questo aggiungeteci una tosse bestiale che manca poco che ci sputo i polmoni.

Ma andiamo con calma.

Sono arrivata a Verona. E questo può sembrare banale, ma non lo è. Trenitalia non delude mai, soprattutto quando deve fare ritardo. In questo lei è magica, fenomenale. 
Non mi sono ancora ambientata del tutto, anche perché sono qui da qualche giorno. L'unico tragitto imparato a memoria è quello policlinico-casa (che tra l'altro è proprio sullo stesso pianerottolo, roba da non crederci), casa-supermercato, casa-fermata dell'autobus. 
Il resto è tutto nuovo e, come tale, ancora da conoscere. 

Non ho ancora una sistemazione definitiva, sto cercando casa. 
Pensavo che la cosa fosse semplice, che le bacheche pullulassero di annunci e invece no. 
Ho visto 4 case fino ad ora, mi sono innamorata di una, ma come tutte le cose belle, aveva un po' di nei che sapevano di fregatura. E ho lasciato stare. 
Due erano decisamente da scartare, mentre quella che ho visto stasera è abbastanza bella che ho deciso di bloccarla. L'unica cosa che non mi convince è la zona.
Abitare a Borgo Roma non è bellissimo. Soprattutto per una che viene dal Sud come me, abituata ad uscire ad un orario in cui qui dormono già da un paio di ore.
La zona è tranquilla...ma non c'è nulla.
A dir la verità, tutti me l'hanno un po' sconsigliata, ma considerando che ci devo stare solo per 10 mesi, alla fine ho deciso che posso anche sacrificarmi un po'. Male che vada, leggerete dei post deprimenti e verrete a trovarmi per tirarmi su il morale!
Poi sono sicura che riuscirò a crearmi anche qui il mio angolino di mondo. O almeno ci spero.

Il tirocinio assorbe quasi tutte le mie energie, ma è ancora presto per lamentarmi.
Per ora posso dirvi che sto allenando molto bene il mio stomaco: nel mio laboratorio si lavora esclusivamente con topi e vederli sezionare alle 8.30 di mattina non è una bella cosa.

Per il resto è ancora troppo presto per poter dire qualcosa. Al momento sto zitta e osservo, mi guardo attorno, respiro quest'aria uggiosa, mi ritaglio dei momenti per me, come adesso che sto bevendo un the caldo per calmare la tosse.

Ogni tanto mi prende un magone incredibile, mi salgono le lacrime, poi guardo il mio tutor e mi dico che non è proprio il caso. 
Non è questione di mancanze, quelle credo ci saranno sempre, ma mi assalgono mille dubbi, mille pipponi, mille PAURE. A volte penso di essermi buttata in qualcosa di più grande di me e questa cosa mi blocca in una maniera assurda.

E poi...e poi niente. Penso ad un mese fa, a come stavo bene tra le braccia di qualcuno e come, invece, adesso non siamo che due estranei in due città diverse, con due vite diverse, con pensieri diversi e, magari, con persone accanto diverse.
Come è strana la vita. 
Non mi abituerò mai al senso di estraneità che si prova quando tutto finisce. Forse in questo sono ancora poco cinica. 
Voglio dire...come si fa a condividere un qualcosa di così intimo come un abbraccio, un bacio, uno sguardo e poi dimenticarsi di tutto come se nulla fosse?
Mah. Questi per me rimarranno i dubbi esistenziali che non troveranno mai una soluzione.
Fosse per me chiamerei anche l'ex più odiato e gli direi ti ricordi di quando ci baciavamo in macchina sotto casa? Alla fine è normale che le storie finiscano, ma diventare estranei è una cosa che odio.
Forse dovrò abituare i miei neuroni a non vivere più in modalità peace&love, chissà....magari la sera non mi ritrovo a fare a cazzotti con i magoni che mi prendono e mi bloccano lo stomaco.

Buonanotte!





Commenti

  1. Borgo Roma?!? Hai una birreria sempre colma di gente a due passi :)

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  2. Voglio dire...come si fa a condividere un qualcosa di così intimo come un abbraccio, un bacio, uno sguardo e poi dimenticarsi di tutto come se nulla fosse?


    Non lo capisco neanch'io.

    Poi, se avessi i soldi verrei a Verona a trovarti! :)

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  3. Ciao cara :*
    Purtroppo no, non è strano diventare estranei... Perchè per quanto risulti difficile da credere, nel momento in cui smetti di condividere, smetti anche di vivere quella persona, e allora credi che non ci sia più nulla a legarti a lei.
    Ora, ciò che devi fare è non perderti in assurdi ricordi. Quando la paura e la nostalgia ti attanagliano, devi semplicemente pensare che sei là per realizzare i tuoi sogni.

    Ti abbraccio.

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  4. Non dirò niente sul vivere a Borgo Roma. Sorvolerò, altrimenti ti deprimeresti di più. In ogni caso, tieni duro!! Il mio compagno, arrivato anche lui dal sud, ha passato tutto il primo mese a pensare di ritornare a casa, a chiedersi cosa ci faceva qui. Una volta, con tanto di valige, in preda ad una crisi è arrivato fino in stazione pronto a prendere il treno che l'avrebbe riportato giù, dalla famiglia e dalle certezze. Ma è rimasto, ha resistito fino a quando ha capito che non avrebbe potuto fare altrimenti perché era un esperienza che avrebbe dovuto fare per andare avanti con la propria vita. Per cui: forza!!!

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    1. Ti prego dimmi tutto su Bg Roma perché voglio essere cosciente di tutto quello a cui vado incontro...non me ne hanno parlato bene, ammetto. E forse la mia è stata una scelta dettata un po' dall'impulsività e dalla fretta. Ma non voglio pensare al peggio e soprattutto voglio essere ottimista...mi conosco e so che si può trovare una soluzione a tutto! :-)

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  5. Cara?? (non so il tuo nome),
    non avere paura di essere diversa, abbi paura di essere come tutti gli altri.
    Queste insicurezze sono normali, te lo dice unache lascio' l'IT per un paese straniero, come Te, per crescere e trovare sei stessa.
    Le tue emozioni sono normali e presto capirai quanto forza c'e' in te.
    Never look behind, always look ahead of you.
    Anna

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  6. "Non mi abituerò mai al senso di estraneità che si prova quando tutto finisce. "

    già,ma poi con il passare del tempo la ferita si cicatrizza,o almeno rimane lì finché qualcuno non la riapre. Noi,sopravvivvvvvereeeeemmooo.

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  7. Dio qunto ti invidio pure io.
    (Ciao Baolino!!)

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