So fingere benissimo.

Michi hai messo tutto in valigia?
Questo può servirti? E questo?
Aspetta, ma tutti questi libri dove li metto? E gli smalti? E i trucchi? E tutti i completini intimi? 
E le scarpe con il tacco, servono sul serio?

Un anno fa le valigie si chiudevano. E io mi preparavo per partire. Il treno delle 23.36, quello che avrei preso almeno una volta al mese nel periodo successivo, mi aspettava al binario 2.

Era un periodo di merda. Ma ne sono uscita vincente. Ero tutto sommato felice, anche se avevo il cuore a pezzi. La partenza è stata una benedizione. 
Quanto ho odiato il Natale. I sorrisi della gente, il mio recitare senza pudore. 
Testadic, responsabile di tutti buchi neri che mi portavo dentro. Che stronzo. E pensare che adesso siamo diventati pure ottimi confidenti. 

Eppure vorrei tornare tanto a quella sera di gennaio in cui ho salutato la mia stanza, abbracciato gli amici, versato qualche lacrima e sono andata via. Vorrei riprendere quel treno, quello delle 23.36, rannicchiarmi nel mio sedile ad ascoltare musica a manetta. Guardare fuori il buio e non avere paura. 

Ho una dose di tristezza infinita addosso. E si sente. Perché, non lo so. Sono i miei magoni. 
E' un diritto essere tristi, condividerlo no. Ma per me è quasi impossibile non farlo.
Lasciatemi fare, anche se poi fingo e la tristezza non si nota.

Che poi sono lì a chiedermi cosa non va.

E il problema è che non c'è nulla che non va. Anzi, funziona tutto perfettamente. 
Il lavoro (ho promesso di non lamentarmi!), gli amici, i miei svaghi, i miei progetti. Le mie paranoie e le mie esaltazioni. Funziona tutto perfettamente bene.

Ho passato il pomeriggio a prendere in giro i commessi dell'outlet. 
Ho rubato due palle di Mozart alla Lindt, ho riso come una matta con Emme mentre sceglievamo l'intimo che non faremo mai vedere a nessuno. 
Ho comprato l'ennesimo rossetto rosso. 
Mi sono truccata dentro Kiko, approfittando di tutti i tester a disposizione, versata litri di profumo di nascosto.
Che bello sentirsi adolescenti. 

Ero triste mentre facevo tutto questo?
Sì, immensamente triste. Ma io so fingere benissimo. O almeno credo.

Vado ad affogare la tristezza in un boccale di birra. Anzi no, stasera esagero. Vino rosso.




[Giusto per non farsi mancare nulla, una delle canzoni più stracciapalle che ci sia]

Commenti

  1. a volte si !!
    si finisce per essere piu' confidenti e amici di prima ...

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  2. Questo diario a cielo aperto è una bba (altro che facebook!). Ho solo un dubbio: come diavolo fai a conciliare la vita reale con le confessioni che riverso giornalmente nel blog?!?
    Oscar Wilde diceva che un velo di nebbia rende incantevole ogni cose. Invece tu non sembri temere che la gente conosca i tuoi segreti

    RispondiElimina
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    1. Bella domanda. Non è sempre conciliabile. Ed infondo è giusto che sia così...quello che ci portiamo dentro non deve essere per forza reso noto. Anche se deve uscire, di questo ne sono pienamente convinta. E il mio dentro viene fuori qui...
      Non temo la gente, non quella che passa di qui. E neanche quella che mi conosce, o crede di conoscermi.

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  3. Nel club di tristezza e nostalgie varie siamo in tanti.
    Tutti fedelissimi.
    Chi lo sa perché...
    Pure io mi improfumo da sephora e mi trucco da kiko.
    O meglio.
    Da kiko mi lascio truccare, quando capita.
    É una coccola.

    E l'intimo... Stesso pensiero con l'ultimo comprato.
    Una cosina sexy che dubito qualcuno vedrá prossimamente.
    Peró era tanto carina, che facevo, non me la prendevo lo stesso?
    Devo lasciare che lo stato di cose attuale incida su ogni decisione, anche la piú banale?
    Chissenefrega! ;-)

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    Risposte
    1. Non mi piace farmi truccare, anche perché quasi sempre nessuno riesce a truccarmi come vorrei.
      Sull'intimo hai fatto benissimo. Ho comprato due completini che erano troppo belli per lasciarli lì.

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  4. il trucco che mi fanno altre persone non mi soddisfa mai interamente.
    in compenso, mi apre a nuove prospettive.
    questa è la marcata utilità ;-)

    l'intimo è gratificante anche per se stessi, certamente...
    però mi spiace relegarlo solo alla mia vista :))))

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    Risposte
    1. ehehehhe viva l'intimo da far vedere...possibilmente non allo specchio! :)

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  5. La verità è che quando parliamo con qualcuno del nostro malessere ci sembra di fare un torto a chi ha situazioni peggiori delle nostre. Però non puoi fare a meno di sentirti dimmerda, triste, malinconica.
    Una volta qualcuno mi ha detto che certe persone non sono nate per essere in pace con se stesse.
    Io mi ci rivedo tanto. Forse è così anche per te.

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    Risposte
    1. Ognuno di noi ha i suoi problemi, che possono essere valutati come gravi o meno solo in relazione al proprio sentire. E' chiaro che poi razionalmente ci sono molti problemi che, agli occhi del mondo, problemi non sono.

      Credo che il tuo amico abbia ragione.

      Elimina

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