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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Chiuso per ferie.

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Non si torna mai uguali dopo un viaggio. Ma la verità è che si cambia ancor prima di partire. Questo blog osserva un doveroso periodo di ferie.  Ci vediamo a settembre!

Quella sbagliata.

L'altra sera ero al solito locale notturno dell'ameno paesello ( banana gialla ).  Un locale che io amo tantissimo per svariati motivi e che non mi stanca mai, sebbene lo frequenti da una decina d'anni. Diciamo anche la verità: è un locale dove ci si mette in mostra e si flirta tantissimo. E devo ammettere che le due cose insieme non mi fanno affatto schifo, anzi. Mi divertono tanto, ovviamente se assunte nelle giuste dosi. L'altra sera ero, appunto, in questo locale appoggiata ad una delle scale da dove si vedeva benissimo la situazione (per la serie, se dobbiamo metterci in mostra, facciamolo bene ).  Non ero al massimo del mio splendore, ma i capelli in piega e le labbra rosse hanno saputo fare la loro parte. Dopo essermi sistemata, io e i miei amici, in questa collocazione provvisoria ma molto in vista, un tipo, che era accanto a me, mi ha dato il la per cominciare una conversazione.  Su cosa, non lo ricordo esattamente, ma non erano discorsi profon

Con una data di scadenza stampata sul palmo della mia mano.

E' il 14 agosto e lo so che siete tutti al mare, dovrei esserci anche io...e infatti tra un po' ci vado.  Ma mi sono alzata con uno strano magone addosso, tanto per cambiare.  E' sempre colpa di quei messaggi che arrivano al momento sbagliato e che mi ricordano tutta la miseria di cui sono capace.  Prima, un messaggio del mio capo che mi diceva di smetterla di cambiare immagine su whatsapp...no, per fortuna era solo un brutto sogno, ma potete immaginare lo spavento nel svegliarmi con quest'ansia inutile addosso.  Poi, ho controllato sul serio il telefono. E sì, c'erano dei messaggi. I suoi  messaggi. Avrei tanto voluto non leggerli, ma come facevo? Sono giorni che aspetto la sua voce, e sì, sono patetica perché io di queste caramellate di tenerezza non ne sono capace. Ma capita che, ogni tanto, pure io voglio sentirmi come gli altri, desiderosa di affetto e dirlo . E niente, ho letto questi messaggi e in un attimo sono passata dalle braccia di Morfeo a qu

[Libri] Letture estive e non.

E' da un po' che non recensisco le mie letture. Ne ho accumulate un bel po' in questi mesi e così, apparentemente priva di argomenti per questo blog, ve le recensisco.  LE AFFINITA' ALCHEMICHE - Gaia Coltorti Comincio con il dire che questo libro non mi è piaciuto affatto. Ma mi sono impegnata nel portarlo a termine, andando contro il mio mantra la vita è troppo breve per leggere libri che non mi piacciono.  Ha una trama affascinante per alcuni versi, ma non appena lo si comincia a leggere va via il desiderio di portarlo a termine. Almeno per me è stato così. Scritto in seconda persona singolare (e già qua non va bene), il libro è ambientato a Verona -motivo per cui mi ha attirato- e parla di due diciottenni, fratelli gemelli, Giovanni e Selvaggia.  Giovanni ha la sua vita, i suoi amici, i suoi allenamenti in piscina e vive a Verona con il padre. La bella Selvaggia, invece, vive a Genova, fino a quando sua madre, intenta a ritornare con l'ex marito -pa

Per fare a meno di te.

Vorrei contare i giorni in cui riesco a fare a meno di te.  Con precisione, segnandoli uno per uno sul calendario delle parole non dette.  Ad ogni giorno ci aggiungerei una frase da dedicarti che non ti scriverò.  Ogni giorno mi ricorderò che le distanze non sempre fanno male.  Che le parole non dette nascondono grandi verità. Che si respira lo stesso, anche se sembra che ti esploda il petto.  Che per meritarsi qualcosa di grande, bisogna essere grandi . Ogni giorno segnerò quel numero in rosso, facendo un passo in avanti senza avere la tentazione di tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa.  Senza avere il rimpianto di non poterti guardare mai più. Ogni giorno imparerò a fare a meno di te, per avere più bisogno di me.

Agosto.

Ho ripreso ad ascoltare Ligabue. Non lo facevo da un bel po'.  Conosco perfettamente il motivo di questo ritorno musicale a canzoni che ho odiato e amato allo stesso tempo. Così come conosco benissimo tutti i modi per sentirmi vicina e dentro contemporaneamente a quello che non mi appartiene, ma che -in fondo- vorrei mi appartenesse.  E così adesso mi sono messa in testa che fare un salto a Campovolo il 19 settembre non sarebbe una cattiva idea (se solo trovassi una compagnia). Sono in ferie, anche se con la testa non ho ancora staccato del tutto. Sono preoccupata per il mio lavoro e per il mio futuro in generale. Ho provato a non pensarci, ma i problemi se non li risolvi, ritornano. E, in fondo, settembre arriva subito. Ergo, urge trovare soluzioni. O perlomeno la pace dei sensi.  Niente paura, ci pensa la vita, mi han detto così. Parafrasando Liga. E spero davvero che la vita offra risposte e soluzioni che da sola mi è difficile trovare. Per fortuna tra venti gio