Volevo.

Volevo scrivere un post. Uno di quelli belli pesantucci che solo una serata apatica passata sul divano può produrre.
Volevo, poi però, strada facendo ho perso il filo del discorso.
Nella maglietta troppo bagnata di sudore, nei nodi dei capelli da sciogliere, in una canzone di Ligabue che non sentivo dall'estate scorsa, in una foto di lui con una maglietta giallo fluo, nell'ultima e seconda volta che l'ho visto, nel sorriso di Rosso Malpelo, in una scatola di Grisbì al limone divorata in poco tempo, negli innumerevoli sensi di colpa che, come i kg di troppo, si sono fermati sui fianchi.
Ho perso le cose da dire, i pensieri che mi porto in borsa da qualche giorno e quelli infilati di fretta nelle tasche dei jeans.
Siamo alle solite, penso troppo. E dovrei cominciare a smettere. Ma credo di essere poco allenata.
Per fortuna giunge la stanchezza a spegnere tutto.
E così rimango con le cose da dire perse chissà dove e un post che forse non dice nulla ma che nasconde tanto.


Commenti

  1. Anche a me succede. Comunque passa.
    E a volte la vita diventa frenetica e non si ha tempo di pensare. (Ma non so se sia un bene.)
    Il sonno, si spera, portera' pace.

    RispondiElimina
  2. Chi è portato a pensare molto... non smetterà mai di farlo, te lo posso garantire ;) così come i Grisbì al Limone (o al Cioccolato) non possono essere non divorati... è scienza ;)

    RispondiElimina

Posta un commento

E ora dimmi cosa pensi...

Post popolari in questo blog

Color cervone

Intermezzo soft-porno. E anche soft-incazzato.

Settembre, il lunedì dell’anno