Come è andata.

Una decina di giorni fa vi scrivevo di un mio primo appuntamento.
Non ho risposto subito a chi mi aveva chiesto come fosse andata. Bene. Ora vi faccio una piccola sintesi: la serata è andata benissimo. Mi sono divertita, ho riso, ho bevuto, ho mangiucchiato qualcosa, mi sono ripassata il rossetto di fronte a lui senza provare disagio e sono tornata a casa serena. 
Io e V. sembravamo due amici di vecchia data senza esserlo effettivamente.
Il giorno dopo ci siamo sentiti e il giorno dopo ancora.
E' stato lui a chiamarmi e io ho risposto.
Ma non ho sentito l'esigenza di cercarlo.
E così dopo un po' di giorni lui deve essersene accorto di questo mio disinteresse che ha cominciato a scrivermi di meno. Fino a non farlo più.

Adesso rimane qualche battuta sporadica su whatsapp e niente di più.
Mi ha anche chiesto se l'avrei rivisto. E gli ho detto la verità: non avevo un motivo per dirgli di no, ma dirgli di sì mi metteva ansia.
Che ansia?
E' un'ansia mia e basta, legata al mio vissuto, al mio modo di relazionarmi...e tu mi rivedresti?
Sì, potrei. 
Insomma non eravamo entrambi pienamente convinti. E così gli ho detto che avrei preferito non vederlo. O meglio non mi sono sbilanciata.

Nel frattempo sono uscita con un altro tipo. Che non mi ha colpito per niente. Ma evidentemente la cosa è stata reciproca. Tant'è che non ci siamo scritti più. O meglio mi ha scritto poco fa per farmi gli auguri per la festa della donna.

Insomma, forse il problema sono io. Che non ci sto con la testa.
Che di fare la fidanzatina, la frequentante, la trombamica e tutte le declinazioni possibili di quelle figure che prevedono un'interazione con un essere maschile non ne ho proprio voglia. E non so perché.

Ho la testa sgombra da qualsiasi pensiero XY, o quasi. Ma la verità è che non so cosa voglio e tutto quello che mi sembra di volere, probabilmente non lo desidero fino in fondo.
E allora vivo in questo limbo senza farmi toccare più di tanto da quello che accade. E al tempo stesso senza attraversare, toccando, quello che vivo.
Reciprocità sostenibile tra me e il mondo.
Però non voglio farmi mancare nulla. O meglio voglio avere tutto. Per poi scegliere con calma.



Commenti

  1. ti capisco....
    io per esempio non ho resistito al limbo e ho commesso errori.

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  2. l'importante è essere sereni.perche forzarsi in un legame, trombalegame o qualunque cosa sia? stai bene con te stessa questo conta. Quando arriverà il momento giusto nemmeno ti farai tutte ste pippe. Il momento ènquello giusto quando non devi intavolare strategie ma viene tutto da se! Un bacio

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  3. Però ecco.. vorrei dirtelo.. secondo me lui ti ha risposto "Sì, potrei" perché non ti ha visto convinta e non voleva fare la figura del coglione con la lingua a penzoloni. Un uomo che continua a scriverti è perché gli interessi, non hanno tanto arzigogoli per la testa come li abbiamo noi donne. Sono 0 o 1, se ti ha colpito, perché non dargli un'altra possibilità? Mica diventa una cosa ufficiale alla seconda uscita, nemmeno alle successive, lo diventa quando entrambi si è pronti.

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  4. Di certo sono io che non capisco, ma: che problema c'è a non averne voglia?
    Semplicemente a volte non si ha voglia. Punto.
    C'è anche da dire che la voglia, se ne vale la pena, viene
    :D

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  5. cazzo, non saremo usciti insieme vero?

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