Come si fa?
Pennac diceva che il tempo per leggere, come quello per amare, dilata il tempo per vivere.
Riformulerei la frase asserendo che il tempo per scrivere dilata quello per vivere. Perché scrivere è come vivere due volte quello che ci accade.
Nell'ultimo post mi portavo dentro un magone grande quanto una casa sul petto. Ho pianto come forse non succedeva da un po'.
Non riuscivo a trovare pace e più cercavo di calmarmi, più mi tormentavo.
Inutile dirvi che tutto questo frullare interiore era dovuto ad un uomo.
Uno sconosciuto.
L'ennesimo entrato nella mia vita.
Forse per sbaglio, forse perché doveva andare così.
Quest'uomo esiste ancora.
Ci vediamo. Ci sentiamo.
Quando stiamo insieme stiamo bene.
Niente di più. Niente di meno.
Un giorno siamo due estranei. Il giorno dopo ancora.
E poi i migliori amanti che si possano conoscere.
Nel frattempo io mi chiedo se tutto questo può bastarmi. Se può andarmi bene.
E mi tormento.
Qualcuno mi ha detto che dovrei fermarmi.
Chiudere la porta.
Pensare a me.
Poi ripenso a quegli occhi celesti, a come mi fanno sentire.
E a come non mi fanno sentire.
Vorrei essere arrabbiata. Trovare il coraggio di ribellarmi.
Ma come si fa?
Riformulerei la frase asserendo che il tempo per scrivere dilata quello per vivere. Perché scrivere è come vivere due volte quello che ci accade.
Nell'ultimo post mi portavo dentro un magone grande quanto una casa sul petto. Ho pianto come forse non succedeva da un po'.
Non riuscivo a trovare pace e più cercavo di calmarmi, più mi tormentavo.
Inutile dirvi che tutto questo frullare interiore era dovuto ad un uomo.
Uno sconosciuto.
L'ennesimo entrato nella mia vita.
Forse per sbaglio, forse perché doveva andare così.
Quest'uomo esiste ancora.
Ci vediamo. Ci sentiamo.
Quando stiamo insieme stiamo bene.
Niente di più. Niente di meno.
Un giorno siamo due estranei. Il giorno dopo ancora.
E poi i migliori amanti che si possano conoscere.
Nel frattempo io mi chiedo se tutto questo può bastarmi. Se può andarmi bene.
E mi tormento.
Qualcuno mi ha detto che dovrei fermarmi.
Chiudere la porta.
Pensare a me.
Poi ripenso a quegli occhi celesti, a come mi fanno sentire.
E a come non mi fanno sentire.
Vorrei essere arrabbiata. Trovare il coraggio di ribellarmi.
Ma come si fa?
pensaci un altro pò, vedi se può bastarti,
RispondiEliminapoi se ci sarà da arrabbiarsi vedrai che ti arrabbierai e troverai il coraggio di ribellarti,
in caso contrario vuol dire solamente che devi sbattere la testa un altro pò di volte, non ti sei ancora fatta abbastanza male.
per la rubrica: consigli gratuiti da uno che non sa niente.
RispondiEliminaMichi, io aspettavo che qualcuno ti rispondesse saggiamente per trovare una risposta valida anche per me è invece...
RispondiEliminaTrovo solo le risposte di Bill.
Cazzo Bill, puoi fare di meglio!
Dacci una risposta poderosa e valida!!!
Che a sbattere la testa siamo brave giá da sole! :)))
Credo che io che lui potrebbe fare di meglio, ma non si impegna! :-)
EliminaQuello sguardo nel quale il tuo cuore si è impigliato...
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