[4/365] Te lo ricordi lo zucchero filato?
C'è un profumo d'estate che arriva dalla finestra in questa sera umida di gennaio. Il freddo lo preserva, il naso ne avverte l'essenza. E' il profumo di una serie di sere che se ne stanno allineate nei ricordi. Te lo ricordi lo zucchero filato? Di quando eravamo sotto il palco a cantare a squarciagola quel motivetto così scemo, dall'accento psichedelico e dai ritmi adolescenziali? Ti raccontai, dopo il concerto, di quando, da piccola, mia madre non mi comprava mai lo zucchero filato perché aveva paura delle carie ai denti. E io avevo paura dei dentisti. Che poi in realtà ce l'ho anche adesso questa assurda paura. Siamo scoppiati a ridere. E allora ho cominciato a comprarmi lo zucchero filato da grande. Quando di sabato sera andavo al luna park con le mie amiche di scuola. Era buonissimo. C'era anche al gusto fragola, ma io preferivo il classico. Mi piaceva sporcarmi le labbra di zucchero appiccicoso e poi leccarmi le dita. E poi mi hai dato un