Ho da sempre una particolare scarsa disposizione ad accogliere i cambiamenti, soprattutto quelli di stagione. Ed è così che mi sono ritrovata, anche quest’anno, a patire la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo tragico periodo di incertezza, con il consueto mix di emozioni negative e contrastanti. Voglio farla breve: il ritorno dalle vacanze è stato doloroso al pari di un addio. E per chi soffre della sindrome dell’abbandono, sa di cosa sto parlando. Ho vissuto 10 giorni intensi, viaggiando con la sola preoccupazione di dove avrei dormito e mangiato. È stato bellissimo provare questo senso di libertà. Ho lasciato a casa i pensieri, la preoccupazione per la fine di un lavoro, le difficoltà oggettive che ho riscontrato nelle relazioni sdrucite dal tempo e dal covid. Poi di colpo il ritorno. Non mi è servito fare ordine a casa per rimettere ordine dentro di me. No. È cominciato un lungo strazio emotivo, fatto di pensieri che mi hanno (anzi, mi stanno) divorando dentro senza che ...
Uuuuh, sai quante volte ahaha
RispondiEliminaPoi quando, come oggi, il tempo è nuvolo e il sole non si vede.. non ti dico che mogone. XD
tutte le mattina, ormai da 4 mesi
RispondiEliminaCapita. Stai tranquilla. Fai qualcosa che ti piace e vedrai che quel magone passerà..
RispondiEliminaUn abbraccio
Questa dei negramaro è spettacolare...e il magono viene...guai se non venisse...non ci sarebbero le emozioni.
RispondiEliminaquesta canzone è assolutamente stupenda, e passerei volentieri ogni estate così come l'hanno descritta i negramaro :)
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