La superficialità. Quelli che non attraversano sulle strisce pedonali. I precisini di stocazzo . Quelli che ti incontrano e ti dicono ma sei ingrassata? I presuntuosi e pieni di sé. Gli incoerenti. Chi cerca sempre di coinvolgermi in situazioni in cui non c'entro assolutamente nulla. I semi dell'anguria che puntualmente ingoio. Il tizio del bar sotto casa che mi saluta sbracciandosi davanti a sua moglie (che ovviamente non saluta). Quelli che non riescono a schierarsi. Chi non è puntuale. I vostri abiti da sposa orrendi sbandierati su facebook. Sposarsi con un abito normale, magari jeans e maglietta, no? E mi fermo qua per oggi.
Eccomi di nuovo qui. Ho combattuto per un lungo anno con la voglia di chiudere questo spazio. Avrei voluto scrivere diverse volte, venivo qui, mi mettevo comoda ma poi al terzo rigo abbandonavo l'idea. E' passato così quest' anno. Un 2019 ricco di emozioni, giorni intensi e pianti isterici. Un anno fa avevo fatto una breve lista di buoni propositi. Non posso lamentarmi: sono andati quasi tutti a buon fine. Sognavo la Colombia e ci sono andata. Volevo dimagrire e ci sono riuscita. Volevo iscrivermi ad un corso di inglese e l'ho fatto. Non pensavo di trovare l'amore e invece mi ha sorpreso in un modo del tutto non convenzionale. Che poi chiamarlo amore mi fa ancora strano. Non ne sono sicura, ma da alcuni mesi c'è una persona che riempie i miei pensieri e le mie giornate e di questo posso solo ringraziare la vita. Avevo intenzione di cambiare lavoro, ci sono andata vicino ma la situazione non è cambiata. Unico neo del 2019. Confido nel nuovo anno. Una ...
Ho da sempre una particolare scarsa disposizione ad accogliere i cambiamenti, soprattutto quelli di stagione. Ed è così che mi sono ritrovata, anche quest’anno, a patire la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo tragico periodo di incertezza, con il consueto mix di emozioni negative e contrastanti. Voglio farla breve: il ritorno dalle vacanze è stato doloroso al pari di un addio. E per chi soffre della sindrome dell’abbandono, sa di cosa sto parlando. Ho vissuto 10 giorni intensi, viaggiando con la sola preoccupazione di dove avrei dormito e mangiato. È stato bellissimo provare questo senso di libertà. Ho lasciato a casa i pensieri, la preoccupazione per la fine di un lavoro, le difficoltà oggettive che ho riscontrato nelle relazioni sdrucite dal tempo e dal covid. Poi di colpo il ritorno. Non mi è servito fare ordine a casa per rimettere ordine dentro di me. No. È cominciato un lungo strazio emotivo, fatto di pensieri che mi hanno (anzi, mi stanno) divorando dentro senza che ...
Uffa...io il mare non lo vedo da due anni...
RispondiEliminaQuesta foto mi ricorda qualcosa ... ;-)
RispondiEliminap.s.: molto belle e natalizie le scarpe!
Che inviadia...Sei fortunata a poterti godere il mare anche d'inverno...
RispondiElimina@alice:io se non lo vedo per due settimane sto male...non so due anni!
RispondiElimina@popale:anche tu scarpe rosse?
@memole: già! ;)
...ti sono finite ai piedi dopo che la tua casa ha schiacciato una strega? XD
RispondiEliminabellissime, da 9 in pagella!
Scarpette rosse come Doroty del mago di Oz: hai provato a sbattere i piedi? :)
RispondiEliminaPiacerebbe tantissimo anche a me poter avere il mare a due passi da casa! Non conosco posto migliore dove fare lunghe e silenziose passeggiate :)
RispondiElimina@anakin: grazie!
RispondiElimina@melinda: non ancora :)
@lafenice:esatto...di inverno è perfetto!
ma... sono le Clarks? =)
RispondiEliminayes!
RispondiEliminaBELLISSIME le tue pepe' nuove!!! :D
RispondiEliminaanche a me piacciono, ovviamente non rosse =D
scarpe rosse si .. ma dai un occhio al mio avatar! ;-)
RispondiEliminagià :)
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