Non ci guarderemo indietro mai *

Lunedì mentre ero al concerto è successa una cosa strana.
Niente di grave.
Una di quelle cose che dici toh,ma che vuol dire?
Il concerto era appena iniziato, mi giro e mi accorgo che c'è uno che mi osserva.
Va beh. Saranno le luci.
Sarà una mia visione. Magari non sta guardando neanche me.
Il tempo di qualche nanosecondo.
Mi rigiro. Mi sento osservata.
Cazzo, è lui.
Non non può essere.
Sì, è lui.
Ma no, che cazzo dici Michi. 
Guardo bene.
No, non è lui. Matematicamente impossibile.
Però era identico. Così identico che ho pensato fosse davvero un suo clone.

Poi il giorno dopo nuovamente la stessa faccia impressa davanti agli occhi.
Non può essere.
Eppure è lui, che è venuto a disturbarmi.
Nei sogni ovviamente.
Ma che cazzo vuoi? Dimmelo così la facciamo finita.

E poi stanotte. Non avevo neanche due ore di sonno.
E mi sono ricordata di quella giacca buttata lì sul letto.
Di quelle chiacchiere fasulle perché, quando non ci si conosce, si tira fuori il meglio di sé.
Peccato che poi la realtà è altro.
E' stronza, la realtà, bastarda e cattiva.
Perché tira fuori il peggio.
Quello con cui adesso sto facendo i conti.

*

Commenti

  1. L'acqua passata deve restare acqua passata...

    RispondiElimina
  2. Quando durante il giorno lo reprimi, ci pensa il tuo inconscio a far tornare tutto a galla.

    RispondiElimina
  3. 'perché, quando non ci si conosce, si tira fuori il meglio di sé.'

    è vero. infatto io tiro fuori il peggio e mi metto in pari con la vera me. niente brutte sorprese!

    RispondiElimina
  4. Perfetta la scelta della canzone per ciò che hai voluto comunicare.
    Ora vado a leggere un po' il post sotto di questo perché già il titolo mi ispira.. Quando si parla di SUD sorrido :)

    http://almenounmilionediscale.blogspot.it/

    RispondiElimina

Posta un commento

E ora dimmi cosa pensi...

Post popolari in questo blog

Color cervone

Intermezzo soft-porno. E anche soft-incazzato.

Settembre, il lunedì dell’anno