Con un disco dei Sigur Ròs.

Ci sono giorni in cui sono particolarmente nervosa, forse questo è uno di quelli.
La pioggia non aiuta: i miei capelli in costante disordine e le mie scarpe piene di passi, ma anche di acqua, ne sono la prova.
Novembre è un mese molesto: regala piogge ininterrotte e bestemmie da trattenere sulle labbra.
Trattengo anche le lacrime mentre piano piano vedo le mie scarpe rosse inzupparsi d'acqua e perdere il loro colore. 
Saranno da buttare, penso.
Guardo la pioggia scendere, nonostante ci sia il mio ombrello rosa a proteggermi. E' proprio un paese di merda questo: le strade si allagano, la gente passa in macchina e ti bagna, e tu giochi a fare Hoppipolla per attraversare da un marciapiede all'altro.
Mi chiudo nel cappotto, serro le labbra e le nascondo tra le pieghe della sciarpa per evitare che le parole imperversino tra le gocce che scendono dal cielo.
E nel frattempo la pioggia lava, non solo le strade, ma anche i pensieri. Scivolano via, leggeri, si perdono tra le molecole di acqua, così tante, così fastidiose, così onnipresenti.
Sorrido, cerco di calmarmi, infondo potrei anche scorgere il bello perdendomi tra queste gocce. Senza stivali sento l'acqua bagnare i piedi, e le ossa avvertono i primi brividi di freddo.
All'angolo sotto casa intravedo mio padre, con le fatiche del lavoro stampate sul viso, mi aspetta e corro per mettermi sotto il suo ombrello.
Siamo bagnati fradici tutti e due, abbiamo piedi umidi e pelle profumata di pioggia.
Non so se questo tempo mi piace. 
Forse è più bello guardarlo dai finestrini, solo così la città, sotto la pioggia, potrebbe sembrare affascinante. 
Cerco di non lamentarmi, raccolgo i capelli, distendo i nervi e mi rilasso preparando la cena.
Racconto la giornata a mia madre mentre le preparo un the, e taglio le zucchine, ché questa dieta sta diventando seria, più di quanto pensassi.
Vorrei ci fossi tu ad attendermi, a percepire gli odori di questa casa, a suggerirmi il film da guardare stasera.
E invece mi ritrovo la pioggia, un caldo maglione e un disco dei Sigur Ros.


Commenti

  1. Vorrei ci fossi tu...è il pensiero che mi colpisce di più questa notte. Perché lo sento anche io, ma non riesco a scriverlo. Voglio tanta pioggia su di me, tantissima. Buona notte

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  2. ciao michi, ho letto tutto d'un fiato e, nonostante (e stranamente) a milano si sia reduci da un paio di giorni di sole, mi sento un po' bagnato anch'io

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  3. ah ah ah, c'hai ragione. diciamo che ho trovato un modo equivoco per esprimere partecipazione al post ;)

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