15 maggio
Io non so se sarò con te...
è più probabile che anche tu sia altrove
e non ti cercherò
perché so già che mi infastidiranno i miei occhi distratti tra la gente
alla ricerca di te,
del tuo maglione grigio,
delle tue converse rosse.
Mi infastidiranno così tanto che
cercherò di evitare il pensiero di te,
il pensiero di quella parte di me
che non mi piace,
che disconosco,
che vorrei non fosse mia.
Chissà se ti ricorderai anche tu di alzare lo sguardo
di cercarmi tra la gente...
metterò quell'abito a fiori che ti piaceva tanto.
Non lo sai, ma l'ho comprato per te,
per portare addosso tutti quei fiori che non sei riuscito a regalarmi.
Rose, orchidee, tulipani.
Sarebbe un peccato non vedermelo indossato.
Chissà se lascerai i tuoi amici
per sfiorarmi le labbra ancora una volta.
E lo so che sono una stupida,
che starò lì con i miei fogli bianchi tra le mani
a scrivere poesie che vorrei non parlassero di te,
pronte per non essere soltanto nostre...
però poi basta,
me lo prometto...
ché aver bisogno di parlare ancora di te,
senza parlare con te,
sarà solo uno spudorato attentato alla mia felicità
e ricorderò a me stessa
quella che sono quando sono con te
e allora mi fermerò
per evitare che quello strazio
continui ancora a tormentarmi il cuore.
E non ci saranno più le solite storie,
i soliti giri infiniti di parole
a farmi compagnia,
a farmi credere che,
forse,
rimanere ferma è più saggio che fare due passi in avanti.
Ci portiamo dentro chi non riusciamo ad avere accanto
e ci malediciamo
perché siamo così bravi
a fare posto ad emozioni e persone sconosciute,
senza che queste abbiano poi la possibilità di essere rimosse.
Ma non abbiamo colpe io e te.
Io andrò avanti,
con il mio vestito a fiori
e il sorriso migliore.
Ti guarderò da lontano
e getterò al mondo le mie parole,
quelle che forse avrò scritto per qualcun altro...
per non cominciare e finire tutto allo stesso modo.
è più probabile che anche tu sia altrove
e non ti cercherò
perché so già che mi infastidiranno i miei occhi distratti tra la gente
alla ricerca di te,
del tuo maglione grigio,
delle tue converse rosse.
Mi infastidiranno così tanto che
cercherò di evitare il pensiero di te,
il pensiero di quella parte di me
che non mi piace,
che disconosco,
che vorrei non fosse mia.
Chissà se ti ricorderai anche tu di alzare lo sguardo
di cercarmi tra la gente...
metterò quell'abito a fiori che ti piaceva tanto.
Non lo sai, ma l'ho comprato per te,
per portare addosso tutti quei fiori che non sei riuscito a regalarmi.
Rose, orchidee, tulipani.
Sarebbe un peccato non vedermelo indossato.
Chissà se lascerai i tuoi amici
per sfiorarmi le labbra ancora una volta.
E lo so che sono una stupida,
che starò lì con i miei fogli bianchi tra le mani
a scrivere poesie che vorrei non parlassero di te,
pronte per non essere soltanto nostre...
però poi basta,
me lo prometto...
ché aver bisogno di parlare ancora di te,
senza parlare con te,
sarà solo uno spudorato attentato alla mia felicità
e ricorderò a me stessa
quella che sono quando sono con te
e allora mi fermerò
per evitare che quello strazio
continui ancora a tormentarmi il cuore.
E non ci saranno più le solite storie,
i soliti giri infiniti di parole
a farmi compagnia,
a farmi credere che,
forse,
rimanere ferma è più saggio che fare due passi in avanti.
Ci portiamo dentro chi non riusciamo ad avere accanto
e ci malediciamo
perché siamo così bravi
a fare posto ad emozioni e persone sconosciute,
senza che queste abbiano poi la possibilità di essere rimosse.
Ma non abbiamo colpe io e te.
Io andrò avanti,
con il mio vestito a fiori
e il sorriso migliore.
Ti guarderò da lontano
e getterò al mondo le mie parole,
quelle che forse avrò scritto per qualcun altro...
per non cominciare e finire tutto allo stesso modo.
A volte si spera che le cose cambino e siano come le vogliamo noi.
RispondiEliminaUn abbraccio