E' un periodo del cazzo.

Sono diversi giorni che vorrei scrivere un post. Lo vorrei scrivere per diversi motivi. 
Uno, perché starei sicuramente meglio se tutto il groviglio di emozioni negative che mi si è posizionato sullo stomaco si sciogliesse un po’; due, perché ricevere un conforto, seppure virtuale (o illudermi di riceverlo), non mi fa schifo; tre, perché almeno, così facendo, capirete che sono ancora viva, anche se questo può fregare a pochi, se non a nessuno.

Punto uno. Questo è un periodo del cazzo. Oh, la dico proprio come mi viene. Non sono una persona negativa, anzi, ma direi che tutto l’entusiasmo che avevo quando sono arrivata qui di colpo è sparito. 
Non voglio lamentarmi, ma comincio a sentire le fatiche di questo lavoro. E non parlo di stress, di turni assurdi o di stanchezza fisica, a quello credo si possa ancora trovare rimedio. 
E poi chissenefrega se la sera torno stanca! Non è questo il problema. 
Il problema è che questo è un mondo dove devi imparare a convivere con le incertezze, con gli esperimenti che un giorno ti entusiasmano e il giorno dopo ti fanno impazzire perché non riescono, con la precarietà, con il terrore di vedere tutto svanire dall’oggi al domani. 
Ecco, sono quasi dieci giorni che convivo con questo terrore. Non solo ci convivo, piano piano sta assorbendo tutte le mie energie, è un cancro che sta bloccando tutti i miei sogni. 
Se volete sapere a cosa è dovuto ve lo spiego subito: sono venuta a conoscenza che quest’anno la scuola di dottorato comincia il 1 ottobre, ergo a luglio devo essere laureata (luglio perché a settembre la seduta non c’è) per poter accedere.
Questo è un serio problema, il mio tutor ha detto che ci deve pensare, perché i tempi sono cortissimi- suppongo- o perché magari faccio schifo come tirocinante- e io sono già nel panico più totale (oltre che nella depressione acuta).
Ora, diciamoci la verità, Verona è bellina, si vive benissimo (ehm ehm…MA NON HA IL MARE!), ma la cosa che mi dispiacerebbe lasciare davvero è il progetto. Sto imparando delle tecniche molto particolari e buttare tutto nel secchio del dimenticatoio dopo la laurea non mi va proprio. Ok, ora la sto facendo proprio tragica, però cerco di essere realista: le probabilità di rimanere disoccupata dopo la laurea sono del 99,99%. E non pensate che voglia fare il dottorato per pararmi il culo per tre anni, NO, non l’ho mai pensato, anzi…all’inizio io, il dottorato non lo volevo fare per questo. Però è pur sempre un titolo in più e siccome ho grandi ambizioni per il mio futuro (quelle almeno lasciatemele stare), mi piacerebbe farlo. 
E poi non vorrei che questo investimento di tempo, formazione ma anche SOLDI sia un investimento perso.
Quindi spero la sfiga si faccia un po’ da parte e il mio tutor mi faccia laureare a luglio (voi incrociate le dita per me e accendete un cero- vanno bene anche i santi buddisti).

Punto due. E’ un periodo del cazzo perché in dieci giorni sono invecchiata di dieci anni. 
Ho ricevuto 4 inviti di matrimonio e 3 su 4 sono mie compagne di università. 
Tirate voi le somme, ché io ormai mi sento una sfigata. 
Sono stata sempre libera da queste convenzioni sociali, ma se tutto intorno a te ti fa capire che il tuo status (di zitella, cessa, grassa, laureanda) potrebbe essere un problema per la tua autostima, beh, capisci che poi tanto libera da quelle convenzioni non lo sei. 
Ora, io non credo nel matrimonio, non voglio essere la moglie di nessuno, non voglio figli (almeno per ora), non voglio una vita perfetta con i capelli cotonati e gli abiti firmati, però non mi farebbe schifo tornare la sera e trovare qualcuno che mi dà un bacio sulle labbra, che prepara la cena per me (posso preparargliela anch’io qualche volta eh), che mi accompagni al cinema o a correre, che mi scompigli i capelli come solo il vento sa fare, che mi prenda in giro quando mi metto le maglie al contrario o quando cerco di abbinare in tutti i modi i calzini alle scarpe, che lavi i piatti quando non ho voglia, che mi prenda per mano quando vago sola per la città, che mi dica partiamo quando sono troppo giù, che mi proponga concerti di musica alternativa…insomma cose così, che la felicità non può toccare sempre le vite degli altri e non la mia. 
E lo so che queste cose ve le avrò scritte un miliardo di volte, che sono diventata patetica e ripetitiva, ma almeno una volta al mese dovete sopportare questo mio status di essere ormonalmente instabile. 
Ancor di più perché in tutto questo mi manca un sacco l’aria di casa, mi manca rientrare e trovare la dispensa piena di cose da mangiare e non sapere mai cosa scegliere, mi manca la voce di mia madre, lo sguardo buono di mio padre, il MIO MARE.

Ieri sono andata al parco per “sbollentare” un po’, ma è stato peggio…ad un certo punto volevo scoppiare a piangere. Mi guardavo intorno e vedevo distese verdi, alberi e gente che correva. Bello, direte voi. 
Sticazzi, a me mancava il mare. Mi mancava il cielo della mia Puglia (che non è mica come questo cielo veneto…ehm…ehm…), i suoi colori riflessi nel mare…mi mancava persino bestemmiare perché c’era lo stronzo di turno che correva sulla pista ciclabile. 
Ecco, questo può essere già molto per farvi capire come sto. 
Mi dico passerà. Certo, DEVE passare, mica posso essere così insopportabile, patetica, depressa a vita.

Punto tre, è un periodo del cazzo e basta. Voi pregate che io sopravviva, ecco.





Commenti

  1. Io sottoscrivo tutto. L'incertezza post laurea,un eventuale master o dottorato (che sì, mi parerebbe il culo altri tre anni), ambizioni, la lotta con le scadenze per la laurea a luglio... C'est la vie...

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  2. (e sì, capisco che senza poter passeggiare al mare è tutto 'peggio'... noi mare-dipendenti ci deprimiamo senza)

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    1. sono in cerca di una casa di cura per debellare questa mia dipendenza! :-)

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  3. Come da richiesta... un abbraccio di conforto... e una pacca sulla spalla... pur abitando ancora con i miei alla "veneranda" età di 29 (quasi 30) anni... mi rispecchio tanto in quello che hai scritto... "la felicità non può toccare sempre le vite degli altri e non la mia".... quanto ho sentito mia questa frase... io, per fortuna, 4 matrimoni in un anno solo non li ho mai fatti... ma viaggio con una media di uno all'anno dal 2008 ormai.... non voglio nemmeno io la vita in cui indosso solo vestiti firmati (il più grande spreco di soldi che si possa fare) o sforno pargoli (manco per sbaglio)... però voler tornare a casa da qualcuno che mi vuole bene per quella che sono, con i miei lamenti e le mie lagne, con le mie manie ossessivo compulsive e i miei pregi... mi manca... mi manca terribilmente... gli ultimi 8 mesi e mezzo sono stati un autentico inferno per me... solo adesso comincio a respirare... però è capitato pure a me, un mesetto fa, di andare a correre, di ascoltare una canzone... e di dovermi fermare a piangere nascosta dietro una cabina di uno stabilimento balneare...
    voglio però sperare che qualcosa di meglio potrà accadermi... dopo tutta la m***a che ho subito negli ultimi mesi... e lo auguro anche a te! quindi dita incrociate per la laurea!!!

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  4. ...sai, oggi si è laureata una ragazza che conosco, le ho fatto i complimenti e mi ha mandato un sms meraviglioso, dicendomi che è riuscita a finire una cosa che ha iniziato, ha coronato un obiettivo di tutta una vita...
    ecco, io ho qualche anno in più di lei, una laurea sospesa, e nulla di veramente mio, nessun obiettivo diventato realtà.
    tu, invece, ce l'hai fatta.
    non sarà facile, ci sarà cacca intorno, ed incertezze in testa...
    ma...
    ce l'hai fatta.
    punto.
    ed ora il cammino non è in discesa e non è al sole, ma non è nemmeno una porta chiusa, è solo un grosso punto di domanda, ed una domanda è rassicurante, per quanto dubbia... dopotutto, per essere tale, ha una risposta.

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    1. grazie cara!
      che ne dici di riprendere in mano la laurea sospesa? :-)

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  5. In fondo stai combattendo per quello che vuoi diventare e questo non può essere che fantastico!!!:)
    Vedrai che bel panorama dopo questa salita, te non mollare!!
    ...per quanto può valere, tengo le dita incrociate per te!
    un abbraccio

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  6. sulla parte riguardante l'università non mi esprimo. Ti dico solo che io ho fatto la triennale e la specialistica e faccio tutt'altro, cosa che ultimamente sta iniziando a starmi stretta. Tu non farti MAI portare via i tuoi progetti che hai per te stessa, che quelli valgono più di qualsiasi periodo del cazzo.
    Sulla mancanza di qualcuno che ti stia vicino, è esattamente la stessa cosa che manca anche a me. Che poi se ci penso sono proprio le piccole cose quelle che vorrei di più: qualcuno che mi tolga i capelli dal viso quando mi cadono sugli occhi, o una carezza la sera quando sono stanca, un abbraccio. cose così.
    Quello che mi dico è che prima o poi arriverà anche per me che non è possibile sia così sfigata nella vita!! :)
    Un abbraccio forte forte! :-*

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    1. io incrocio le dita per te allora! :-)
      che poi tu sei una super bonazza e non puoi essere single! ;-)

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    2. no vabbe' ma vi siete messi tutti d'accordo? è la seconda volta in pochi giorni che me lo sento dire.
      e allora si vede che sono io che non mi applico abbastanza ;P

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    3. No...sono gli uomini imbecilli a non accorgersi di te! ;-)

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    4. Ti A-D-O-R-O!!
      e il mio ego ringrazia :-*

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  7. Spesso anche io ho momenti del genere, totalmente identici al tuo. Però come ho detto sono momenti, durano qualche giorno, una settimana, o magari pure di più. Però riesco sempre a distrarmi, cercando di fare altro, concentrandomi sulle cose belle che ho intorno, alle piccole (anche se poche) opportunità che mi riserva la vita. E questo mi salva per un mesetto, poi torno ad avere momentacci depressi. E' un ciclo che spero si fermi presto. :) Forza, anche se la lontananza da casa peggiora le cose! :) Un abbraccio!

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    1. non credo molto nelle distrazioni...perché come vedi sono fughe che non cancellano il problema. Preferisco conviverci e imparare a gestirlo! ;-)

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  8. Un abbraccio forte forte!

    Poi, ricordati:
    "... che la felicità non può toccare sempre le vite degli altri e non la mia." --> sembra, ma non è sempre così.

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    1. Perchè non ho un blog, sono semplicemente una ragazza che ti segue, una ragazza del 1989 che forse ti assomiglia un po' (Se ti danno fastidio i miei commenti però, dimmi pure)

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  9. Accenderò tutti i ceri possibili e immaginabili!Forza!!!Un abbraccio!

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  10. Dalla Puglia al Veneto eh?? Ah..come ti capisco...almeno tu sei a Verona, pensa a me buttata qui in collina dove non c'è neanche un negozio per comprare il pane...oh si che capisco i tuoi momenti del cazzo, io ho un momento del cazzo da tre anni e ancora non mi è passato...facciamo che ci abbracciamo a vicenda? :)

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    1. mi dispiace dirlo...ma nei tuoi panni credo che non ce l'avrei fatta!

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  11. Capitano a tutti dei momenti così!
    Stringi i denti e vai avanti! :*

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  12. La mia scadenza è di qualche mese prima, sottoscrivo tutti i dubbi e i pensieri ... E ti dico : stai camminando. Non importa cosa accadrà , lo so. Ora vorresti sentire la terra sotto i piedi, ma l unica cosa che puoi fare è continuare fino in fondo, finchè non toccherai il suolo... :) oppure finchè una mano non stropiccerà i capelli ;)

    Se pur virtuale e sopratutto da una sconosciuta, un sincero abbraccio, da chi come te , è alla fine di un percorso universitario ma sopratutto desidera ricevere un bacio alla sera ;)

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  13. allora queste riflessioni sono normali per chi si allontana dalla famiglia e dalle sue sicurezze. In modo da riuscire veramente a raggiungere quello che vuoi nella vita devi imparare a fare dei sacrifici e delle scelte. Il non vedere il mare e° una di queste. Su con il morale, quello che questa esperienza ti dara e' molto piu importante di tutto il mare che i manca. Si trattadi scoprie chi sei e di come raggiungere e concretizzare i tuoi sogni.
    Te lo dice una genovese che ha lasciato il mare 18 anni fa e che si costrui la vita che voleva lavorando duramente!

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    1. Lo so che la mancanza del mare alla fine non è poi così importante, ma quando sei lontana da casa, quando ti mancano i tuoi affetti, quando i tuoi ormoni ti fanno i dispetti, ti aggrappi alle piccole cose...

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  14. Sarei troppo drastica e terribilmente catastrofica nell'affermare che diventare grandi signica convivere con la precarietà, e che in fin dei conti non è solo lavorativa. Che poi scritta così lo so suona decisamente male ma a me invece (se non fosse per la questione stipendio/arrivare a fine mese) non darebbe così fastidio vivere nei limiti con un po' di precarietà, anzi mi spaventano molto di più le cose troppe certe e sicure nel tempo. Ma questione di prospettiva.

    Puglia e Veneto sono le mie regioni quindi credo si possa amare ed apprezzare entrambe anche se ovvio il mare che c'è qui non fa bene il cuore come quello della Puglia.

    Quanto al mondo che procrea e si sposa: ti consola sapere che io ho la tua stessa età e quando torno a casa si c'è chi mi aspetta e per questo sono felice ma c'è anche chi ogni tre per due propina la frase 'quando vi sposate' e solo per non sentirla ogni tanto quasi quasi vorrei essere single ;-)

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  15. Ridimensiona le aspettative sulla convivenza perchè uno che laverà i piatti al posto tuo quando tu non ne avrai voglia non lo troverai mai.

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