Quanto siamo patetiche noi donne.
C’è che ogni tanto mi sale su un magone. Non so come si possa descrivere questa situazione.
Tu cominci la tua giornata nel migliore dei modi, o quasi. Il tuo caffè, i tuoi biscotti, le tue occhiaie, l’insalata da preparare per la pausa pranzo.
La normalità.
Poi arrivi a lavoro, metti su la tua playlist preferita su Spotify e cominci a darci dentro. Ma niente.
Lo stomaco si chiude. Ti incanti davanti al pc, mentre i neuroni fanno viaggi dall’altra parte del mondo.
Mi sto spegnendo poco a poco, o perlomeno ho questa impressione.
Dovrei essere felice, ho finito i miei esami, se tutto va bene tra due mesi mi laureo, mi sto costruendo un mondo tutto mio, con le mie mani e le mie fatiche. Forse è proprio questo che mi spaventa.
Sto diventando responsabile. Queste sono le mie scelte. Dettate solo da me.
Ho deciso io di venire in questo posto, ho scelto io la casa con delle coinquiline di merda, ho scelto io di lavorare in questo gruppo, di lasciare la Puglia, di buttarmi in questo mondo (quello della ricerca).
Ho scelto io di investire su un rapporto che non mi avrebbe portato da nessuna parte. Sì, perché se sto così, se mi prendono questi magoni insopportabili, non è mica perché sto lontana da casa, perché non ho il mare o i miei amici.
Quello anche. Ma non sono IL problema.
IL problema si chiama Testadic.
Mi dico che devo andare avanti, ma il mio andare avanti è un tornare indietro per ritrovarlo, per averlo accanto a me, per parlargli ancora una volta, per incontrarlo, vederlo, sorridergli, prenderlo in giro.
Minchia, quanto siamo patetiche noi donne quando siamo innamorate?! O pseudo tali?
Tu cominci la tua giornata nel migliore dei modi, o quasi. Il tuo caffè, i tuoi biscotti, le tue occhiaie, l’insalata da preparare per la pausa pranzo.
La normalità.
Poi arrivi a lavoro, metti su la tua playlist preferita su Spotify e cominci a darci dentro. Ma niente.
Lo stomaco si chiude. Ti incanti davanti al pc, mentre i neuroni fanno viaggi dall’altra parte del mondo.
Mi sto spegnendo poco a poco, o perlomeno ho questa impressione.
Dovrei essere felice, ho finito i miei esami, se tutto va bene tra due mesi mi laureo, mi sto costruendo un mondo tutto mio, con le mie mani e le mie fatiche. Forse è proprio questo che mi spaventa.
Sto diventando responsabile. Queste sono le mie scelte. Dettate solo da me.
Ho deciso io di venire in questo posto, ho scelto io la casa con delle coinquiline di merda, ho scelto io di lavorare in questo gruppo, di lasciare la Puglia, di buttarmi in questo mondo (quello della ricerca).
Ho scelto io di investire su un rapporto che non mi avrebbe portato da nessuna parte. Sì, perché se sto così, se mi prendono questi magoni insopportabili, non è mica perché sto lontana da casa, perché non ho il mare o i miei amici.
Quello anche. Ma non sono IL problema.
IL problema si chiama Testadic.
Mi dico che devo andare avanti, ma il mio andare avanti è un tornare indietro per ritrovarlo, per averlo accanto a me, per parlargli ancora una volta, per incontrarlo, vederlo, sorridergli, prenderlo in giro.
Minchia, quanto siamo patetiche noi donne quando siamo innamorate?! O pseudo tali?
... Ma io sono d'accordo con te.
RispondiEliminaPeró sono cose che capitano anche alle/ai migliori, queste.
;-)
Non devi spegnerti, hai preso coscienza di te stessa, hai timore del futuro...ma devi affrontarlo, non spegnendoti , ma semplicemente accettando che Testadic
RispondiEliminati fà questo effetto, poi puoi agire e muoverti di conseguenza...
ma non è essere patetici :) è essere vivi e provare emozioni.
Un abbraccio.
Troppo. Troppo, a volte.
RispondiEliminaMa è la laurea specialistica questa.
Tutti abbiamo paura del futuro. Chi più,chi meno. Ma ciccia tira fuori le palle. Siamo donne,possiamo faaare tutto!! E..non siamo patetiche daje.
RispondiElimina<3
Si è vero, siamo patetiche quando siamo innamorate... ma siamo forti, e andiamo vanti! e tu sei forte, guarda dove sei... ;) ♥
RispondiEliminaAbbastanza patetiche e a volte...anche quando non siamo innamorate...
RispondiEliminaTi abbraccio!