[19/365] Film: The Place

Cosa sei disposto a fare per ottenere quello che vuoi?
E' questo il leitmotiv di The Place, il nuovo film di Paolo Genovesi, che ci ha sorpreso una seconda volta, dopo il successo di Perfetti Sconosciuti.

C'è un uomo. Non si conosce il suo nome. Non si sa cosa faccia nella vita. Se sia sposato o se abbia figli. Di lui non si sa nulla, se non che passa le sue giornate seduto allo stesso posto all'interno di un locale di una città non identificata. 
Ha con sé un enorme quaderno. Ogni tanto ci pastrocchia su qualcosa, ogni tanto legge le risposte da dare ai suoi interlocutori. 
Sono loro i veri protagonisti del film, uomini e donne ossessionati dai loro desideri, che si rivolgono a quest'uomo disposto ad esaudirli. Tutto però ha un prezzo, e anche caro.
E cosi si susseguono le vite di nove personaggi, alimentate da desideri comuni. Chi la ricchezza, chi la bellezza eterna, chi la fede, chi il sesso, chi la salute, chi la speranza, chi l'amore. Ognuno è mosso da un desiderio che lo spinge a sedersi su una sedia, davanti a quell'uomo. Qualcuno pensa che lui sia un mostro o forse è, semplicemente, come lui stesso afferma nel film, qualcuno che dà da mangiare ai mostri.

Siamo questo quando vogliamo ottenere a tutti i costi quello che desideriamo?
Non ci sono risposte nel film, solo spunti di riflessione. 
La coscienza, forse, è l'unica che potrebbe risponderci.

E' un'analisi sull'ambizione umana, sul pericolo che si potrebbe celare dietro un desiderio comune, sull'intricato labirinto quale è la mente umana quando è alla scoperta di quello che siamo. 
I desideri, se ascoltati, sviscerati, realizzati, possono essere lame affilate pronte a tagliarci dentro. 
Ed è questo quello che fa quest'uomo distinto, con gli occhi quasi sempre stanchi, interpretato da Valerio Mastandrea: taglia dentro la vita di chi gli si siede di fronte. 
Coloro che si interfacciano con lui sono spesso tagliati in due, divisi tra un'anima mossa da un desiderio travolgente e infinitamente umano e un'altra che tenta invano di ristabilire i margini destabilizzati dalla prima. 
Una perfetta fotocopia del genere umano di fronte agli impulsi che lo rendono tale e ai moti che lo portano a realizzare quegli impulsi. 

Il film, sullo stampo di Perfetti sconosciuti, si articola su una struttura semplice e lineare. E' un invito alla riflessione sulla natura umana che prende voce solo attraverso la narrazione degli attori, in un dialogo semplice ed emozionale. 

Non si torna a casa insoddisfatti. Solo tante domande e un po' di amaro in bocca. 
Chi siamo quando abbiamo a che fare con i nostri desideri?
Dove siamo disposti a spingerci per ottenere quello che vogliamo?
Quanto è giusto desiderare e quanto arrenderci di fronte all'impossibilità di avere quello che desideriamo così tanto?
Queste solo alcune domande che probabilmente la notte dopo aver visto il film non vi faranno dormire. 

Commenti

  1. Ne ho sentito parlare e sicuramente vedrò, anche perché Perfetti Sconosciuti mi piacque molto ;)
    p.s. Bella recensione :)

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  2. Forse andrò a vederlo.
    Mi hai incuriosita.

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  3. Mi sono chiesta per i due giorni successivi se il film mi fosse piaciuto o meno...Sicuramente mi ha lasciato il magone, tante domande...La natura umana è misteriosa non ci sono buoni e cattivi siamo tutti potenzialmente vittime e carnefici...Mastrandrea immenso!
    La cosa piu' belli sono i dialoghi e le parole scelte con cura!

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  4. Accontentarsi di quello che abbiamo e prendere con fatalismo ciò che succede, no?
    Perfetti sconosciuti, pur nella sua decisa irrealizzabilità tra persone reali, aveva un senso.
    Questo The place è un voler battere il ferro ancora caldo del successo precedente, un voler lasciarci appesi magari a pensare ai nostri, di desideri, e come letto altrove, "io , il mio desiderio l'ho visto esaudito: vedere finalmente la Ferilli che passa lo straccio per terra" ahahaha!!!

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  5. Ciao, nuova follower! Complimenti per il blog e per la notizia! Qui il mio ultimo post: https://ioamoilibrieleserietv.blogspot.it/2017/12/recensione-serie-alice-allevi-alessia.html


    se ti va ti aspetto da me come lettrice fissa (trovi il blog anche su instagram e facebook come: ioamoilibrieleserietv)

    grazie

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  6. io l'ho trovato soporifero... però ho letto solo pareri positivi! mi sa che sono io un po' "insensibile" :)

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  7. Perfetti sconosciuti poneva domande. The Place è solo un'operazione commerciale a ruota del primo, malriuscita e senza senso.

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  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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