Domenica-->casa-->febbre-->LA MORTE.

[On air: Still- Macy Gray]

Non pensavo che rimanere un giorno intero, per giunta domenica, chiusa in casa potesse essere deleterio. Mi sto annoiando, della serie che mi sono inventata poco per sopravvivere a questa domenica di merda e il risultato è che ho due palle tagliate alla julienne al posto della mia patatina. 
Ops, scusate, è che ogni tanto divento scurrile. 
Femminilità, questa sconosciuta.
La verità è che è da venerdì che ho un malessere, sconosciuto anche lui, che mi ha fatto prima morire di freddo tutto il giorno, poi camminare per i corridoi del dipartimento con il camice usato a mo' di giacca, con una sciarpa che mi avvolgeva capelli, bocca, naso...insomma tutto, e strisciare da una stanza all'altra con occhi lucidi e un' aria da malata psichiatrica. La chiamano febbre, ma io non ci voglio credere.
Ho un fisico resistente, io.
Insomma, sono uscita prima da lavoro, mi sono ficcata sotto una doppia coperta, ho dormito dalle 6 alle 8, cenato con brodino, ritornata a letto e ieri mattina ero un leone. O mi sono illusa di essere tale. Tant'è che ho avuto anche il coraggio di prendere l'autobus e andare in centro per fare la spesa. 
Non solo, in serata ho indossato delle calze ricamate, giusto per ridarmi quel tocco di femminilità, e sono uscita a bere con le amiche. Come se tutto fosse nella norma.
Sono tornata a casa ovviamente distrutta, con i brividi di freddo addosso e un mal di testa fotonico. 
Ho fatto finta di stare bene e sono andata a letto.Il bello doveva ancora arrivare.
Stamattina mi sono svegliata sudata, con una voce da super trans, una tosse che ci mancava poco mi venisse fuori l'albero bronchiale e ovviamente il fedele mal di testa. Non avendo il termometro, mi sono autodiagnosticata uno stato febbrile, che ho dovuto curare con un cocktail di farmaci, per altro non miei, ma rubati in maniera molto soft alle mie coinquiline.
Hanno funzionato il tempo di un ulteriore tuffo tra le lenzuola, una colazione lentissima con fette biscottate e una marmellata alla ciliegia schifosissima, un restauro igienico alla cucina e basta. Dopo pranzo, sono ritornata in condizioni quasi pietose e ho deciso di rimanere a casa, nonostante fuori, bastardo, fosse uscito il sole.
Ecco, io la prossima volta che decido di passare la domenica a casa, qui a Verona, piuttosto mi taglio le vene.
In tutto ciò, ovviamente la mia mente si è divertita a fare voli pindarici, rianimando il latente stato nostalgico che alberga in me da sempre. Ho pensato al mio mare, ai miei amici, ai colori del cielo pugliese...insomma a queste cose, piccole, ma senza le quali vi posso assicurare che non è facilissimo vivere.
Come se non bastasse, non posso neanche consolarmi con le vacanze pasquali che si avvicinano....ebbene sì, io la Pasqua me la passerò qui! 
Mi sto autoconvincendo che ho fatto la scelta migliore a non ritornare in Puglia per le vacanze pasquali. I motivi? Ce ne sono un bel po'. Magari ve li racconto nel prossimo post!

Stay tuned!


Commenti

  1. Ti capisco. Ma mi sono autoinflitta una domenica di noia. Perché son cretina.

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  2. Be a sto punto aspettiamo il prossimo post :) auguri di pronta guarigione!

    sei proprio sicura che ti mancano le uscite baresi, della serie che alle 23 si è ancora lì a decidere che fare e poi puntualmente si fa l'alba ca**eggiando? Mmhhh ;)

    P.s. non ho mai capito il significato di 'fotonico' in frasi come la tua. Risolvimi il dubbio please :) :*

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    1. Beé qui un po' sì...ma solo perché qui non ho ancora un vero e proprio giro d'amici...

      PS.Amo la parola "fotonico" che ormai la metto ovunque...diciamo che ci sta più con caldo, ma in quel momento mi è venuta in mente e l'ho scritta ad cazzum! ;-)

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  3. Certe domeniche sono così di m***a (dai... io sono più signorina!!! ;) bonjour finesse!) che l'unica cosa da fare... è aspettare che arrivi il lunedì!
    Quello che è successo a te è capitato a me un paio di settimane fa... giro con un gruppo di turisti, li aspetto in un punto ventosissimo, faccio comunque la giovane e vitale, aperitivo con le amiche, passeggiata in notturna e poi... mi trovo il giorno dopo con due placche gonfie come non so cosa, tremo di freddo e mi imbacucco a letto come una mummia, dormo non so quante ore...mi misuro la febbre... 37.5... WTF? Pensavo almeno 39, col freddo che stavo patendo! Spero che nel frattempo ti sarai ripresa!

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    1. io non so quanto avevo e non lo voglio sapere! :-)
      cmq mi sono ripresa ma ho la tosse...maledetta!

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  4. La domenica ci si rompe le palle per antonomasia, non c'è verso!

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    1. dipende dalle domeniche...per me ce ne sono alcune che vorrei non finissero mai!

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  5. Pensa, io la domenica lavoro sempre, sai che due scatole! :(

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  6. Citando Liga "Pomeriggio spompo di domenica..."...non è un grande giorno!
    Ora come stai?Passata la febbre?

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