Mare e ancora mare.
C'è un richiamo alle mie origini.
Al liquido amniotico che mi ha tenuta, coccolata, protetta, avvolta per nove mesi nell'utero di mia madre.
E' il mare, Senza il quale non so stare.
E se imparo a starci, non ci sto poi così bene. E i mesi a Verona ne sono stati la più chiara dimostrazione.
I miei malesseri erano dettati anche da quello.
Sono andata al mare. A prendere il sole.
A sentire ancora una volta il sapore dell'estate sulla pelle.
Acqua fredda, ma non così tanto da evitarla.
Tuffarmi non è stato mai così bello.
Un bagno rigenerante di cui avevo bisogno. Come se quel sale, quel fresco sulla pelle potesse far rotolare tutti i macigni che porto addosso.
Evito incontri, oppure sono loro che evitano me. Ma io sono tornata. E le strade si attraversano, si incrociano, si intersecano. Sarà difficile evitarsi a lungo.
Mi sembra di essere in una bolla, fluttuo nei miei mondi. Prima o poi scoppierò.
Ho mille cose per la testa. Un trasloco per esempio.
Sì, perché questo spazio a volte lo sento troppo stretto.
E poi nessuno delle persone reali conosce queste stanze. Nessuno è entrato in questa casa 2.0.
C'è stato solo un percorso inverso. Entità virtuali passate di qui che poi sono diventate reali.
Non so, pensavo che magari questo spazio poteva essere condiviso con chi fa parte sul serio della mia vita.
Nel frattempo aspetto, rimando, penso.
Al liquido amniotico che mi ha tenuta, coccolata, protetta, avvolta per nove mesi nell'utero di mia madre.
E' il mare, Senza il quale non so stare.
E se imparo a starci, non ci sto poi così bene. E i mesi a Verona ne sono stati la più chiara dimostrazione.
I miei malesseri erano dettati anche da quello.
Sono andata al mare. A prendere il sole.
A sentire ancora una volta il sapore dell'estate sulla pelle.
Acqua fredda, ma non così tanto da evitarla.
Tuffarmi non è stato mai così bello.
Un bagno rigenerante di cui avevo bisogno. Come se quel sale, quel fresco sulla pelle potesse far rotolare tutti i macigni che porto addosso.
Evito incontri, oppure sono loro che evitano me. Ma io sono tornata. E le strade si attraversano, si incrociano, si intersecano. Sarà difficile evitarsi a lungo.
Mi sembra di essere in una bolla, fluttuo nei miei mondi. Prima o poi scoppierò.
Ho mille cose per la testa. Un trasloco per esempio.
Sì, perché questo spazio a volte lo sento troppo stretto.
E poi nessuno delle persone reali conosce queste stanze. Nessuno è entrato in questa casa 2.0.
C'è stato solo un percorso inverso. Entità virtuali passate di qui che poi sono diventate reali.
Non so, pensavo che magari questo spazio poteva essere condiviso con chi fa parte sul serio della mia vita.
Nel frattempo aspetto, rimando, penso.
E' una scelta importante quella di condividere il proprio spazio con persone non dico "reali", perchè credo che ci ci legge e ci passa pur se non lo conosciamo direttamente sia assolutamente reale, però ecco, che fanno parte effetivamente del nostro quotidiano, diciamo così. Io per esempio l'ho detto solo a pochi, ma davvero pochi, che tra l'altro leggono e i commenti me li dicono a voce quando ci vediamo :) Non so, preferisco la riservatezza, e che mi legga solo chi è a mio giudizio "predisposto" a farlo. Quindi ti capisco, valuta bene e sceglierai la cosa giusta ;)
RispondiEliminaPer il resto, bello il mare, io vivo in città e mi brucio ogni volta che ci vado, ma lo trovo davvero affascinante e rigenerante come luogo, specie "fuori stagione" :)
Le persone reali ho deciso di lasciarle fuori dai miei spazi virtuali, qui.
RispondiEliminaAvrebbero una comprensione diversa, poi, di quel che siamo?
Io non credo.
E non voglio, anche.
Il mare é la mia cura.
Proprio come per te.
Avrei fatto un bagno anche stasera.
Fa caldo qui, questi giorni.
Il clima é meravigliosamente accogliente.
Ma non abbastanza da sanare tutto.
Come il mare, che non riesce ad appianare ogni cosa, ma riesce tutto sommato ad alleggerirla...