Basterebbe solo parlare chiaro.

Ieri la mia migliore amica mi ha detto che sono trasparente. Fin troppo
Tu non hai zone d'ombra e per me non è una cosa positiva.
Sono rimasta basita. Ho sempre pensato che la mia sincerità, il mio essere chiara, trasparente, lineare potesse essere un pregio. Infondo lo è e di questo ne sono convinta.
Anche perché poi so che questo non c'entra molto con le zone d'ombra. 
Io le mie zone d'ombra le ho, eccome se le ho.
Ne ho tante. Ma non mi interessa né dirlo, né comunicarlo. Anzi, se proprio devo dire la verità- giusto per rimanere in tema- qui vengono raccontate tutte quelle zone oscure della mia mente che nessuno conosce. Quello che mi succede dentro, i grovigli di pensieri che mi passano per la testa li conosco solo io.
A volte uso le parole -scritte e dette- per raccontarli, altre volte no. Preferisco il silenzio. Che posso assicurarvi fa molto più rumore di qualsiasi parola.

Questo discorso è nato da una notte insonne, passata a pensare e ripensare a Lui, che in queste ultime settimane mi ha un po' sconvolto le giornate.
Sono stata sincera con lui, fin troppo da allontanarlo. Non me ne pento, infondo preferisco dire qualcosa che non sopporto, piuttosto che accumulare parole non dette e stare male.
Niente di preoccupante, magari è solo un silenzio momentaneo, che serve ad entrambi per capire chi siamo e cosa vogliamo.
Io non mi fido, e le mie sensazioni raramente mi tradiscono. Lui sì che ha zone d'ombra, tante da confondermi. Eppure io non stavo così bene da anni. Ma non posso tradire il mio corpo, quello che mi succede nello stomaco, quello che mi passa per la testa.
Un bel po' di anni fa, mi sono fatta una promessa: quella che non avrei mai tradito le mie sensazioni, avrei sempre detto e comunicato quello che sentivo dentro. Fosse anche un sorriso o un urlo di rabbia. Tutto. Perché voglio essere me stessa in ogni occasione e con chiunque incontro. 
Ho indossato per anni maschere che mi hanno fatto dimenticare chi fossi realmente. Adesso lo so. So chi sono e cosa voglio. E non voglio barattare tutto questo con il silenzio di chi guarda e fa finta che vada tutto bene. Sono una rompicoglioni di natura, ma va bene così.

Commenti

  1. Chi non ha passato momenti di confusione, chi non ha indossato maschere fino a dimenticare chi fosse, non può capire fino in fondo il valore della trasparenza. Prima vieni tu e quello di cui hai bisogno e poi gli altri. Sono convinta che esistano persone che non si spaventano davanti a tutto ciò.

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    1. Invece io penso che a volte la verità spaventa, perché sono pochi coloro che hanno il coraggio di apprezzarla e andarle incontro.

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  2. Le persone, a volte, pensano che se tu non parli dei fatti tuoi, delle tue zone d'ombra, dei tuoi problemi vuol dire che non fai nulla da poter raccontare, che non hai i tuoi segreti, che stai bene e nulla ti tormenta.
    Mi chiedo se queste persone conoscano il significato della parola: riservatezza.

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  3. personalmente mi sono sempre molto vantata di essere trasparente, ma in realtà, mi sono resa conto non essere un fatto esclusivamente positivo...

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  4. Mi trovo d'accordo con te, soprattutto col finale. Sei così e allora sii come sei, non "venderti bene" per gli altri, che poi sul "bene", appunto, ci sarebbe tanto da discutere su cosa lo è davvero, se fingere "per quieto vivere" lo sia davvero. Certo, a volte può essere saggio (per cose di poco conto tutto sommato), ma non può certo diventare un' abitudine e uno stile di vita. Quindi sii come sei, e comunque sempre meglio essere trasperenti, chiari e diretti che una fac-simile di spensieratezza e felicità che, in realtà, nasconde solo opportunismi ;)

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    1. Maurizio, come darti torto?? La pensiamo allo stesso modo!

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    2. Essere trasparenti non é un pregio.
      Alle persone piace crogiolarsi mell'ipocrisia.
      Un sorriso falso e una parola non sentita, valgono piú dei sorrisi veri e delle parole sentite.

      Eccoti un altro esempio di una che credeva che essere onesta e trasparente pagasse, e invece si é sentita dire, proprio recentemente, da una "amica", che non va bene.

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