[9/365] Una bugia.

Il brutto di chi non riesce a mentire è che glielo si legge in faccia. E se hai degli occhi che non passano inosservati, perché lo dico, lo ammetto e me ne vanto, io ho degli occhi così trasparenti, così grandi, così sinceri che delle menzogne non conoscono neanche il significato, capire che non stai bene viene facile.

Ed oggi è così.
Sarà per via del ciclo.
Sarà per via delle canzoni che sto ascoltando.
Sarà per via dei libri che sto leggendo.
Sarà per il lavoro che continua a non piacermi ma ad affascinarmi (questa poi un giorno ve la spiegherò).
Sarà per una serie di motivi che è presto scrivere, raccontare e sviscerare.
Ma oggi ho degli occhi gonfi, stanchi, distrutti, struccati, pieni di lacrime.

Perché sì, non mi vergogno a dirlo che proprio nel mezzo di una mattina che sembrava togliermi tutte le energie, sono scoppiata in un pianto senza freno.
E ho ringraziato lo schermo del pc dietro il quale mi sono nascosta.
Mi sono detta che passerà, perché tutto passa, del resto.
Che piangermi addosso non è la soluzione.
Che piangere può essere liberatorio, ma è da perdenti.
E io vorrei tenerle per me queste lacrime.
Perché ne riconosco il valore.
Perché non voglio che la parte più intima di me scivoli via così, poggiandosi sul viso e poi su pezzi di carta.

Vorrei un pulsante. Qualcosa da azionare per dire al mio cervello di smetterla ché una vacanza serve anche a lui.
Per dire al mio miocardio di darmi batticuore, piuttosto che tachicardia.
Per dire ai miei occhi che in momenti come questi dovrebbero chiudersi e riaprirsi a distanza di mesi.
E invece un pulsante non ce l'ho.

Ho un cervello con un ammasso di neuroni in lotta tra loro.
Ho un miocardio che fa rumore. E spinge per uscire dalla gabbia toracica.
Ho degli occhi aperti, vigili, lacrimanti.

Passerà. Lo dico davanti allo schermo. E mi nascondo pensando che questa bugia mi salverà.

[#canzonedelgiorno The Smiths - There is a light that never goes out]


Commenti

  1. Le lacrime servono solo a liberare un dentro che rischia di esplodere.
    Ti auguro serenità.
    ciao Michi

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