La vita è troppo breve per leggere libri che non mi piacciono.
Non sono un'accanita lettrice. Non lo sono mai stata, ma negli ultimi 4-5 anni, ho incrementato i miei ritmi. Consumo più o meno un libro al mese, arrivando quindi a circa 12 libri l'anno.
Sono poco incline al fenomeno del libro lasciato a metà, ma non nego che certi libri...proprio no. Non ce la faccio. E adesso ci sono ricascata.
E' la terza volta che provo a leggere Pirandello.
La prima è stata al quinto liceo. Va beh, sono troppo piccola per capire Pirandello. Infondo ho solo 19 anni. Ho letto le prime tre pagine e poi ciao. Però ci ho scritto una tesina su Vitangelo Moscarda. Disillusione di un'identità. Partivo dal primo capitolo, quello sulla storia del naso e poi ci sparavo un pippone su Pirandello e le sue teorie. Che peraltro mi entusiasmavano un sacco.
La seconda è stato un annetto fa, forse due. A distanza di molti anni, decisi che era arrivato il momento di leggerlo. Anche perché non avevo più 19 anni (sigh!) e soprattutto perché dovevo dare un certo spessore alle mie letture. E quale libro migliore, se non Uno, nessuno e centomila appena comprato da mia sorella?
Così tirai fuori il mio animo da intellettualoide e cominciai ad addentrarmi nel maggico mondo di Gengé.
Le mie buone intenzioni crollarono subito. Era estate e non potevo crogiolarmi al sole con Pirandello.
Altro tentativo fallito.
L'ultimo tentativo risale ad un mesetto fa.
Mi sono imposta di alternare classici di letteratura con romanzi di ultima pubblicazione, un po' più commerciali. Ci sono riuscita con il giovane Werther, poi è arrivato il turno di Pirandello.
Leggo, leggo, leggo. Supero i primi due libri. Che record! Però il libro non mi prende proprio...riesco a leggere 30 pagine in 3 settimane. Mi sembra troppo poco. E io sono molto lenta, ma in questo caso direi anche troppo. Non trovo molte alternative: crogiolarmi su un libro che non mi prende o passare ad altro.
Soluzione? La seconda ovvio!
Ora, caro Pirandello, non odiarmi...ma troppi giri di parole in quel libro che il mio cervello non riesce a sopportare.
La vita è troppo breve per leggere libri che non mi piacciono. Forse rimarrò con il rimpianto di non averti letto, però rimarrà sempre il tempo che ti ho dedicato per la mia tesina della maturità. Ti basta?
Leggere Pirandello sotto l'ombrellone direi che non è il caso però riprovaci, Uno, Nessuno e Centomila è bellino...a me è piaciuto un sacco...anzi, mi hai fatto venir voglia di rileggerlo!
RispondiEliminaPer adesso non ci riprovo...magari più in là!
EliminaA me è toccato leggerlo per compito durante l'estate prima dell'ultimo anno di liceo e sinceramente mi era piaciuto un sacco, a differenza della coscienza di Zeno e degli indifferenti di Moravia che mi hanno angosciato l'estate. Quei due li ho finiti solo perché nemmeno a me piace abbandonare i libri a metà, non ci riesco perché anche in quel caso mi faccio prendere dai dubbi: e se la parte migliore iniziava proprio dalla pagina dopo? :)
RispondiEliminaAltri due libri che vorrei leggere...ma non so quando! :)
EliminaMa che peccato... E' un gran libro secondo me.
RispondiEliminamagari ci riproverò!
EliminaMi è successo con Cent'anni di solitudine.
RispondiEliminabrrrrrrrrrrr
eppure ne parlavan così bene...
raccomandato.
poi de gustibus, eh
però è un po' come con le persone, se non ti interessa da subito...hai voglia a scoprirle fino in fondo...
Ce l'ho anch'io...ma non l'ho ancora letto! Ma se mi dici così....forse cambio idea! :)
Eliminaquando ti capisco... a me è capitato con guerra e pace...
RispondiEliminaè ancora li che mi guarda... ma solo l'introduzione mi uccide...
Tolstoj è uno di quelli che vorrei leggere prima di morire ;)
EliminaPerfettamente d'accordo, anche se a volte mi sento una capra a non tentare nemmeno lo sforzo... Mi era successa la stessa cosa con 1984, troppo cupo e triste per una sedicenne svampita, alla fine, il quarto tentativo è andato a buon fine e non me ne son pentita, ma alcuni libri proprio no...
RispondiEliminaSu quella scia ho letto Fahrenheit 451, perché me ne avevano parlato bene...ma io non ci ho trovato nulla di chè!
EliminaAnch'io l'ho letto e pensavo di dire un'eresia perché ho preferito (una delle poche volte) il film. E invece sento sempre più gente che la pensa come me o te...
Eliminaè un diritto inalienabile dell'essere umano prendere un libro aprirlo e chiuderlo senza finirlo.
RispondiEliminapunto e basta.
Lo credo anch'io! Basta sensi di colpa! :)
EliminaA me di Pirandello e' piaciuto tantissimo "il fu Mattia Pascal". Poi ho letto altro di lui, anche "Uno, nessuno e centomila", e le opere teatrali, etc, ma davvero Mattia Pascal li ha superati tutti per me.
RispondiEliminaMa, appunto, a me quando l'ho letto diceva qualcosa. Non l'ho letto per dovere.
Pure mi sono sparata un "l'idiota" e non riuscivo a smettere.
(anche altri libri, eh, non solo questi mattoni: per farti un esempio, anche "La casa del sonno" di Coe, o ''il karma della formica', o "Oceano Mare", "La lunga vita di Marianna Ucria", o i vari su Montalbano, o i vari Harry Potter)
Semplicemente, devi leggere i libri che parlano a te, alla tua anima. Non e' detto che ora tu abbia bisogno di Pirandello.
Un saluto! :)
B.
Hai un bel nick! Comunque...a me Pirandello non dice nulla, mentre ora mi sto divorando Quattro etti d'amore, grazie di Chiara Gamberale. Ci sono dentro con tutta me stessa! ;)
EliminaTutti noi abbiamo un libro "indigesto". Basta solo posarlo ed andare di corsa in libreria!
RispondiEliminaEffe
per ora la libreria è direttamente accanto alla mia scrivania...ho una 30ina di libri comprati e non ancora letti!
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