Cronaca di un concerto bellissimo.

Sabato scorso sono andata a sentire il trio più bello del mondo: Fabi- Silvestri- Gazzè. 
L'amore non esiste, ma esistono loro che fanno delle canzoni stupende e che sul palco sono tre minchioni che fanno sorridere le donzelle come me, oltre a farle lacrimare quando pescano dal repertorio pezzi come Mentre dormi - cantata da Fabi, Costruire o Occhi da orientale.
Il concerto è stato bellissimo. Punto. Non posso aggiungere altro a quello che le miei orecchie hanno ascoltato e quello che i miei occhi hanno visto. 
Solo un consiglio. Magari vi piace solo uno dei tre, o magari nessuno. Non importa. Questo concerto va visto per la mole di bravura e poesia che si respira dal palco. 
E poi quando vi ricapiterà di ascoltare 3 artisti in un solo concerto? Mai. Quindi non esitate a comprare il biglietto, che non costa poi tanto.

Dicevamo che sabato sono andata al concerto, bellissimo, bla bla bla.
Ero in terza fila, praticamente vicino alle transenne. Comincia lo spettacolo. All'inizio c'erano solo loro tre. Poi un telo bianco a separarli dai musicisti. Intravedo l'ombra del chitarrista con un cilindro. 
Il telo cade. Ed ecco un chitarrista figo, con la barba lunga che suona con una dolcezza disarmante.
Lo presentano: Roberto Angelini.
Se il nome non vi dice nulla, a me in quel momento mi si è aperto un mondo di ricordi. 
I miei 17 anni, il mio ex, il suo maglione verde, il tettuccio della sua macchina, Respira, per l'appunto, di Roberto Angelini.
E poi i miei occhi non hanno capito più nulla. E la mia testa anche. E anche i miei neuroni, il mio cuore, il mio fegato. Tutto, insomma. 
Fabi, Silvestri e Gazzè spariti. Solo le loro voci in sottofondo, ogni tanto uno sguardo per vedere cosa facevano. 
A concerto finito decido che devo conoscere Roberto. 
Devo perché è un figo dalla proporzioni cosmiche e non posso lasciarlo andare così.
Un'ora e mezza di fila fuori ai cancelli importunando quelli della security, che alla fine si sono arresi alle mie domande. 
Poi esce Silvestri. Stanco morto, scappa via con suo figlio. L'ho semplicemente salutato, mentre ragazzine imperterrite l'hanno costretto a farsi un selfie. Ma dico io...dove te lo metti il selfie con uno che ha la faccia distrutta? Mah.
Poi altri 20 minuti di attesa.
Ed esce Niccolò! Ciao Nic, bravissimo. Ma ciao.
Dietro di lui Roberto. 
R O B E R T O.
Ciao Roberto, che piacere ritrovarti su quel palco. Ti posso dare un bacio?
Gentilissimo, mi ha detto di sì. E ovviamente me lo sono abbracciata e baciata. Ci siamo fatti una foto. Lui bellissimo. Io pure! La foto era perfetta.
Mi allontano con l'odore della sua barba impregnata di fumo nel naso.
Cerco di guardare la foto sul cel. Memoria piena. 
Cancello qualcosa. 
Riprovo. Memoria piena.
Cancello ancora. E ancora memoria piena.
Disperata cancello una cartella con scritto pictures. Riprovo ancora.
La foto questa volta si vede...ma come siamo belli!
Provo a caricarla su FB, ma la foto non è più disponibile. Torno in galleria, ma niente.
Riprovo. Il telefono si blocca.


Epilogo: le foto sono sparite! E' inutile che vi racconti la disperazione delle ore a seguire. E del giorno dopo. 
Per non parlare che non ho perso solo le foto del concerto, ma anche tutte le altre.
E va beh. Mi accontenterò di quelle su FB e del suo profumo ancora nelle mie narici.
Roberto, se vuoi puoi farmi tua quando vuoi.




Commenti

  1. Tra tutti i concerti che ti sei goduta ultimamente, questo è senz'altro quello che ti invidio di più! ;)

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    1. ;-) beh puoi sempre andarci! Ci sono un altro paio di date...

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  2. Ma lo sai che fra i quattro quello che preferisco proprio Angelini? Peccato che non si senta dai tempi di Gatto Matto...

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    1. Eh qui ti sbagli...magari le radio non lo trasmettono, ma sicuramente avrai sentito Calore di Emma...beh è la sua! ;-)

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  3. Concertone! ti invidio non poco, grandissimi artisti! :) peccato per le foto, ma in fondo l'emozione direi che ti resta dentro indelebilmente a prescindere ;) Ciao! :)

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