E' stata una bella domenica.

Sì lo so. E' tardi. Mia madre mi chiede perché ho deciso di accendere il pc, proprio ora.
Le dico di starsene al suo posto. Non mi va di darle troppe spiegazioni. Sono stanca, vorrei andare a letto, ma mi sono imposta di scrivere adesso, perché domani potrebbe essere tardi.
Tardi per dire che oggi, tutto sommato è stata una bella domenica. 
Anche se ha un po' piovuto. Anche se per un attimo ho rischiato il baratro ascoltando Masini, Carboni e Venditti con mia sorella. Anche se ho deciso di andare all'outlet per guardare la gente camminare, come me, per inerzia, tra gli scaffali dei negozi.
E' stata una bella domenica perché quando la passi con le persone a cui vuoi bene, te ne freghi se fuori il tempo fa schifo, se la musica non è quella giusta, se i tuoi ormoni ti dicono lascia stare, se ti senti in colpa per aver mangiato un po' troppo.
Negli ultimi mesi della mia vita ho imparato a dire alla gente come sto per davvero. Soprattutto alle persone che vedo spesso, a quelle che sento di più, a quelle che condividono pezzetti di strada insieme.
Emme è una di queste. E io sono davvero contenta di aver conosciuto una persona come lei. Di averla accanto, nonostante abitiamo su due pianeti completamente diversi.
E oggi le ho detto che mi sarebbe piaciuto uscire nel pomeriggio, che ci saremmo depresse insieme visto il tempo, sarebbe stato meno doloroso. 
Dai, Emme. Dopo pranzo vengo da te, così ci mangiamo un dolce, guardiamo il cielo e ci deprimiamo un po'. Perché è anche bello essere tristi no? 
Ma poi i programmi sono un po' cambiati, abbiamo preso la macchina siamo andate all'outlet alla ricerca di quelle cose che costano poco ma possono renderti felici per un po'.
Magari ci compriamo uno di quegli slip da Intimissimi ad 1 euro, qualche cioccolatino dalla Lindt, qualche ombretto da Kiko e così siamo felici.
L'ho detto scherzando al telefono. Ma poi l'abbiamo fatto per davvero. E se dentro alla Lindt abbiamo riso come due sceme cercando di mangiare qualche cioccolatino senza farci beccare dal commesso, poi per davvero siamo andate alla ricerca degli slip da Intimissimi e dei cosmetici da Kiko. 
E ne siamo uscite con i nostri sacchetti, i portafogli più leggeri e quel solito sorriso ebete che ci scambiamo quando ci capiamo al volo. Anche quando su un piccolo particolare ci ricamiamo storie degne di un Nobel per la fantasia.
Sai Emme, ieri sono andata ad una festa reggae. E ad un certo punto sarà per via della musica assordante, dell'odore di canne che ormai aveva preso il mio cervello, del caldo...io mi sono allontanata e Uno è venuto subito da me. Era così vicino a me...ma perché non mi ha portato fuori e baciato come succede nei film? E siamo scoppiate a ridere. 
Ed è stato bello, perché abbiamo continuato a raccontarci, come facciamo sempre, senza peli sulla lingua. E proprio mentre parlavamo dello stronzo di turno, ce lo siamo ritrovate davanti. 
Non ho mai visto Emme stare male per un uomo. E' sempre così composta, anche nel suo dolore. E l'ammiro per questo. E allora ho cominciato ad inveire contro di lui quando se ne è andato, a dire tutte le parole più volgari che mi venivano in mente, tutte le offese che si possono riservare ad un uomo che ti scopa dimenticandosi il giorno dopo, e poi quello dopo ancora, di te. Ridevamo, perché una di queste parole ci riusciva bene, veniva fuori tutto il senso che volevamo dargli.
Poi lei mi ha detto una cosa bella.
Hai una ragione che funziona bene, che ti salva. Dovresti solo lasciar andare il cuore.
E magari dovrei piangere, perché mi dice spesso che devo aprire il mio cuore, che devo essere meno cinica, che devo provare ad avere un po' più di speranza. E invece no. E mica perché sono contenta di avere un cuore di pietra. No, per quello mi dico che ci sarà tempo. Che la ragione lo aiuterà a guarire. 
Sono contenta perché ho delle amiche preziose come lei che sono lì ad ascoltarmi, a ridere con me, a fare le sceme tra gli scaffali dei negozi, a dirmi cose come queste. Belle, sincere, senza troppi giri di parole.
E io dico grazie alla vita, perché avere accanto persone come lei, che mi fanno ridere, che mi fanno scoprire ogni giorno parti nuove di me, con le quali confrontarmi e scontrarmi, è davvero un bel dono.
Ecco perché questa domenica, nonostante il tempo di merda, nonostante Masini, Carboni e Venditti, nonostante i sensi di colpa per aver mangiato troppo e l'inerzia che ci ha spinto in un outlet, è stata bella.
E anche se troppo tardi, mi sono voluta fermare per scriverlo.



Commenti

  1. Strappi più di un sorriso, con questo post. Con una domenica così poi, la settimana non può che iniziare bene; però te lo dico lo stesso: buona settimana! (:

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