Settembre, il lunedì dell’anno
Ho da sempre una particolare scarsa disposizione ad accogliere i cambiamenti, soprattutto quelli di stagione. Ed è così che mi sono ritrovata, anche quest’anno, a patire la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo tragico periodo di incertezza, con il consueto mix di emozioni negative e contrastanti. Voglio farla breve: il ritorno dalle vacanze è stato doloroso al pari di un addio. E per chi soffre della sindrome dell’abbandono, sa di cosa sto parlando. Ho vissuto 10 giorni intensi, viaggiando con la sola preoccupazione di dove avrei dormito e mangiato. È stato bellissimo provare questo senso di libertà. Ho lasciato a casa i pensieri, la preoccupazione per la fine di un lavoro, le difficoltà oggettive che ho riscontrato nelle relazioni sdrucite dal tempo e dal covid. Poi di colpo il ritorno. Non mi è servito fare ordine a casa per rimettere ordine dentro di me. No. È cominciato un lungo strazio emotivo, fatto di pensieri che mi hanno (anzi, mi stanno) divorando dentro senza che io p
uau bellissimo... peccato che sia complicato :(
RispondiEliminaNon credo sia complicato...credo semplicemente ci voglia costanza ed impegno! ;)
Eliminabellissima questa immagine...
RispondiEliminamolto saggio saper vivere così!
Vero vero vero.
RispondiEliminati volevo informare che ho stampato il rituale della felicità e appeso in ufficio.
RispondiEliminabellissimo post
http://nonsidicepiacere.blogspot.it/
Salvato subito!:)
RispondiEliminaE che vuoi che sia... Una passeggiata... Peccato che già al terzo step ci siano grossi problemi....
RispondiEliminaVero, ma se non ami te stesso come puoi amare un altro? ;)
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