Date da ricordare.

Un anno fa terminavo la mia carriera universitaria con l'esame di Biochimica Clinica.
Un esame preparato in pochissimo tempo e molto male, che mi costò un 24 solo perché fui onesta nel non dire alla prof che era il mio ultimo esame (la prof voleva mettermi 21, ma al momento della verbalizzazione, quando io le dissi che non avevo il libretto perché era l'avevo già consegnato, mi disse ah, però sei stata onesta che non mi hai detto che era l'ultimo esame!, e mi mise 24, in realtà me lo mise anche perché al 21 storsi un po' il naso...ma questa è un'altra storia).
Uscii dall'aula spaesata, non sapevo cosa mi stesse succedendo. Leggera ma svuotata.
Avevo perso la causa delle mie angosce, eppure cominciavano a nascerne altre.
Cosa farò chi sarò, dove andrò.

Oggi a distanza di un anno sono a metà percorso della specialistica.
Sono fiera, perché ho dato gli esami di un trimestre (6) senza prendere un voto inferiore al 28.
Però faccio ancora i conti con le mie ansie, perché non riesco ad essere mai all'altezza dei miei piani, delle mie aspettative, di quello che voglio da me.
Oggi avrei dovuto fare un esame, ma studiare 500 pagine in 5 giorni era pure follia. Eppure fino a ieri mattina ero convintissima ce l'avrei fatta. Convinzioni buttate nel cesso, quando mancavano ancora una decina di capitoli. Ci ho provato, non dovrei sentirmi giù. Eppure le sensazioni leopardiane che ho addosso sono in grado di demolire tutto il buono che sono riuscita a fare.

Sentirsi una fallita non è bello.
E so, che è da matti avere questi pensieri pesanti e negativi, ma io nella vita non ho grandi ambizioni, nel senso che non voglio diventare un premio Nobel o scoprire il gene che non ci farà morire, vorrei solo vivere dignitosamente quello che faccio. Vorrei essere all'altezza di quei 30 che i professori mi danno. E credetemi che prendere 30 può dare tante soddisfazioni, può gratificare, ma quei 30 devi essere in grado di dimostrarli in campo. Ché le nozioni siamo tutti bravi ad acquisirle sui libri. E io a volte quando sono in laboratorio non mi sento proprio all'altezza.
Sensazioni, magari quando un giorno avrò un progetto tutto mio sarà diverso. Boh.

E poi voglio essere da 30 anche nella vita, o da 29. Poco importa, che i limiti ce li abbiamo tutti. E va bene così. Ma io mica so se nella vita valgo tanto. A volte mi sembra di valere meno di zero. A volte mi chiedo se realmente ho fatto tutto bene, se sarò in grado di essere una donna, prima che una studentessa, una lavoratrice, una eventuale mamma, un'amica.

Paranoie. Tante. Ma io sono così, e non mi vergogno mica. Perché mi interrogo. Io davanti allo specchio mi metto sempre, e non solo per farmi le foto da bimbaminkia.
Non solo per controllarmi la matita negli occhi o l'acne adolescenziale che perennemente mi accompagna.
Lo specchio è lo strumento con il quale vengo a contatto con me stessa.
Lo specchio è il risultato di questo post. E credetemi, che dirsi certe cose non è affatto semplice.

Commenti

  1. L'uomo medio (passami il termine) è abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto e mai mezzo pieno. Sempre pronto a confrontarsi solo con chi considera migliore di se stesso e mai, invece, con chi è indietro ancora anni luce rispetto a lui.
    Questo atteggiamento è dovuto anche al sistema generale in cui viviamo, dove si crede ancora che la perfezione esista e sia l'unico motivo valido per vivere. Mah...

    Comunque, da ex studentessa universitaria, ti faccio davvero i miei complimenti perché la tua media dei voti è davvero molto alta!

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    1. Premesso che guardare gli altri non è mai salutare, nel senso che ognuno deve alla fine guardare al proprio percorso e alla propria storia, non mi trovi molto d'accordo su quello che scrivi. Guardare al peggio non è un bene, non permette crescita, c'è il rischio di sentirsi arrivati e migliori di altri. Io credo che bisogna sempre far riferimento a chi è riuscito a far qualcosa in più di noi...credo sia uno degli stimoli per riempire l'altra metà del bicchiere ;)

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  2. ti capisco, sai?
    a me mancano 3 materie della triennale, ma sarei già dovuta essere laureata da un pezzo...e a volte mi sento così giù da non riuscire a studiare bene...
    non vedo l'ora di finire, ma ho paura di cosa verrà dopo. mi chiedo anche io se sarò mai all'altezza di fare ciò che desidero.

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    1. prendi la fine come obiettivo, e vedrai che le forze arrivano! ;)

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  3. Bè io sono entrata in crisi per molto meno perché mi sono laureata a marzo invece che a ottobre dell'anno prima!cosa che non mi ha cambiato nulla perché non sono andata fuori corso (non facendo ricadere sui miei ulteriori, e più care, tasse universitarie), la mia media restava cmq alta (all'ultimo esame avrei potuto anche accettare un 19) e il 110 e lode non me lo ha tolto nessuno.
    Quindi, ti capisco benissimo..

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    1. io, laureata a marzo, mi sono iscritta ai corsi singoli per recuperare qualche esame...poi ad ottobre mi sono iscritta al primo anni di specialistica, ma credimi, nonostante sia a metà strada, mi sento indietro. Boh. Questi anni mi pesano parecchio perché mi sento irrealizzata.

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  4. Ti capisco perfettamente. La parola fallimento suona in effetti come una condanna dura e magari eccessiva, è però una sensazione che credo colpisca molti di noi anche nelle piccole cose e la cosa più brutta è che si ha l'impressione di portarselo
    dietro a vita, quando poi spesso non è così. L'ansia di deludere gli altri ma prima di tutti noi stessi, momenti che poi visti tempo dopo si ridimensionano soli. L'università, soprattutto verso la fine, genera molte ansie e mette alla prova... però nel tuo caso credo che l'avrai vinta tu;-)

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    1. Forse sarà anche il contesto storico e sociale in cui ci troviamo...non so!

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  5. Io credo che tu abbia una maturità e una consapevolezza da 30 e lode.
    Ci sono persone più grandi di te, con un lavoro (beate loro), affermate (beate loro), che non hanno nemmeno un quarto del valore che hai tu: ti metti a nudo davanti a te stessa, e ti metti a nudo davanti a chi legge il tuo blog, e dimostri di essere una rgazza molto in gamba..
    Sei una donna molto intelligente: all'inizio, freschi di studio, sembra di non essere all'altezza delle richieste, poi, credimi, parlo per esperienza, perché anche se non di molto, ma sono più vecchia di te, entri nel meccaniscmo, e tutto quello che pensavi di non riuscire a fare, riuscirai a farlo con soddisfazione e merito..
    Sono le donne come te, che rendono grande il mondo, quelle che con dedizione e sacrificio perseguono il loro obiettivo, mettendosi sempre in discussione, perché dalla vita, c'è sempre da imparare...

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    1. Questo è uno dei più bei commenti che mi abbiano mai fatto, so che un grazie non basta per queste belle parole, ma credimi è tutto quello che posso al momento!
      Grazie mille, sono davvero commossa per queste tue parole ;)

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  6. Ho letto i commenti indietro. Cioè, tu da mar o hai dato qualche singolo esame più i sei della specialistica... e ti senti indietro? A sentirti n anno fa mi sembravi spiazzata e a terra mentre ora, almeno quel che appare leggendoti, è una motivazione e determinazione molto forti. Probabilmente ti senti così per colpa dell'età, anch'io all'alba dei 27 anni mi sento indietro in tutto, senza che ci sia una ragione specifica (continuo a ripetermi) ma è così. però cerca di essere soddisfatta di dove sei arrivata ora. Se non altro per la determinazione e l'impegno che ci stai mettendo...

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    1. No, a marzo mi sono iscritta ai corsi singoli, che poi in realtà è come se mi fossi iscritta al 2 semestre del 1 anno. Sono riuscita a fare 7 esami in due sessioni (quella estiva+ quella invernale), ma sento comunque di non aver fatto abbastanza, nonostante sia una delle poche del corso che ha già dato così tanti esami...sicuramente l'età è un campanellino d'allarme, me ne rendo conto quando penso al fatto che di concreto non ho ancora nulla tra le mani...poi c'è anche il fatto che di mio sono molto severa con me stessa...

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  7. Ed è bello che tu lo sia, severa con te stessa dico: ti dà la motivazione ad essere ambiziosa, a non adagiarti sugli allori, ti da lo sprono ad andare avanti e a perseguire e raggiungere i tuoi obiettivi..
    Dovrebbero essere tutti come te, quei giovani che studiano e che hanno in mano il loro futuro e quello degli altri.. Io credo che tu ce la farai, non sei affatto indietro, anzi.. Hai la forza, la determinazione e le capacità per riuscire: sì severa, ma anche sicura di te, credi in te stessa e nelle tue capacità, non sono solo parole su uno schermo bianco, è vero io, come le altre lettrici del tuo blog non ti conosciamo di persona, ma un po' sì grazie a ciò che scrivi, e sono certa che, e qui parlo solo per me, ciò che penso di te sia la verità, sei davvero in gamba, Michi, quindi forza, continua così, con tutta la passione e la voglia che hai!!

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