Chissà come mai dimentichiamo in fretta gli occhi di chi abbiamo amato anche solo per una notte.

Sono ubriaca di pensieri oggi. Mi si è attaccato addosso uno spesso strato di parole ascoltate, dette, non dette, sospirate, nascoste. Difficile starci sotto.

Chissà come mai dimentichiamo in fretta gli occhi di chi abbiamo amato anche solo per una notte.
Eppure quegli occhi li ho visti diverse volte. Forse troppo poco per fissarli bene.

Ci si sente nudi e inerti davanti alla vita che ci cambia senza che lo vogliamo veramente e così finiamo a scambiarci pezzi di noi che poi, infondo, non valgono forse niente.
Vorremmo essere qualcosa per chi sappiamo di aver perso o per chi ci ha perso, diventiamo goffi nel tentativo di lasciare un'impronta nell'esistenza di chi ci ha camminato accanto, anche solo per un istante. Eppure ripetiamo sempre lo stesso copione, gli stessi gesti che ci donano l'illusione di essere unici per chi incrocia le nostre vite. Ma è impossibile in questo mondo avere e godere il dono dell'unicità, siamo 7 miliardi. Uomini e donne sparsi nel mondo che condividono il nostro stesso destino.

Sviluppiamo gli anticorpi dell'oblio per continuare a fare le stesse cose di sempre, regalandoci l'illusione di sentirci diversi. 
E diverso finisci per sentirti realmente, chissà se perché hai dimenticato o perché hai vissuto quello che poi hai dimenticato. 
A volte ho come l'impressione che il mio sistema immunitario non sia così forte da cercare le difese giuste, come se preferisce aggredirsi piuttosto che essere aggredito. Una malattia autoimmune che rovescia l'ordine delle cose, abbassa alcune barriere e ne alza altre.
Fondamentalmente io non riesco a dimenticare, non riesco a far finta di niente. Devo elaborare difese tutte mie, regalarmi un margine di sopravvivenza che riesca a contenere tutto quello che ho vissuto, persino quello che i miei anticorpi fagociterebbero al primo incontro. Ma puntualmente incontro chi ha un sistema immunitario più furbo del mio e finisce per fagocitare me. 


Commenti

  1. A volte siamo gli unici, per qualcuno, in una vita, senza accorgercene.
    A volte c'è un unico nella vita.
    E lasciamo che se lo accaparri un'altra.

    Saremo anche tante persone al mondo, Ma quando incontri l'unico e ti rendi conto che non può essere tuo nel senso più materiale, allora si, di quelli con cui hai passato una notte, qualche giorno, una stagione della vita, fai fatica a ricordare anche quasi come si chiamano.
    Se siano esistiti.
    Che differenza fa, in fondo?

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    1. Forse non fa alcuna differenza, ma io sono ossessiona dal fatto di volermi portare tutto sempre dietro---

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    2. Tutto quel che accade resta parte di te, anche quando smetti di ricordartene.

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  2. Mi ritrovo sempre nelle tue parole...
    come se stessimo correndo su due binari paralleli.
    ognuna con le proprie cose da dimenticare.
    ognuna con le proprie cose lasciate in sospeso.
    lasciate in sospeso da chi, poi...
    vorrei avere parole e consigli per tutte e due, ma invece posso solo dirti che capisco fino in fondo quello che dici.
    tutto qui...

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  3. Ma noi siamo unici, io ne sono pienamente convinta anche se accanto a noi camminano persone che hanno il sistema immunitario "più furbo" del nostro. Il nostro sistema immunitario è quello che è e lo abbiamo alimentato e lo stiamo alimentando noi racchiusi qui tra questi unici 7/8 miliardi di individui.
    Ciao e a presto!

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    1. ma ci sono anche sistemi immunitari che seguono regole tutte loro ;)

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  4. diventiamo goffi nel tentativo di lasciare un'impronta nell'esistenza di chi ci ha camminato accanto, anche solo per un istante........

    è verissimo ....io dunque nata goffa sopratutto con il genere maschile.

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  5. "Quegli occhi LI ho visti! LI LI LI LI LI, non GLI"!

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