Bari. Mattina, quasi ore 8. Mi catapulto dal binario 1 al chiosco dove vendono i biglietti dell'autobus. Occhiali scuri, sudo manco fossimo in estate. Rovisto nella borsa alla ricerca disperata dell'euro con cui pagare il biglietto, ché il paradosso delle borse grandi è proprio quello: metterci il mondo ma non trovarlo al momento giusto. Alzo per un attimo lo sguardo, quando vengo fermata da due tipi dell'AMTAB. - Signorina. Mi guardo dietro convinta di aver perso qualcosa. - Non si preoccupi, non ha perso niente. - Ah, allora mi dica. [E qua comincio a chiedermi cosa vogliano questi due, per un attimo penso che siano due addetti a quelle interviste rognose sulle abitudini, usi e costumi degli utenti]. - Secondo lei, lui ha gli occhi color cervone ? Eh? Lo guardo in faccia perplessa chiedendo ai miei neuroni che cazzo di colore è cervone. - Sì, bravissimo è proprio color cervone, il colore dei suoi occhi. - Hai visto? Pure la signor
Milano, Parco Lambro. Festival del "Re nudo" - Bambina nuda tra la folla Gabriele Basilico (1976) FB non mi fa mettere questa foto come immagine di copertina. La ritiene offensiva. Con chiari riferimenti sessuali. Mah. Io la trovo irriverente. Ma non abbastanza da crederla offensiva. Sfacciata. Non convenzionale. Mi ricorda tanto quando ero piccola. Non che andassi in giro nuda. Sia chiaro eh. Però quando andavo al mare ed ero piccola piccola, credo che mia madre non mi facesse mettere il costume. Credo. Perché poi i miei primi ricordi sono con un costume azzurro intero. E delle orrende stampe fluo, esplicitamente anni 80. Per colpa di questa foto non posso pubblicare e taggare foto per 7 giorni. Non solo. Se ci riprovo (visto che l'ho fatto già due volte) mi bloccano. Aiutoooo. Pauuuuraaaa. Provo a consolarmi con la musica. Quella gran figacciona di Banks . La mia musica soft-porno preferita. Mi si blocca Spotify. Diventa inaccessibile (#ecche
Me lo chiedo spesso prima di tornare qui a scrivere. Ormai ci ho perso gusto, fagocitata come tanti dalle foto istantanee di Instagram e dalle trashate delle mamme pancine su Facebook. Eppure scrivere è ancora una delle poche cose che mi fa stare bene, mi libera, mi rigenera, mi fa sentire in pace con il mondo. Mi permette di mettere nero su bianco i miei pensieri, di rileggerli, rielaborarli, strapparli via se necessario. E' stata un' estate moderata, senza strafare. Del resto con l'ansia del Covid che mi ritrovo non potevo fare altrimenti. Ma poi, davvero, chi ce l'aveva tutta questa voglia di divertirsi, di ridere, bere, ubriacarsi, dimenticarsi del mondo? Io no. Ho perso il lavoro, non ne ho trovato un altro. Ho messo in discussione le amicizie più strette che avevo. Per fortuna l'amore me lo sono tenuta stretta. Ho vissuto lasciandomi trascinare dai pensieri, come mio solito, che ogni giorno diventavano sempre più pesanti. Sono ancora qui, cercando di capire
Invidia.
RispondiEliminaAnche Bellagio non sembra male, ma il paradiso sotto dov'è?
RispondiEliminaBisceglie.
EliminaParto anche io. Ci si rilegge fra una quindicina. U revuar.
RispondiEliminabeato te! ;)
EliminaBeata te...io una settimana ero qui...ed oggi sempre qui sono :D
RispondiEliminaChe incantevoli paesaggi!
RispondiEliminache meraviglia tesoro!!!
RispondiEliminaapperò bisceglie!
RispondiEliminaciao michi :)