Quando hai voglia di scrivere.
La voglia di scrivere è irrefrenabile.
E' bastarda, capricciosa, violenta, malsana, ribelle, a volte puttana.
Si vende a caro prezzo, ti fa sudare, ti fa emozionare, ti fa arrabbiare.
Ti prende senza preavviso, nel cuore della notte, quando non puoi far rumore. E allora rimani lì, rannicchiata sotto le coperte, tenendo al caldo tutte quelle parole che scorrono veloci nella tua mente.
Oppure quando stai studiando, intenta a concentrarti, altrimenti col cavolo che il prossimo esame lo superi. O ancora quando sei lì, ferma ad ascoltare il mare, a calmare le tue ansie, a spostarti i capelli dalla fronte.
Ti colpisce quasi alle spalle, con quell'impulso senza limiti che ti costringe a sederti, a fermarti, a pensare.
Tu che con i pensieri ci vai a nozze, ma che preferiresti lasciarli a casa ogni tanto. Oppure li concederesti volentieri a qualcun'altro, fregandotene se ti tradiscono con qualcuno che sa trattarli meglio.
Quando hai voglia di scrivere è un po' così, è un po' come vendersi al primo che capita, un po' come fumarsi una sigaretta al gelo e lasciarsi fregare i polmoni con consapevolezza.
Quando hai voglia di scrivere non te ne frega se il foglio è stropicciato o troppo piccolo, con che cosa lo riempirai, quali parole userai. E non ti importa se quelle parole possono offendere qualcuno e fare felice qualcun'altro. Non ti importa se non hai tempo, e se quello che hai è così poco che per una volta vorresti fermarlo. Non importa neanche se non hai spazio, se sei rannicchiata tra le lenzuola o in un affollatissimo treno mattutino.
La voglia di scrivere è così, non fa distinzione. Ti fa vomitare parole senza pensare, senza pesare quei fremiti che passano dal cervello alle mani.
E’ un po’ prepotente la voglia di scrivere. Viziata come una bambina. Non ci sono regole, si presenta quando meno te l’aspetti, senza orari o preavvisi per i suoi arrivi e le sue partenze.
Bussa nelle notti tempestose, rimane sui finestrini dei treni, sui ciotoli della spiaggia, sui muri delle città, nei panorama mozzafiato, nelle nuvole cariche di pioggia, nei baci non dati, nelle lettere mai spedite, nelle bozze dei racconti inventati.
E' così, e tu che con le parole non ci sai fare, per un momento ti rileggi e ti senti dio.
E' bastarda, capricciosa, violenta, malsana, ribelle, a volte puttana.
Si vende a caro prezzo, ti fa sudare, ti fa emozionare, ti fa arrabbiare.
Ti prende senza preavviso, nel cuore della notte, quando non puoi far rumore. E allora rimani lì, rannicchiata sotto le coperte, tenendo al caldo tutte quelle parole che scorrono veloci nella tua mente.
Oppure quando stai studiando, intenta a concentrarti, altrimenti col cavolo che il prossimo esame lo superi. O ancora quando sei lì, ferma ad ascoltare il mare, a calmare le tue ansie, a spostarti i capelli dalla fronte.
Ti colpisce quasi alle spalle, con quell'impulso senza limiti che ti costringe a sederti, a fermarti, a pensare.
Tu che con i pensieri ci vai a nozze, ma che preferiresti lasciarli a casa ogni tanto. Oppure li concederesti volentieri a qualcun'altro, fregandotene se ti tradiscono con qualcuno che sa trattarli meglio.
Quando hai voglia di scrivere è un po' così, è un po' come vendersi al primo che capita, un po' come fumarsi una sigaretta al gelo e lasciarsi fregare i polmoni con consapevolezza.
Quando hai voglia di scrivere non te ne frega se il foglio è stropicciato o troppo piccolo, con che cosa lo riempirai, quali parole userai. E non ti importa se quelle parole possono offendere qualcuno e fare felice qualcun'altro. Non ti importa se non hai tempo, e se quello che hai è così poco che per una volta vorresti fermarlo. Non importa neanche se non hai spazio, se sei rannicchiata tra le lenzuola o in un affollatissimo treno mattutino.
La voglia di scrivere è così, non fa distinzione. Ti fa vomitare parole senza pensare, senza pesare quei fremiti che passano dal cervello alle mani.
E’ un po’ prepotente la voglia di scrivere. Viziata come una bambina. Non ci sono regole, si presenta quando meno te l’aspetti, senza orari o preavvisi per i suoi arrivi e le sue partenze.
Bussa nelle notti tempestose, rimane sui finestrini dei treni, sui ciotoli della spiaggia, sui muri delle città, nei panorama mozzafiato, nelle nuvole cariche di pioggia, nei baci non dati, nelle lettere mai spedite, nelle bozze dei racconti inventati.
E' così, e tu che con le parole non ci sai fare, per un momento ti rileggi e ti senti dio.
Nulla dies sine linea diceva Plinio il vecchio...è una frase che porto sempre con me e giustifica quella voglia che tu hai così ben descritto...
RispondiEliminaAnche a me capita così...Spesso mi prende quell'impulso ed è veramente un bisogno irrefrenabile...Ovunque sono...Mi devo fermare e mettere su carta i miei pensieri...
RispondiEliminaMi capita spessissimo di essere fuori e aver un bisogno irrefrenabile di scrivere, perchè il mio cervello non riesce e non può trattenere tutto in quei momenti. E' una valvola di sfogo nel secondo in cui non ragione. Molte volte mi sono imposta di farlo, a casa, nel mio diario, per ricordarmi un giorno delle cose; per non dimenticare sbagli fatti, per non rifarli. Eppure quando devo davvero scrivere non ce l'ho mai quel diario. Vorrei portarlo dietro ma, se qualcuno lo leggesse?
RispondiEliminaÈ molto bello scrivere su ispirazione, cogliere i momenti. Io preferisco alzarsi presto al mattino, quando tutto dorme arrivano le parole che altrimenti non troverei mai
RispondiElimina"...e tu che con le parole non ci sai fare..."
RispondiEliminaNon direi proprio.. anzi.. mai pensato di scrivere un libro? Io il tuo lo comprerei...
Debora sei troppo buona :D
EliminaIo un libro non potrei mai scriverlo...poca fantasia ;-)
Non direi.. i libri non sono fatti solo di fantasia.. I libri sono fatti anche di interpretazione del quotidiano..
RispondiEliminaNon commento spesso, da te, ma ti leggo sempre.. E credo che tu abbia del talento, e credo che tu possa farlo.. Con i tuoi occhi vedi un mondo e lo restituisci nero su bianco su questo blog: ecco, è quel mondo che è bello leggere, questi pensieri estemporanei che affascinano e intrigano..
Ho appena letto il tuo ultimo post sul corso che hai seguito oggi, e che ti ha fatto esclamare bello! Bello! bello!.. E' questa spontaneità che è bella da leggere.. io credo che dovresti provarci, ne trarresti delle grandi soddisfazioni...
Ti ringrazio per questo commento che mi riempie il cuore di gioia. Non so se scriverò mai un libro, per ora mi accontento di liberare le mie emozioni attraverso la scrittura su questo piccolo spazio. Chiunque voglia condividerle o assaporarle è il benvenuto.
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