Quella casa non c'è più.



Oggi, una ruspa ha buttato giù l'ultimo ricordo di quello che è stato il quartiere di una vita.
Quello in cui sono nata e  ho sempre vissuto.
Era l'ultima palazzina antica, quelle in cui abitavano le nonnine fino a qualche anno fa.
Quelle nonnine che lavoravano a maglia per strada quando le giornate calde lo permettevano, le nonnine che rompevano le mandorle e lasciavano giocare i nipotini sullo spiazzale che ancora per qualche ora rimarrà intatto.
La vedete quella specie di marciapiede dove c'è il cassonetto della spazzatura?
Io, quando ero piccola, ci salivo puntualmente ogni volta che ci passavo. Mi piaceva saltarci su per sentirmi più alta. Ovviamente rischiando sempre, al momento di scendere, che mi sfracellassi le ginocchia.
Ora non c'è più nulla che può ricondurmi con la sola immagine ad un'infanzia che non c'è più.
Prima le camere/cantine sotto casa, poi le campagne sulla strada principale, adesso le ultime case in pietra.
Abito in questo quartiere da quando sono nata, ma dal 92, anno in cui ci siamo trasferiti nella casa in cui abito tuttora, ho visto il mio quartiere cambiare.
Asfalto e palazzi, nuovi negozi, bar, supermercati.
Tutto a sottolineare che quel mondo è finito. Che l'età per giocare nei cortili, perdersi tra le erbacce delle palazzine in rovina, andare al negozietto di fiducia a comprare la focaccina e le Goleador, le scorciatoie per andare a trovare tua madre sul posto di lavoro, non ci sono più.
A ricordarti che tutto cambia, e in quel tutto ci sei tu.
Oggi mi sono sentita piccola piccola, guardavo quella ruspa con gli occhi di una bambina, gli stessi occhi spaventati e allo stesso tempo felici di quando, seienne, guardavo dal balcone di casa vecchia, la costruzione della nuova casa.




Commenti

  1. Quanto ti capisco... anch'io ho cambiato casa. Non sono più in quella in cui sono cresciuto. Che poi era la casa costruita da mio nonno. Una palazzina dove abitava tutta la famiglia. Nonni, zii, cugini.
    Se potessi la ricomprerei tutta. Sarebbe un monumento all'eterna giovinezza. Il problema è che non risponderebbe alla realtà, perché l'eterna giovinezza, come i soldi per ricomprare la casa, non c'è.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che belli i palazzi dove abita tutta la famiglia! :-)

      Elimina
  2. che peccato, un pezzo della tua storia :(

    RispondiElimina
  3. Mi sono uscite le lacrime leggendo il tuo post.
    Deve essere stato terribile!

    RispondiElimina
  4. Capisco l'amarezza, cara Michi. C'è un presente da vivere e un futuro da progettare pieno di sorrisi, Ti abbraccio :)

    RispondiElimina
  5. Mi hai fatto venire in mente una scena di Nuovo Cinema Paradiso. Mi spiace tanto Michi.

    RispondiElimina
  6. Gli anni passano, le cose cambiano ma i ricordi, come quelli che hai tu, restano.

    RispondiElimina
  7. mi piace il tuo blog!!:) ti seguo passa da me se ti va :)
    Anordinarylifestylebook.blogspot.com

    RispondiElimina

Posta un commento

E ora dimmi cosa pensi...

Post popolari in questo blog

Color cervone

Intermezzo soft-porno. E anche soft-incazzato.

Settembre, il lunedì dell’anno