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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

On air #59

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[Canzoni che mettono di buon umore]

Post-it #24

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Ecco...così Natale sembra più vicino. Mia madre è all'opera, io sono stanca morta come al solito e affamata (anche qui come al solito ). Vorrei scrivere uno di quei post lunghi, che le cose che mi porto dentro sono tante. Svuotare il sacco e sentirmi per una volta più leggera. Ma non si può, le parole non renderebbero giustizia. Tanto quello che succede lo sappiamo io e il mio cuore e credo continuerà ad essere così. Però sto più o meno bene, ogni giorno faccio qualche esercizio per allenare la mia felicità, qualcuno mi riesce, qualcun altro sbaglio il risultato. Ma mi impegno. Dormo sempre di meno, le mie amiche mi chiedono come io faccia. Non lo so neanche io, so solo che la sera crollo non appena poggio la testa sul cuscino per poi svegliarmi poco ore dopo. Ho dei cicli sonno-veglia assurdi. Nel frattempo incastro tutto quello che posso: lo studio, l'università, la biblioteca, le confessioni all'una di notte delle amiche (aaaah ve possino!), la dieta (con tutt

Color cervone

Bari. Mattina, quasi ore 8. Mi catapulto dal binario 1 al chiosco dove vendono i biglietti dell'autobus. Occhiali scuri, sudo manco fossimo in estate. Rovisto nella borsa alla ricerca disperata dell'euro con cui pagare il biglietto, ché il paradosso delle borse grandi è proprio quello: metterci il mondo ma non trovarlo al momento giusto. Alzo per un attimo lo sguardo, quando vengo fermata da due tipi dell'AMTAB. - Signorina. Mi guardo dietro convinta di aver perso qualcosa. - Non si preoccupi, non ha perso niente. - Ah, allora mi dica. [E qua comincio a chiedermi cosa vogliano questi due, per un attimo penso che siano due addetti a quelle interviste rognose sulle abitudini, usi e costumi degli utenti]. - Secondo lei, lui ha gli occhi color cervone ? Eh? Lo guardo in faccia perplessa chiedendo ai miei neuroni che cazzo di colore è cervone.  - Sì, bravissimo è proprio color cervone, il colore dei suoi occhi. - Hai visto? Pure la signor

Della mia avversione e non per il Natale.

Ci siamo.  Casa Volo è stata invasa dall'aria natalizia. Sono tutti ancora lì, negli scatoloni (ben 7!), le decorazioni per l'albero, il presepe, e tutti i vari addobbi che, eccetto il bagno ( sono sicura che se mia madre trovasse il copri water con la faccia di Babbo Natale lo comprerebbe ), saranno sparpagliati per la casa. E anche se non sono ancora usciti allo scoperto, il solo fatto di esser passati dal garage al piano di sopra prepara la casa ad un disordine che durerà per almeno una settimana.  Eh già, mica qui si monta l'albero in un giorno!   Mia madre ha una particolare predisposizione ( io le dico che ha sbagliato mestiere ) per addobbatrice ( non so manco se esiste come parola, ma il Sig. Treccani mi dice di sì ) di alberi natalizi.  Vi dico solo che passa almeno due sere solo per sistemare le luci sull'albero (perché mica le mette intorno all'albero....no, lei attorciglia il filo ramo per ramo, uno sclero insomma!). I risultati sono part

Nick Drake [19 giugno 1948 - 25 novembre 1974]

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Se non l'avete sentito...è come se lui avesse condensato tutta la malinconia del mondo, tutte le batoste e i sogni inculati che hai lasciato svanire, come se avesse versato l'essenza in un bottiglino e l'avesse tappato.  E quando lui attacca a suonare e a cantare toglie il tappo, e sentite l'odore.  Rimanete inchiodati lì, alla sedia, come se fosse un muro di rumore e invece no- è fermo e silenzioso e non volete più respirare per paura di spaventarlo e farlo scappar via. [Non Buttiamoci giù - Nick Hornby] Penso che questa sia una delle descrizioni migliori per un artista come lui. Oggi è l'anniversario della sua morte e io vi posto una delle canzoni che ha in un certo senso a che fare con Michi Volo...

Ti accorgi che...

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...è una domenica diversa dalle altre perché sono passate le 2 e non mi sono ancora lamentata dicendo che domenica di merda! io e mia sorella andiamo quasi d'accordo non ho ancora mal di testa c'è un sole che sembra quasi ritornata l'estate ho voglia di fare tante cose anche se so che non farò nulla e sono stranamente di buon umore!

On air #58

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Sometimes it seems that the going is just too rough And things go wrong no matter what I do Now and then it seems that life is just too much

Pillole di saggezza #14

Siamo tutti vulnerabili  per il timore,  l'ansia di non sapere ciò che accadrà.  E alla fine è inutile,  perché tutte le preoccupazioni  e tutto il pianificare cose che potrebbero  o non potrebbero accadere peggiorano solo la situazione.  E allora porta a spasso il cane,  o fa un riposino,  insomma fa qualunque cosa  ma smettila di preoccuparti.  Perché l'unica cura contro la paranoia è essere, qui, così come sei. [Grey's Anatomy S6E3]

Ops.

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Foglie sulla neve #12

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Oggi mi sono cimentata in cucina. Essere a dieta ha i suoi vantaggi: dimagrire (mi sembra più che ovvio!), gustare il vero sapore dei cibi (visto che i condimenti sono davvero limitati), fare tanta pipì, mangiare tanta frutta, trovare alternative piacevoli a cose che non puoi mangiare (per bloccare la voglia dei dolci per esempio mangio uno yogurt o un frutto, sì non è la stessa cosa ma mi illudo che lo sia!), e soprattutto imparare a cucinare! Per me che sono una schiappa in cucina, mettersi ai fornelli è sempre stata un' impresa titanica. E avere un'alimentazione diversa dagli altri componenti della famiglia, e una madre che lavora, comporta proprio questo: mettersi un grembiule e pensare a come associare i vari cibi per non far sì che mangiando sempre le stesse cose la dieta risulti monotona, e quindi più facile da abbandonare. Oggi il menu prevedeva risotto con verdure. Ho scelto la zucchina perché, oltre ad essere quella più congeniale per i miei gusti, era l'unica

Con un disco dei Sigur Ròs.

Ci sono giorni in cui sono particolarmente nervosa, forse questo è uno di quelli. La pioggia non aiuta: i miei capelli in costante disordine e le mie scarpe piene di passi, ma anche di acqua, ne sono la prova. Novembre è un mese molesto: regala piogge ininterrotte e bestemmie da trattenere sulle labbra. Trattengo anche le lacrime mentre piano piano vedo le mie scarpe rosse inzupparsi d'acqua e perdere il loro colore.  Saranno da buttare , penso. Guardo la pioggia scendere, nonostante ci sia il mio ombrello rosa a proteggermi. E' proprio un paese di merda questo: le strade si allagano, la gente passa in macchina e ti bagna, e tu giochi a fare Hoppipolla per attraversare da un marciapiede all'altro. Mi chiudo nel cappotto, serro le labbra e le nascondo tra le pieghe della sciarpa per evitare che le parole imperversino tra le gocce che scendono dal cielo. E nel frattempo la pioggia lava, non solo le strade, ma anche i pensieri. Scivolano via, leggeri, si perdon

10 anni.

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Io dico grazie al quel 18 novembre di 10 anni fa,  e allo stesso tempo lo maledico perché forse sarebbe stato meglio se fossi rimasta mano nella mano con me stessa .

Bacio le ferite

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Bacio le mie ferite, sporche, profonde, infette. Le ferite che nessuno vede, e che, distratta, copro ogni volta che mi guardo dentro. Ferite che cancello con i miei pensieri sempre rivolti ad altro. Quei pensieri che mi fanno sentire diversa, strana, a volte inadeguata. Bacio queste ferite in un periodo che non mi appartiene, che mi fa sentire pellegrina, straniera, senza alcun cordone legato alla mia terra, al mio modo di fare, strafare, sognare. Ferite sporche di irragionevoli discorsi, buttati lì, come se fossero pagine accartocciate e lasciate ingiallire al sole. Le mie ferite, che poi tanto mie non sono. Quelle profonde, che nessuno ha mai sfiorato e toccato.  Ferite che gettano lacrime su sentieri troppo asciutti, su pensieri scritti male, su frasi dimenticate, come i bigliettini lasciati al vento. Infette di principi persi tra le parole, di gocce nostalgiche che ogni attimo si susseguono disturbando la mia quiete, di macchie stese sul passato che difficilmente vanno

Sfila il preservativo.

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Il titolo sembrerebbe equivoco e invece.... calma ! Non è l'invito a nessun uomo che per sbaglio si trovasse a passare di qua. Tra i tanti utilizzi che si possono fare del preservativo (eh già! sembrerebbe unico #einvece), c'è chi ha pensato di utilizzarlo per farci vestiti. Non è la prima volta che i preservativi vanno in passerella , ma la sottoscritta di queste amenità non ne era al corrente [forse perché ancora legata ad un uso tradizionale del condom :D]. L'organizzazione no-profit Planned Parenthood , che si occupa di salute riproduttiva, ha organizzato una sfilata di abiti interamente fatti con preservativi (gli stilisti avevano a disposizione circa 700-800 condoms) allo scopo di raccogliere fondi per l'organizzazione stessa e promuovere il sesso sicuro. Qua potete vedere le foto dell'evento di quest'anno, mentre questo è un video della sfilata dello scorso anno: L'idea è geniale, gli abiti pure ma...ora pensare di andare in g

[Film] Memorie di una geisha

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Sinossi: venduta dai genitori a soli 9 anni, Chiyo finisce in una casa di geishe, dove è costretta a subire le vessazioni della bella e crudele Hatsumomo. Dopo un tentativo di fuga, Chiyo viene punita e ridotta alla condizione di serva.  Un incontro casuale con il Direttore Generale le cambia la vita per sempre. Chiyo capisce di voler diventare una geisha per servire quest'uomo. Sotto il nome di Sayuri, diventerà una delle geishe più raffinate e ricercate, ma il suo cuore continuerà a battere per quest'uomo, anche se, sa benissimo che amare è un lusso che una geisha non può permettersi.  Pellicola del 2005 diretta da Rob Marshall e prodotto da Steven Spielberg, drammatica ma romantica allo stesso tempo. Sì, mi è piaciuto anche se all'inizio ho fatto un po' fatica a riconoscere i personaggi...mi sembravano tutti uguali con le stesse facce e gli occhi a mandorla! :-) [Spero non mi legga mai Rob Marshall :D] [ Trailer ] PS. il film potete trovarlo anch

On air #57

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La differenza tra me e te  Non l’ho capita fino in fondo veramente bene  Me e te  Uno dei due sa farsi male, l’altro meno  Però me e te  E’ quasi una negazione.  Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no  E temo il tuo passato e il mio passato  Ma tu no.  Me e te, è così chiaro  Sembra difficile.  La mia vita  Mi fa perdere il sonno, sempre  Mi fa capire che è evidente  La differenza tra me e te  Poi mi chiedi come sto  E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande  A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perchè.  La differenza tra me e te  Tu come stai? Bene. Io come sto? Boh!  Me e te  Uno sorride di com’è, l’atro piange cosa non è  E penso sia un errore.  Io ho due tre certezze, una pinta e qualche amico  Tu hai molte domande, alcune pessime, lo dico  Me e te, elementare  Da volere andare via.  La mia vita  Mi fa perdere il sonno, sempre  Mi fa capire che è evidente  La differenza tra me e te.  Poi mi chiedi come sto  E il tuo sorriso spegne i tormenti e le d

Giorno 1

Da oggi sono sotto regime alimentare serio . Ho una nutrizionista che mi segue, tante cose sane da mangiare e una forza di volontà che non deve vacillare.  L'obiettivo è correggere lo stile alimentare e ovviamente perdere qualche chilo. Oggi in laboratorio è partito un coro dalla mia nuova fidanzata * Michi mangia la mela, mangia la mela, Michi mangia la mela sulle note di Guantanamera. Peccato però che non ho avuto tempo per fare merenda e la mela me la sono mangiata alle 8 di sera su una panchina della stazione, con lo sguardo minaccioso di due in divisa che mi guardavano male solo perché pulivo la mia mela con un coltello. Per fortuna non hanno fatto storie, anche perché con un coltello a punta tonda chi avrei potuto uccidere?  E niente. Il primo giorno è andato. Anche se adesso metterei volentieri la testa nella dispensa e comincerei a mangiare cioccolato come se non ci fosse un domani. Credo che sarà il sacrificio più duro. Anche perché il cioccol

Foglie sulla neve #11

C'è che ogni tanto arriva qualche lezione interessante che ti fa capire che i tuoi studi non sono del tutto inutili. Che tutta quella roba astratta che studi qualcosa di funzionale ce l'ha. Che biotecnologie non sono solo geni, proteine, tecniche varie, pipette e puntali. Che la ricerca è ancora più affascinante se ha a che fare con i gesti del quotidiano vivere. Che non c'è cosa più bella che interpretare a livello biologico comportamenti abitudinali dei quali mai avresti pensato ci fosse stata una spiegazione scientifica così dettagliata. E niente, oggi sono rimasta affascinata da una lezione di neuroscienze su sesso, sessualità e cervello . Non ci sono parole, solo un sorriso e la mia mente che continua a ripetere bello! bello! bello!

[Film] Venuto al mondo.

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Quando vai a cinema a vedere la trasposizione di un libro che hai amato molto, c'è sempre un po' di paura, un po' di incertezza, perché vorresti che le immagini del film non rovinassero mai quelle che la tua mente è stata in grado di elaborare con le parole del libro. Quel timore ieri è stato mio quando ho deciso di andare a cinema a vedere Venuto al mondo , quando alla cassa ho fatto il mio biglietto, prima che le luci si spegnessero e le immagini cominciassero a scivolare su quello sfondo nero. Ma si sa, chi va a cinema per un film tratto da un libro, non deve aspettarsi di ritrovare esattamente il libro.  La riduzione filmica comporta necessariamente delle perdite, molto probabilmente porterà via quella profondità per la quale il libro ci è rimasto dentro, e questo è un rischio che inevitabilmente si corre. Inevitabilmente verranno meno alcuni tasselli e altri, nuovi, saranno aggiunti. Venuto al mondo l'ho letto più di due anni fa, unico libro per il qu

Prenditi cura di me.

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Sarebbe bello se ogni tanto qualcuno si prendesse cura di me.

Sabato.

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Sabato. La gioia di svegliarsi e scoprire che non sono le 7, ma le 9. Un caffè che non c'è e quello che è rimasto è troppo poco, ma fa niente. Il sole, il primo freddo, una camera in disordine, ma chissenefrega. Le scarpe ancora lì, vicino alla porta, lasciate sole, sfilate delicatamente al rientro, senza fare rumore. Il cappotto ancora poggiato sulla sedia. I rumori dei vicini e le loro storie tutte concentrate tra pavimenti da lavare e biancheria da stendere. Una chiamata all'operatore telefonico quando sei ancora sotto le coperte con quella voce del sonno che levati. La calma che conservi tra le lenzuola mentre di là tua sorella rivolta il mondo tra capelli, trucchi e vestiti. E' una casa tutta femminile, ma oggi c'è tuo padre che reclama il bagno libero ché è andato a correre e ha bisogno di una doccia. E tu sei là, ancora tra le coperte, indecisa se restare o fare il tuo ingresso in questo sabato così pieno di cose da fare. E poi la luce che entra, che u

On air #56

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Io mi sa che oggi vado al mare :-)

Quando mi incazzo sono più vera.

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Io non mi incazzo mai. O quasi. Al massimo mi snervo, butto giù il rospo, mi faccio una corsa o mangio del cioccolato e poi mi passa tutto. Delle volte ci vuole davvero poco, leggi lasciami in pace 5 minuti ,  e sono già con il sorriso sulle labbra. Va beh...fatto sta che non mi vedrete mai in versione pitbull , nemmeno sotto tortura. Anche perché se mi arrabbio, mi viene il mal di testa, questo mi tocca lo stomaco e poi vomito...e allora no, non ne vale la pena. Direi proprio di no. Però c'è anche da dire che sono una stracciapalle di professione, una signorina Rottermaier del cazzo. Insomma con me vi conviene non sgarrare. Non mordo eh, però sono abbastanza legata ad un certo rigore. E se questo viene meno, mi infastidisco. Che poi rigore non è. Però a quelle menate della buona educazione, del chiedere permesso, scusa, grazie, posso, è possibile ci tengo. Credo siano il minimo sindacabile per una convivenza civile con la sottoscritta. Basta questo, e io ti regalo il mo

I miei occhi sono fortunati.

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Sono raffreddatissima, respiro solo da un lato, gli occhi gonfi e una voce che tutto è tranne che la mia.  Avrei dovuto riposare nel pomeriggio, tentare qualche rimedio della nonna per stare meglio, e invece non ho potuto dire di no ad una piccola gita fuori porta dopo pranzo.  Macchina fotografica e sciarpa al collo sono stata al mare, ad una ventina di kilometri da qui.  Ho camminato per strade semisconosciute, facendo amicizia con giovani pescatori, cogliendo tutte le sfumature del cielo al tramonto.  In tutto questo non poteva mancare un buon caffè accompagnato da un sacco di confidenze che solo due amiche sanno regalarsi. Tornando a casa ho avuto una voglia irrefrenabile di mettere le scarpe da ginnastica e andare a correre.  Sarà stato il vestito che segnava sui fianchi. Maledetto. Ma date le mie pessime condizioni fisiche ho rinunciato. Ho acceso il pc, messo il pigiama, misurato la febbre (solo qualche linea ma è tutto sotto controllo), messo su la playlist

Sepolti in casa.

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Quante cose abbiamo che non ci servono? Quanta roba compriamo che effettivamente è utile quanto un barattolo di nutella vuoto? Quante cose ci sono nei nostri armadi che non mettiamo da tanto tempo? Me lo chiedo mentre svuoto i miei cassetti, il mio armadio, mentre faccio spazio per il cosiddetto cambio di stagione . Troppi vestiti, troppi maglioni, troppi indumenti che non indosso da secoli. Potrei concorrere con quelli di Sepolti in casa . Ho pantaloni che spero di poter rimettere un giorno per quando ritornerò ad essere magra . Maglioni che non indosso da una vita ma che non riesco a buttare perché sono quelli di lana buona . Scarpe con tacchi vertiginosi comprate per il puro gusto del bello ma sui quali non so camminare. T-shirt che ho conservato perché le uso per stare in casa , quando invece in casa non ci sto mai, e se ci sto, ho perennemente il pigiama. Jeans non miei di cui mi sono innamorata anni fa, presi in prestito e mai più restituiti. Maglie nere tutte uguali