Sabato.
Sabato.
La gioia di svegliarsi e scoprire che non sono le 7, ma le 9.
Un caffè che non c'è e quello che è rimasto è troppo poco, ma fa niente.
Il sole, il primo freddo, una camera in disordine, ma chissenefrega.
Le scarpe ancora lì, vicino alla porta, lasciate sole, sfilate delicatamente al rientro, senza fare rumore.
Il cappotto ancora poggiato sulla sedia.
I rumori dei vicini e le loro storie tutte concentrate tra pavimenti da lavare e biancheria da stendere.
Una chiamata all'operatore telefonico quando sei ancora sotto le coperte con quella voce del sonno che levati.
La calma che conservi tra le lenzuola mentre di là tua sorella rivolta il mondo tra capelli, trucchi e vestiti.
E' una casa tutta femminile, ma oggi c'è tuo padre che reclama il bagno libero ché è andato a correre e ha bisogno di una doccia.
E tu sei là, ancora tra le coperte, indecisa se restare o fare il tuo ingresso in questo sabato così pieno di cose da fare.
E poi la luce che entra, che un po' disturba e un po' ti piace, ché questa giornata ha ancora un qualcosa di primaverile.
Una telefonata, quelle classiche di due amiche che vorrebbero passare il weekend tra castagne, gelati, biscotti e pizza.
Ché a noi il junk food piace ma lo critichiamo sempre.
E poi ti alzi, cominci a scrivere le cose da fare e dentro ci metti la parola bici e mare.
Che sabato sia.
La gioia di svegliarsi e scoprire che non sono le 7, ma le 9.
Un caffè che non c'è e quello che è rimasto è troppo poco, ma fa niente.
Il sole, il primo freddo, una camera in disordine, ma chissenefrega.
Le scarpe ancora lì, vicino alla porta, lasciate sole, sfilate delicatamente al rientro, senza fare rumore.
Il cappotto ancora poggiato sulla sedia.
I rumori dei vicini e le loro storie tutte concentrate tra pavimenti da lavare e biancheria da stendere.
Una chiamata all'operatore telefonico quando sei ancora sotto le coperte con quella voce del sonno che levati.
La calma che conservi tra le lenzuola mentre di là tua sorella rivolta il mondo tra capelli, trucchi e vestiti.
E' una casa tutta femminile, ma oggi c'è tuo padre che reclama il bagno libero ché è andato a correre e ha bisogno di una doccia.
E tu sei là, ancora tra le coperte, indecisa se restare o fare il tuo ingresso in questo sabato così pieno di cose da fare.
E poi la luce che entra, che un po' disturba e un po' ti piace, ché questa giornata ha ancora un qualcosa di primaverile.
Una telefonata, quelle classiche di due amiche che vorrebbero passare il weekend tra castagne, gelati, biscotti e pizza.
Ché a noi il junk food piace ma lo critichiamo sempre.
E poi ti alzi, cominci a scrivere le cose da fare e dentro ci metti la parola bici e mare.
Che sabato sia.
Buon sabato :)
RispondiEliminaGrazie Cara!! ;-)
Eliminasoffriamo tutte di questo ordinario sabato novembrino... ma tu hai un'ottima scelta musicale. Mi piace :)
RispondiEliminapiace anche a me ;-)
EliminaChe bello il sabato. Soprattutto quando il tempo è così clemente e permette di togliersi piccole soddisfazioni, come passeggiare al mare. Lo farò anch'io tra poco, con il mio cane. Buon sabato a te quindi. :)
RispondiEliminala passeggiata al mare è stata rigenerante :-)
EliminaAh! Castagne!
RispondiEliminasai che non le ho ancora mangiate? :-(
EliminaUn post che sa di buono.
RispondiEliminaGrazie.
Come te. :-)
Eliminaps. come sta Pietro?
Da qualcosa di ordinario, hai tirato fuori lo straordinario. Bellissime immagini, parole che arrivano. Mi hai sorpreso, complimenti.
RispondiEliminaGrazie.
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