Bari. Mattina, quasi ore 8. Mi catapulto dal binario 1 al chiosco dove vendono i biglietti dell'autobus. Occhiali scuri, sudo manco fossimo in estate. Rovisto nella borsa alla ricerca disperata dell'euro con cui pagare il biglietto, ché il paradosso delle borse grandi è proprio quello: metterci il mondo ma non trovarlo al momento giusto. Alzo per un attimo lo sguardo, quando vengo fermata da due tipi dell'AMTAB. - Signorina. Mi guardo dietro convinta di aver perso qualcosa. - Non si preoccupi, non ha perso niente. - Ah, allora mi dica. [E qua comincio a chiedermi cosa vogliano questi due, per un attimo penso che siano due addetti a quelle interviste rognose sulle abitudini, usi e costumi degli utenti]. - Secondo lei, lui ha gli occhi color cervone ? Eh? Lo guardo in faccia perplessa chiedendo ai miei neuroni che cazzo di colore è cervone. - Sì, bravissimo è proprio color cervone, il colore dei suoi occhi. - Hai visto? Pure la signor
mi piace!;) ho già sentito pessoa, come autore, ma non ho mai avuto l'occasione di leggerlo!
RispondiEliminaPaola, ci sono alcune poesie che sono davvero belle, te le consiglio!
EliminaPessoa si cimenta in un paradosso di grande effetto, ma non c'entra il bersaglio... i nostri sogni, i nostri desideri sono quanto di cui viviamo giorno per giorno. Costituiscono quello che siamo, che saremo, che vogliamo essere.
RispondiEliminasogno, ergo sum :-)
Eliminainvece tu sei molto di più!!
RispondiEliminagrazie cara, sempre troppo gentile!
EliminaResto convinta che desiderare e sognare qualcosa rappresenti il momento di massima felicità, molto più che la realizzazione del sogno stesso.
RispondiEliminaL'attimo che precede è sempre il migliore.
beh, però la realizzazione schifo non fa :-)
EliminaQuesta forzata contrapposizione tra l'essere ed il sognare non la condivido... almeno non in termini così netti...
RispondiEliminanon credo ci sia una contrapposizione...secondo me il poeta prende atto di una realtà: non è niente, ma ha quello che secondo lui è più importante: i sogni! ;-)
Eliminapoi non so, io ho dato una mia interpretazione ai versi di Pessoa, magari lui in realtà non voleva neanche dire quello...