10 anni fa.

Era un pomeriggio caldo.
Mia madre cuciva a macchina un vestito con accanto il ventilatore a darle sollievo.
Io girovagavo per casa annoiata, mi ero appena svegliata e non sapevo che fare.
Accendo per caso la tv. Canale 5. Edizione straordinaria.
Cosa sarà mai successo?
Un aereo si schianta contro una torre. Poi un altro.
Mi allontano sconcertata. Forse sono solo stonata dopo essermi svegliata.
Forse il caldo mi ha fatto perdere la cognizione di tutto.
Me ne torno in camera con mia madre spiaccicata davanti alla tv.
Nel frattempo torna mio padre.
Anche lui sconcertato.
Nessuno ci crede, nessuno vuole crederci.
Cominciano le prime bestemmie di mio padre sudato dopo una giornata di lavoro.
Calma, calma! Non sappiamo cosa è successo, di chi è la colpa.
Concretizzo quello che è successo solo in serata quando nella parrocchia che frequentavo allora non si fa che parlare di due torri crollate, di gente innocente che ormai non esiste più, di corpi sfracellati tra le macerie, di dispersi, guerre e terrorismo.
Comincio ad avere paura. Ho solo 15 anni e tra qualche giorno comincia la scuola. La spensieratezza di quell'età mi fa quasi dimenticare quello che è successo, sono sicura che si sistemerà tutto.

Oggi 10 anni dopo leggo ancora di sopravvissuti e parenti delle vittime che scrivono le loro paure, le loro ansie, raccontano il loro dolore che non troverà mai pace.
E io mi domando...ma perchè l'uomo arriva a tale brutalità?

Commenti

  1. io sono stata al museo di Ground zero a NYC ad aprile, e ho visto bacheche con esposte macerie ed effetti personali delle vittime. Ho pianto 45 minuti senza riuscire a fermarmi.

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