Quando a parlare è il silenzio.

Vorrei dirvi tante cose, provare per una volta, come James Joyce, a tirar fuori quel flusso di (in)coscienza che mi pervade l'anima, mette in moto i pensieri e mi stringe il cuore fino a spomparlo.
E invece non mi esce una parola.
Nemmeno una che possa dare un senso tangibile a questo flusso di pensieri. Me ne sto qui, a fissare la mia tisana ai mirtilli, a pensare a questo silenzio che si fa distanza.
No, tranquilli, non mi sono fumata niente.
E' che il Natale o mi mette troppo romanticismo nelle vene, oppure mi fa sprofondare nella tristezza più assoluta. 
Come al solito non so trovare vie di mezzo. 

[io ve li consiglio vivamente questi qua 
(anche mentre leggete questo post, o altri più interessanti;)): 

Commenti

  1. Un abbraccio anche da me :)

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  2. un gratino dietro all'orecchio sinistro e un abbraccio. la prossima volta chiamami, così ci deprimiamo in due XD

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  3. Un abbraccio anche da parte mia.

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