E cos'è la felicità se non una chiacchierata in macchina?

Esci di casa in fretta con la tuta che sembra un pigiama. No, non c'è tempo per rimmel,per il correttore sotto gli occhi e la matita nera. Neanche quello per metterti un paio di jeans e sembrare meno informale. Non c'è tempo neanche per sistemarti i capelli, per decidere se raccoglierli o lasciarli semplicemente come madre natura vuole. E così ti ritrovi catapultata in macchina, con Emme che perde il suo portafoglio, l'agitazione alle stelle, e poi finalmente il lieto fine. E i tuoi capelli nel frattempo hanno fatto mille battaglie al sole, al vento e a quella maledetta polvere che viaggia nella macchina, la sua. Ma lei è così disordinata e precipitosa, che è bella proprio per questo.

E poi per fortuna ci sono gli specchi grandi dei centri commerciali, e così decidi che uno chignon può andare bene. Ti fa sembrare meno traumatica di quanto sembri. E poi quelli specchi sono così antipatici, perchè ingrossano manco fossi una balena arenata. Ma questo è il mio caso, tranquilli.

Il centro commerciale, gli acquisti primaverili, e poi nuovamente in macchina a macinare chilometri, a raschiare l'asfalto quando ormai è sera. E poi, senza volerlo, ripiegate sugli stessi discorsi. Ma questa volta è diverso, sogniamo, filosofeggiamo, fantastichiamo, pensiamo all'Amore, a quanto siamo deviati nell'amare, e a quanto continueremo ad esserlo se ci leghiamo alle attese. L'attesa di una chiamata che non arriva e ci fa stare male, l'attesa di un bacio che dovrebbe cambiarci l'umore della serata ma che il giorno dopo ci fa sentire sempre uguali, l'attesa di una parola un pò più confidenziale che dovrebbe renderci felici ma che puntualmente non arriva.

Viviamo le attese come se fossero il nostro percorso al patibolo, affidiamo i nostri umori agli altri dimenticandoci di quello che ci scorre tra le mani, che è nostro e solo nostro, la vita, che nonostante le falsità, gli ostacoli, gli errori, è troppo bella per essere consegnata a qualcun'altro, soprattutto se non ci merita.

E mentre parliamo come due sorelle, come due amiche che si conoscono da una vita, ma che nella realtà si conoscono da pochissimo, alziamo gli occhi e guardiamo una luna, che solo Dio sa come ha fatto per renderla così bella e così vicina alle nostre fragilità. E poi è così tardi che torno a casa contenta, con una pizza sullo stomaco, e con i miei livelli di serotonina quadruplicati.

Commenti

  1. L'amore vuoi o non vuoi influenzerà sempre la nostra vita,spesso erroneamente la affidiamo a chi vorremmo la rendesse molto più piacevole e che invece tende a rivelarsi la persona più sbagliata,calpestandola in tutta la sua bellezza. E così inghiottiamo bocconi amari di delusione e ci chiudiamo rifiutandoci a un nuovo giro di donare quell'amore che tuttavia sempre e comunque sprigiona da ciascuno di noi. "L'amore conta", direbbe Liga...

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  2. Spero per te che questa bella amicizia continui nel tempo, e che i livelli di seratonina e buon umore siano sempre alti :D
    Ciao!

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  3. ..un sospiro. questa è la mia reazione al tuo post, che sa di primavera e di cose vere. hai ragione non c'è niente di meglio di una chiacchiera in auto. un bacio ady

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  4. La felicità è una chiacchierata in macchina perchè la felicità è nelle piccole cose VERE. Ce ne dimentichiamo -come dici tu- nell'attesa di chissàccosa chissàpperchè dovrebbe dare la svolta alla nostra esistenza.. ma spesso la serenità è lì dietro l'angolo.
    Un bacio

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  5. Passo di qua per un saluto... E magari un caffè - ma dec grazie, patisco la caffeina!

    Da una che ha trovato l'amore quando nn lo cercava. Goditi le amicizie, ché non abbiamo così bisogno dell'"anima gemella" ;)

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  6. Il post è davvero bello, complimenti. Dolce e un po' nostalgico. Io da poco ho trovato l'amore, ma ti assicuro che le gioie che regala l'amicizia superano qualsiasi altra emozione.

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