Settembre, il lunedì dell’anno
Ho da sempre una particolare scarsa disposizione ad accogliere i cambiamenti, soprattutto quelli di stagione. Ed è così che mi sono ritrovata, anche quest’anno, a patire la fine dell’estate e l’inizio di un nuovo tragico periodo di incertezza, con il consueto mix di emozioni negative e contrastanti. Voglio farla breve: il ritorno dalle vacanze è stato doloroso al pari di un addio. E per chi soffre della sindrome dell’abbandono, sa di cosa sto parlando. Ho vissuto 10 giorni intensi, viaggiando con la sola preoccupazione di dove avrei dormito e mangiato. È stato bellissimo provare questo senso di libertà. Ho lasciato a casa i pensieri, la preoccupazione per la fine di un lavoro, le difficoltà oggettive che ho riscontrato nelle relazioni sdrucite dal tempo e dal covid. Poi di colpo il ritorno. Non mi è servito fare ordine a casa per rimettere ordine dentro di me. No. È cominciato un lungo strazio emotivo, fatto di pensieri che mi hanno (anzi, mi stanno) divorando dentro senza che io p
ammetto che non ho una conoscenza approfondita di Bob Marley, però quel poco che ho sentito, della sua musica non mi dispiace per niente :)
RispondiEliminaNon mi è mai piaciuto particolarmente poi 8 anni fa andai in vacanza in Jamaica e si aprì un mondo. Era un grande, davvero. Una grande perdita!
RispondiElimina"Nella vita non conta quanti respiri fai, ma i momenti che quel respiro te lo tolgono"
RispondiEliminaNon avrà avuto una vita lunghissima, ma resterà sempre in eterno come simbolo di libertà e gioia di vivere.
Bel blog..
RispondiEliminaTi seguirò... ;)