Cronache universitarie.

Venerdì scorso avevo un esame.
Un'idoneità, niente di importante [anche se la dose di ansia pre-esame non manca mai, neanche in questi casi].
Mi presento in facoltà, un quarto d'ora d'attesa ma non arriva nessuno.
Ero l'unica a dover sostenere l'esame [ecco cosa significa andare fuori corso in una facoltà a numero chiuso].
Vado in segreteria, chiedo spiegazioni.
Chiamano la prof. Ci parlo direttamente io al telefono.
Ci mettiamo d'accordo.
Ora le mando una mail per chiedere conferma.
Risposta l'esame.
Va bene, nessun problema.
Ma ora l'esame io lo voglio passare!




Commenti

  1. In bocca al lupo cara, sono sicura che ce la farai!
    Adoro quella canzone :)

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  2. in bocca al lupo! Mi piace un sacco sia la canzone che Cristicchi in generale! ^_^

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  3. Ma quante richieste?!! ;P

    In bocca al lupo!!!

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  4. Che bella questa canzone di Cristicchi! Quante volte l'ho ascoltata!
    A parte questo, mi hai fatto venire in mente i "bei" (bleah!) tempi dell'università. Una volta ci siamo ritrovati lì una quindicina, di cui direi una buona metà lavoratori, a dover sostenere un esame. Il prof non arrivava, un segretario gli ha telefonato e lui candido: "Me ne sono dimenticato dell'esame, gli dica che tornino domani". Credo di averne pensate di quelle tante...

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  5. la mia facoltà non era a numero chiuso: semplicemente perché, appena uno decide di iscriversi a fisica, in dipartimento gridano al miracolo xD io pure ero andato abbondantemente fuori corso e a sostenere gli ultimi esami ero tutto solo; però mi consolava sempre, quando venivo in facoltà, vedere gente del mio anno che era messa ancora peggio di me (sperando che tutti nel frattempo abbiano finito! ;-))

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